Siria: missili Tow ai ribelli ma i lealisti avanzano
I ribelli siriani hanno ricevuto per la prima volta missili anticarro Tow di fabbricazione statunitense. Lo ha annunciato un anonimo responsabile delle forze ribelli. “I combattenti del movimento Harakat Hazm hanno ricevuto per la prima volta più i Tow da una fonte occidentale” ha detto rifiutando di dire quale Paese sia stato il fornitore. Il movimento Harakat Hazm, considerato “moderato” è stato costituito il 25 gennaio di quest’anno raggruppando 12 piccoli gruppi armati sotto la guida di Bilal Atar (alias Abu Abd-al-Sham). Secondo il portavoce “decine di combattenti hanno ricevuto addestramento grazie all’aiuto internazionale per poterli utilizzare”. I missili sarebbero già stati utilizzati in ‘punti caldi’, nelle province settentrionali di Idleb, Alep e Latachia, come mostrano tre filmati postati a inizio aprile su Youtube due dei quali (i più espliciti) sono stati successivamente oscurati probabilmente su richiesta del Paese che aveva fornito le armi ai miliziani. L’unico rimasto visibile mostra immagini poco chiare del sistema Tow smontto su un pick-up.
Pesante 80 chili ed efficace contro carri armati e postazioni fisse protette, il Tow è in dotazione a molti sponsor dei ribelli siriani: Oltre agli Stati Uniti ad Arabia Saudita, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Qatar e potrebbe essere arrivato ai ribelli dell’ESL tramite il programma di forniture e addestramento militari gestito dalla CIA in Turchia e Giordania secondo quanto riferito da IHS Jane’s..
Nonostante le nuove forniture di armi anticarro la situazione militare per i ribelli si fa sempre più difficile, complici anche i violenti scontri tra milizie islamiste e moderate nello schieramento degli insorti. Una situazione che sembra ripercuotersi anche sui potenti alleati dei ribelli. Soprattutto l’Arabia Saudita dove il potente capo dei servizi segreti, il principe Bandar ben Sultan, (che ha gestito in questi anni il “dossier siriano” di Ryad) è stato sollevato dall’incarico su “sua richiesta” come ha annunciato ieri sera la televisione saudita al Ekhbariya. Il principe Bandar è stato sostituito, per regio decreto, dal suo vice, Youssef ben Ali al Idrissi.
Sul campo di battaglia le truppe del regime siriano di Bashar al Assad sono entrate ieri ad Homs, nei quartieri di Shiyah Hamadiyeh, Bab Hud e Wadi Sayah, in mano ai ribelli da oltre un anno e sotto assedio da mesi. L’operazione è stata confermata dall’Osservatorio siriano per i diritti umani. Le forze militari di Damasco hanno lanciato un’offensiva per la conquista della città vecchia di Homs, considerata dai ribelli “il cuore della rivoluzione”. Secondo l’agenzia di regime, sono molti i ribelli uccisi negli scontri di questi giorni, mentre fonti dell’opposizione avevano confermato ieri al quotidiano “al Quds al Arabi” che gli uomini dell’Esercito libero (ESL) si stavano già ritirando dal centro di Homs in vista dell’arrivo delle truppe di Assad.
Foto: IHS Jane’s e Army Recognition
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