La campagna di proiezione operativa nell’Indo-Pacifico della FREMM Marceglia
La Marina Militare ritorna per il terzo anno consecutivo nel bacino dell’Indo-Pacifico, questa volta con la fregata Antonio Marceglia (F 597) appartenente alla classe “Bergamini”. L’unità ha lasciato la base navale di La Spezia lo scorso 20 gennaio per una campagna di proiezione operativa che vedrà la nave italiana visitare nei prossimi mesi almeno dodici Paesi e partecipare sia a esercitazioni multinazionali che a momenti di naval diplomacy e supporto all’industria nazionale.
“La fregata Marceglia sarà impegnata in una campagna nell’Indo-Pacifico e darà seguito a quanto già fatto nel corso di questi due anni, dove la nostra presenza con la Marina Militare è significativamente aumentata proprio perché le tensioni che si misurano in quest’area caratterizzano l’attuale contesto geopolitico e noi come Italia, nonostante la stessa non sia parte integrante di quello che viene definito come ‘Mediterraneo Allargato’ – che è la nostra area di interesse prioritario – consideriamo l’Indo-Pacifico un’area per noi importante e strategica,” ha affermato il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago, rispondendo a una domanda dei media a margine della cerimonia di ‘imbascamento’ dei sei nuovi operatori (75° corso ordinario Sobek) entrati a far parte del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare.
L’evento si è tenuto il 24 gennaio presso il comprensorio del COMSUBIN, alla presenza del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio Enrico Credendino.
L’”unveiling” della campagna è stato seguito dal lancio di un breve videoclip su Instagram da parte dell’account di Nave Marceglia il 25 gennaio, che secondo quanto riportato dal medesimo, è destinato a fornire ulteriori informazioni nel corso della campagna. L’equipaggio della fregata è stato salutato dal Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio Aurelio De Carolis, con “Buon Vento e tenete alto il nome dell’Italia”, prima di partire per la campagna.
Secondo il portavoce della MM e l’immagine del logo dedicato alla campagna, la fregata Marceglia è destinata a visitare almeno dodici paesi in un lasso di tempo non specificato, ma che secondo quanto risulta ad AD, durerà circa sei mesi con un ritorno previsto per la prima metà del prossimo luglio. Durante la campagna, come previsto, l’equipaggio di Nave Marceglia sarà coinvolto in esercitazioni ed eventi operativi, nonché in momenti di Diplomazia Navale e Cooperazione Internazionale, oltre alla partecipazione a mostre ed eventi a sostegno della diplomazia e dell’industria per valorizzare il “Sistema Italia”.
I dodici paesi identificati da visitare includono Gibuti, Sri Lanka, Indonesia, Thailandia, Filippine, Giappone, Corea del Sud, Singapore, Malesia, India, Qatar e Oman. Attraversando il Corno d’Africa, la fregata dovrebbe raggiungere Colombo in Sri Lanka e successivamente fare rotta verso il Sud-Est Asiatico, ed in particolare l’Indonesia.
Qui, sebbene non siano stati forniti dettagli o conferme, si prevede che l’unità partecipi alla quinta edizione dell’Esercitazione Navale Multilaterale Komodo (MNEK) 2025 che si terrà dal 14 al 22 febbraio, con movimenti dal porto di Benoa (Isola di Bali). Secondo il logo della campagna, che vedrà Nave Marceglia percorrere oltre 20.000 miglia nautiche, quest’ultima visiterà anche Thailandia e Filippine, dove dovrebbe fare scalo a Manila.
Ad aprile, l’unità italiana sarà in Giappone dove, secondo quanto risulta ad AD, parteciperà all’esposizione di Osaka Expo 2025 e visiterà la base navale di Yokosuka.
La Corea del Sud sarà la successiva destinazione, seguita da Singapore. AD ha appreso che la fregata farà scalo presso la base navale di Changi per il periodo dell’adiacente salone di IMDEX (International Maritime Defence Exhibition) (6-8 maggio) e successivamente, secondo il piano indicato, raggiungerà Langkawi (Malesia) per partecipare all’esposizione di LIMA (Langkawi International Maritime ad Aerospace) (20-25 maggio).
Nave Marceglia partirà quindi alla volta dell’India (previsto scalo a Mumbai) per poi proseguire per il Qatar (con visita a Doha) e poi per l’Oman, prima di tornare verso il bacino del Mediterraneo. Secondo quanto a conoscenza di AD, la fregata italiana dovrebbe fare scalo una seconda volta in Indonesia (Giacarta) prima di lasciare l’Asia orientale e visitare la Giordania sulla via del ritorno in Italia (Aqaba dovrebbe essere lo scalo previsto).
Durante la campagna di sei mesi, la fregata Marceglia dovrebbe – similmente alle precedenti missioni – essere coinvolta in eventi addestrativi e operativi con le Forze Navali dei Paesi da visitare, la potenziale interazione con i Gruppi Portaerei ed Anfibi di Stati Uniti e Francia e una partecipazione – temporalmente limitata – alle Missioni Internazionali e alle Forze Multinazionali lungo il Mar Rosso e l’Oceano Indiano.
Continua lo sforzo della Difesa Italiana nell’assicurare il supporto e la presenza nell’area in un ambito di relazioni bilaterali e multinazionali di più recente sviluppo come nel caso del Giappone a fronte di importanti accordi di cooperazione come il GCAP (Global Combat Air Program) e dell’Indonesia con il contratto e gli accordi legati all’acquisizione dei due PPA Light Plus per la locale Marina e la promozione del sistema Paese in quest’area.
Nave Marceglia è l’ottava piattaforma FREMM della classe “Bergamini” e l’ultima delle quattro fregate GP (General Purpose) le cui missioni principali sono la guerra di superficie (ASuW) e antiaerea (AAW).
E’ equipaggiata con il cannone Leonardo da 127/64 mm LW (LightWeight) in grado di sparare munizionamento guidato a lunga gittata Vulcano e un cannone da 76/62 Super Rapido nella configurazione Davide/Stales in grado di sparare munizioni guidate DART contro missili antinave e minacce asimmetriche, oltre a otto missili antinave MBDA Teseo Mk2/A-Otomat Mk2 Block IV e due VLS Naval Group A50 da 8 celle per missili da difesa aerea MBDA Aster 15 e 30 insieme a due cannoni da 25/80 mm e lanciatori per esche AAW e anti-siluro.
Le fregate GP sono dotate del sonar Thales 4110 CL montato a prua, ma non con il VDS CAPTAS 4, la cui postazione è utilizzata per un RHIB da 11 metri in dotazione alle forze speciali.
Foto Marina Militare e Difesa.it
Luca PeruzziVedi tutti gli articoli
Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).