Nuove dotazioni per il Sukhoi Su-57

 

Un prototipo di Sukhoi Su-57 con il più recente motore Saturn AL-51F1 dotato di ugello piatto e vettore di spinta deflettente (“flat 2D thrust vectoring”) è stato mostrato in Russia in occasione dell’annuncio di un film documentario di Channel One, “Lords of the Sky”, dedicato all’85° anniversario del Sukhoi Design Bureau e del Mikoyan e Gurevich Bureau.

A prima vista si tratta di un sistema che aiuterà a ridurre sensibilmente la superficie riflettente radar e al contempo anche a ridurre la firma infrarossa nell’emisfero posteriore.

Ma d’altra parte già in passato sul sito web dell’Accademia delle Scienze russa erano state mostrate immagini sulla presentazione della società russa PJSC “ODK-UMPO” realizzata nel 2021 e dedicata al lavoro su un futuro turboreattore.

Ancora prima, tali ricerche erano state condotte già verso la fine degli anni ’80, con l’ufficio di progettazione Sukhoi guidato allora dalo progettista generale Mikhail Simonov che diresse i lavori di un laboratorio volante basato sul Su-27 Flanker (Su-27LL-PS) il cui motore sinistro era dotato di un ugello piatto di fattura metallica a geometria variabile.

A tal proposito, secondo quanto dichiarato dal nuovo Direttore Generale di UAC Vadim Badekha nel programma del canale di Stato Zvezda TV “Accettazione militare”, il Su-57 ha ricevuto elementi di un caccia di sesta generazione poiché la piattaforma stessa è progettata per mezzo secolo di modernizzazione: – «I progettisti inizialmente prevedevano la possibilità di sviluppo e modifica in base alle esigenze e ai tempi del cliente e pertanto il Su-57 avrà una super manovrabilità e i più recenti sensori di rilevamento. In futuro, gli aerei saranno pilotati utilizzando l’intelligenza artificiale.»

Lo scorso 15 dicembre, giorno di trasmissione in onda del documentario si è così appreso che ad essere sottoposto alle modifiche è stato il secondo prototipo volante del programma Su-57, l’esemplare T-50-2, che ha volato per la prima volta nel marzo 2011.

Si tratta dello stesso prototipo che tra l’altro è stato successivamente utilizzato per testare in volo il turbofan AL-51F-1 migliorato (noto anche come “Izdeliye 30”), nel dicembre 2017, con solo uno dei motori installati nell’aereo, insieme a uno degli AL-41F-1 originali.

La parte più interessante del turbofan installato nella gondola del motore sinistro del T-50-2 è il suo ugello di spinta vettoriale bidimensionale, che è un esempio della nuova versione appiattita che è destinata a equipaggiare il nuovo AL-51F1 nella versione migliorata del caccia Su-57 (Su-57M?).

Un ugello che chiaramente fornisce un controllo del beccheggio e un controllo limitato del rollio se attivato in modo asimmetrico (probabilmente l’installazione angolata dell’ugello ha proprio lo scopo di fornire un controllo extra a quest’ultimo).

Per intenderci, sull’F-22 statunitense l’ugello si muove verticalmente, mentre sul Su-57 si muove diagonalmente. Come prevedibile, la maggior parte delle informazioni su questo sviluppo sono rigorosamente riservate, ma secondo quanto affermato dal capo progettista un ugello piatto risolve più funzioni di uno asimmetrico.

Questo design in metallo e composito crea nuove funzionalità fornendo allo stesso tempo una bassa firma radar grazie alla sua forma.

Il documentario in questione ha mostrato anche un nuovo sistema di puntamento montato sul casco con realtà aumentata. È stato riferito che il display del casco mostrerà non solo i parametri tecnici del volo, ma anche lo spazio fuori dalla cabina di pilotaggio.

Una serie di nuove implementazioni che testimoniano da un lato un’evoluzione in crescendo della piattaforma di quinta generazione russa (basti vedere le proposte di realizzazione di una futura variante imbarcata o biposto, dello studio continuo sull’adozione di nuove armi, etc.) e dall’altro la possibilità di attrarre clienti stranieri nel competitivo mercato dei velivoli da combattimento.

Foto Channel One

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

Login

Benvenuto! Accedi al tuo account

Ricordami Hai perso la password?

Lost Password

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. 

Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: