Forze speciali italiane ancora in Libia. Haftar assedia Derna
Mentre l’Esercito Nazionale Libico del maresciallo Khalifa Haftar si appresta a dare l’assalto a Derna, ultima roccaforte jihadista in Cirenaica e ultimo lembo di quella regione a non essere sotto il suo controllo, il giornale russo Izvestia rende noto, citando fonti militari e del Congresso USA, che piccoli gruppi di forze speciali Usa e di altri Paesi alleati (Italia inclusa) sono ancora presenti in Libia a sostegno delle forze governative nella lotta ai jihadisti dello Stato islamico.
La presenza di piccoli nuclei di miliziani dell’Isis è stara segnalata a sud di Sirte, a Sabratha (sulla cista a ovest di Tripoli), nei pressi dell’Oasi di Cufra vicino al confine egiziano e a ridosso del confine con l’Algeria in pino deserto del Fezzan.
“Un piccolo numero di unità speciali è stato inviato e poi fatto rientrare dalla Libia per uno scambio di informazioni con le forze locali e continuano a farlo, alla luce del rafforzamento della nostra lotta contro l’Isis e altre organizzazioni terroristiche – cita un commento di Africom ottenuto da Izvestia – assieme a partner di altri Stati noi garantiamo supporto alle forze libiche che fanno capo al governo di Unità nazionale”, quello guidato da Fayez al-Sarraj con cui l’Italia coopera sia nel contrasto all’immigrazione illegale sia con l’operazione sanitaria Ippocrate a Misurata.
Una fonte sentita dalla testata russa ha specificato poi che gli altri Paesi che aiutano le forze locali sono Gran Bretagna, Italia e Francia, che a loro volta hanno inviato “alcune decine di uomini ci unità speciali”.
La presenza di forze speciali italiane a Tripoli, Misurata e in altri settori della Libia è stata più volte segnalata, spesso abbinata alla presenza degli uomini dell’intelligence.
Lo scorso maggio, il comandante dell’Africa Command (Africom), il generale Thomas D. Waldhauser, si era recato a Tripoli per incontrare al-Sarraj. Nella nota diffusa dopo l’incontro, Africom aveva fatto sapere di “continuare a collaborare con i funzionari della sicurezza del governo di unità”, ma anche a “sostenere operazioni partner, tra cui la Missione europea per l’assistenza ai confini e l’Operazione Sophia, per l’addestramento della Guardia costiera”.
Africom ha sostenuto anche l’offensiva a Sirte contro l’Isis nel 2016 in cui un ruolo non marginale avrebbero avuto le forze speciali Usa e britanniche impegnate anche a “illuminare” i bersagli per i cacciabombardieri AV-8B Harrier e gli elicotteri Super Cobra dei marines decollati dalla portaelicotteri da assalto anfibio Wasp.
L’operazione a Derna è stata avviata dall’LNA nei giorni scorsi come ha annunciato il portavoce dell’esercito Ahmed Mismari che ha spiegato come si tenti di liberare il centro in questione per salvarne le infrastrutture e garantire la sicurezza dei residenti. Negli ultimi quattro anni la città costiera è diventata un rifugio sicuro per vari gruppi di miliziani legati ad al-Qaeda e allo Stato Islamico (Haftar ha denunciato la presenza in città di 300 combattenti dell’Isis) anche se Derna appare per lo più sotto il controllo del gruppo salafita Consiglio della Shura dei Mujhaiddin, nemico giurato dell’Isis e dell’esercito di Haftar 3 che si richiama al movimento jihadista Gruppo Combattente Islamico Libico che nacque proprio a Derna negli anni ’90 sfidando il regime di Gheddafi.
Il 7 agosto il governo di accordo nazionale libico di Fayez al-Sarraj ha denunciato l’assedio alla città di Derna da parte delle forze del generale Khalifa Haftar, ammonendo sul rischio di un disastro umanitario a causa della mancanza di medicine, generi alimentari e altri beni essenziali.
Derna è da circa due anni soggetta a un blocco da parte delle forze di Haftar, inasprito nelle ultime due settimane dopo l’abbattimento di un velivolo dell’Esercito nazionale libico, con la chiusura di tutte le strade e le vie di accesso alla città. Tre giorni fa il Consiglio degli anziani di Derna ha lanciato un appello: “La città viene massacrata a sangue freddo dall’assedio. Chiediamo a tutti di mettervi fine”.
La nota diffusa dal governo di Tripoli ha sottolineato che “è dovere morale e nazionale di tutti alleviare le sofferenze della nostra gente a Derna”, invitando a revocare l’assedio e a favorire la riconciliazione.
Foto: EPA, Ansa e AP
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