Al-Arabiya: gli obiettivi dei cyber attacchi iraniani
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Le attività segrete dell’esercito informatico di Teheran e le operazioni della sua intelligence sono al centro di un report realizzato da Al Arabiya.
Lo studio, si legge sul sito dell’emittente emiratina, ricostruisce alcuni dei movimenti ‘cyber’ della Repubblica Islamica e esamina alcuni dettagli dietro l’omicidio di Mohammad Hussein Tajik, precedentemente a capo del Khaybar center for information technology, accusato della diffusione di informazioni riservate.
L’articolo è corredato da un’intervista esclusiva al giornalista e attivista iraniano Roohollah Zam (vicino al Green Movement e attualmente residente in Francia), secondo il quale il centro informatico di Khaybar, al servizio dell’intelligence iraniana, avrebbe condotto operazioni contro gli Stati Uniti a danno delle banche e di altri centri di potere. Tra gli obiettivi delle operazioni degli hacker ci sarebbero stati anche un centro statistico del Regno saudita, le istituzioni israeliane e la rete elettrica turca.
Secondo le dichiarazioni di Zam, quattro pirati informatici coinvolti in queste operazioni sarebbero stati condannati, mentre altri tre apparterrebbero a frange estremiste provenienti dalle università del Cairo e del Pakistan. Il giornalista ha poi sottolineato come l’assassinio di Tajik fosse destinato a rimanere segreto e che se l’uomo fosse riuscito a lasciare il Paese avrebbe fatto rivelazioni importanti contro il regime, diventando una sorta di ‘Snowden’ iraniano.
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