Trieste e la guerra per le rotte commerciali mediorientali e per l’Istmo d’Europa
Dopo “Trieste porto franco internazionale o bastione militare della Nato?”, Paolo Deganutti continua ad approfondire il tema del futuro del porto di Trieste, trattato anche in un recente convegno che ha visto la partecipazione anche del direttore di Analisi Difesa.
Deganutti, già autore del volume “2027 – La guerra per il porto franco di Trieste”, con quest’ultimo volume costituisce il seguito di quello sopra citato.
Siamo in un momento di “terremoto geopolitico” e la situazione si evolve in modo estremamente rapido in un mondo che sembra in ebollizione. Questo è particolarmente evidente da un osservatorio come Trieste che è collegata alle rotte internazionali e posta su una faglia geopolitica attiva.
Il libro oltre a contenere articoli e informazioni provenienti da fonti attendibili e importanti riviste internazionali, esamina l’editoriale di Limes in cui Lucio Caracciolo avvia una discussione sul futuro di Trieste, considerata strategica dagli Stati Uniti per il rafforzamento del fronte est della NATO. Ma a Trieste conviene questo ruolo che rischia di annullare la sua natura di Porto Franco Internazionale e snodo di scambi tra la parte occidentale e quella orientale dell’Eurasia?
Il libro contiene un QR-code che consente di collegarsi agli aggiornamenti successivi alla pubblicazione.
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