Gli USA tornano ad attaccare lo Stato Islamico in Libia
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Una mezza dozzina di raid aerei condotti probabilmente con aerei da combattimento hanno colpito una base dello stato Islamico in Libia, 240 chilometri a sud est di Sirte.
Nei raid, resi noti dal comando Usa per l’Africa (Africom), sono stati uccisi 17 miliziani e distrutti depositi di armi e munizioni. Si tratta del primo intervento armato in Libia dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca.
Lo Staro Islamico sta riorganizzandosi e arruolando nuove reclute in Libia in tre aree distinte della nostra ex colonia : a sud di Sirte, in Cirenaica intorno all’Oasi di Cufra vicino al confine egiziano e nel Fezzan nei pressi del confine algerino.
Africom ha precisato di aver agito in accordo col governo di unità nazionale di Tripoli riconosciuto dall’Onu guidati da Fayez al-Sarraj. Nelle operazioni condotte l’anno scorso per liberare Sirte dalle forze dell’IS le milizie di Misurata hanno potuto contare sul supporto di 495 missioni di attacco effettuate dai droni Reaper e dai velivoli imbarcati sulla portaelicotteri da assalto anfibio USS Wasp: cacciabombardieri AV-8B Harrier (nella foto) ed elicotteri AH-1Z Super Cobra.
Foto US DoD
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