La difesa russa incorpora le forze dell’Ossezia del Sud
Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato il 14 marzo di incorporare le forze militari dell’Ossezia del Sud nella catena di comando e controllo delle forze armate della Federazione Russa.
L’ordine è stato pubblicato sul sito ufficiale del governo e permetterà ai militari del territorio autonomo abitato da russi ma rivendicato dalla Georgia di entrare ufficialmente a far parte delle forze armate russe. I cittadini osseti potranno arruolarsi nelle forze federali mentre i militari già in servizio dovranno prima dimettersi dall’esercito dell’Ossezia del Sud per entrare a far parte di quelle russe.
Secondo l’agenzia Vedomosti è previsto un accordo simile anche per gli agenti dei servizi di sicurezza.
Con questa iniziativa (definita illegale dal governo georgiano) Mosca sembra voler includere ufficialmente nella Federazione Russa l’Ossezia del Sud la cui secessione dalla Georgia determinò nel 2008 l’offensiva di Tblisi a cui rispose il contrattacco russo che portò le truppe di Mosca a penetrare in profondità in territorio georgiano.
Mosca ha riconosciuto nello stesso anno l’indipendenza delle repubbliche di Ossezia del Sud e Abkhazia, secessioniste dalla Georgia, stipulando con esse accordi di cooperazione militare che vedono la presenza du migliaia di soldati russi ma considerandole come Stati indipendenti non integrati nella Russia.
Il rafforzamento di questa cooperazione e l’integrazione militare sul piano operativo e delle procedure dell’Ossezia del Sud nella Federazione Russa sembra costituire una risposta alla pretesa della Georgia di entrare a far parte della NATO e alla frequente presenza sul territorio georgiano di truppe dell’Alleanza Atlantica e consiglieri militari statunitensi.
Foto Reuters
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