India e Israele sviluppano un'arma antimissili balistici
India e Israele sottoscriveranno entro il prossimo dicembre un accordo per la realizzazione di un sistema di difesa contro missili balistici (BDM). L’intesa, raggiunta dopo due anni di negoziati, prevede il coinvolgimento delle aziende israeliane Israel Aerospace Industries (IAI) e Rafael Advanced Defense Systems e di quelle indiane Bharat Dynamics e Bharat Electronics, oltre che dell’agenzia governativa responsabile per lo sviluppo di tecnologie militari Defense Research and Development Organization (DRDO). La notizia, pubblicata in rete dal quotidiano americano World Tribune, precisa che il progetto verrà sviluppato sulla base delle esperienze acquisite dai rispettivi Paesi nello sviluppo del sistema anti-balistico Arrow II Block-4 (nella foto) e del missile balistico a corto raggio Prithvi.
Commissionato dal Ministero della Difesa indiano, il nuovo BDM avrà il compito di proteggere l’India dai missili balistici a testata nucleare provenienti dal Pakistan e dalla Cina. Nuova Dehli si interessa a questo tipo di sistemi d’arma dal 2013, e cioè da quando Israele ha iniziato a proporre un programma che si potesse integrare con gli assetti della difesa aerea indiana. Nato dalla colaborazione tra IAI e Boeing, l’Arrow II è un sistema missilistico anti-balistico di teatro (TMD) ad alta accelerazione (ipersonico), in grado di gestire fino a 14 target contemporaneamente e capace di intercettare e distruggere il bersaglio nell’alta atmosfera.
Radio controllato da terra e con doppio sistema di guida (passivo a infrarossi e radar attivo), il missile utilizza per il calcolo della traiettoria il radar early warning EL/M-2080 “Green Pine” ( Active Electronically Scanned Array – AESA) e il sistema di controllo, comunicazioni e sorveglianza Elisra “Golden Citron” (“Citron Tree”) C3I xge ricevono informazioni supplementari da una rete di satelliti americani. Spinto da un motore due stadi a propellente solido, l’Arrow II dispone di una testata esplosiva di prossimità a frammentazione che ha un raggio di efficacia di circa 50 metri; la gittata è di 90-148 km, la quota è 50-60 km, la velocità massima raggiungibile in fase di intercettazione è di 2.5 km/s (Mach 9). Ogni batteria mobile dispone di sei tubi di lancio.
Fonte: ITlogDefence
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