Putin esorta gli studenti a dedicarsi all’Intelligenza Artificiale
Come sempre accade per i grandi annunci, Vladimir Putin sceglie con grande attenzione tempi e modi. Lo scorso primo settembre è cominciato l’anno scolastico per gli studenti russi e il presidente ha tenuto un discorso agli studenti di Yaroslav, città a nord-est di Mosca che deve il suo nome a Yaroslav il Saggio, che le cronache descrivono come “principe illuminato e lungimirante”.
Nella sua lezione aperta di 45 minuti, seguita in videoconferenza anche dagli studenti di 16.000 scuole, il Presidente russo ha toccato molte tematiche scientifiche e tecnologiche.
Tecnologie spaziali, capacità cognitive, medicina, veicoli a guida autonoma (UV), intelligenza artificiale sono i concetti più presenti nel discorso del premier. Ma è sull’intelligenza artificiale che si è soffermato particolarmente.
Tra le altre sue osservazioni: “L’intelligenza artificiale è il futuro, non solo della Russia, ma di tutta l’umanità….. Chi diventerà leader in questo dominio governerà il mondo….. La presenza di una posizione di monopolio tecnologico in questo settore è una situazione non desiderabile”. Si tratta di una chiamata alle armi a cui gli studenti russi non rimarranno insensibili.
Le motivazioni alla base delle affermazioni di Putin sono abbastanza comprensibili: rispetto agli USA, infatti, la Russia sconta un marcato gap tecnologico.
È un divario di competenze che esiste pure con la Cina, la cui politica strategica in questo settore preoccupa anche gli americani. I cinesi infatti hanno avviato un programma nazionale di sviluppo della intelligenza artificiale (AI), riversando nel contempo ingenti capitali nelle aziende della Silicon Valley che realizzano tecnologie made in USA, che potrebbero essere impiegate dalla Cina anche nel settore militare.
Un membro della Amministrazione Trump ha recentemente fatto trapelare in modo informale che proprio a causa delle “pratiche predatorie cinesi nel settore tecnologico” la Casa Bianca sta studiando regolamentazioni specifiche.
Visto che l’equazione “superiorità tecnologica = potere politico globale” è da tempo indubbia (vedi arsenali nucleari) e di facile comprensione, appare non comprensibile l’atteggiamento attendista (nel migliore dei casi prudente) dei governanti del vecchio continente.
Se l’obiettivo strategico è fare in modo che il nostro continente rimanga al passo con USA, Cina e Russia, è indispensabile avviare immediatamente una diversa politica a favore di imprese e giovani. Anche in questi settori ( AI, UV, ecc.) esistono infatti aziende nazionali di altissimo livello che vanno incentivate ad investire e sostenute nella cresciuta, prima che qualche investitore straniero non le faccia proprie con pratiche predatorie.
Ma soprattutto serve lanciare precisi segnali ai giovani, come ha fatto il presidente Putin dalla città di Yaroslav il Saggio.
Foto: Presidenza Russa
Eugenio Santagata, Andrea MelegariVedi tutti gli articoli
Eugenio Santagata: Laureato in giurisprudenza presso l'Università di Napoli e in Scienze Politiche all'Università di Torino, ha conseguito un MBA alla London Business School e una LL.M alla Hamline University Law School. Ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella a Napoli e l'Accademia Militare di Modena. Da ufficiale ha ricoperto ruoli militari operativi per poi entrare nel settore privato dando vita a diverse iniziative nel campo dell'hi-tech. E' stato CEO di CY4Gate e Vice Direttore Generale di Elettronica. Dall’aprile 2021 è CEO di Telsy. --- Andrea Melegari: Laureato in Informatica, ha insegnato per oltre 10 anni all'Accademia Militare di Modena. Dal 2000 si è specializzato nello sviluppo e nell'impiego delle tecnologie di Intelligenza Artificiale in ambito civile e militare. Tra gli incarichi ricoperti SEVP Defense, Intelligence & Security di Expert AI, Chief Marketing & Innovation Officer di CY4Gate. E' stato anche membro del CdA delle società Expert AI, CY4Gate e Expert System USA (Washington DC area). Dal luglio 2021 lavora presso una azienda tecnologica di un importante Gruppo industriale italiano.