Ka-226T all’India: consegne solo dopo il pagamento

Russian Helicopters resta in attesa del primo pagamento per effettuare la consegna in India della tranche iniziale di elicotteri leggeri utility Kamov Ka-226T.

A rivelarlo al quotidiano locale Hindu Business Line è Andrey Boginsky, AD della società russa: – “L’India potrà ottenere i primi dieci Ka-226T solo dopo aver ottemperato al pagamento della prima tranche in osservanza al contratto firmato a suo tempo nel 2015.”

Dell’accordo tra Russia e India ne avevamo parlato nel giugno del 2015: nello specifico si tratta dell’acquisto di 200 esemplari di Ka-226T per un valore superiore ad 1 miliardo di dollari; dell’intero totale i primi 60 elicotteri dovranno essere realizzati in Russia dalla Kumertau Aviation Production Enterprise, controllata di Russian Helicopters, e i successivi 140 verranno costruiti su licenza in India dalla Hindustan Aeronautics Ltd (HAL).

“Stiamo discutendo con il Ministero della Difesa indiano sui tempi di emissione del pagamento – ha proseguito Boginsky – ed è probabile che questo possa essere effettuato entro la fine dell’anno in corso.”

Boginski ha fatto presente inoltre che ad oggi l’impianto di produzione indiano dei Ka-226T non è stato ancora scelto: – “La nostra squadra finora ha visitato sei sedi diverse in India ma nonostante ciò non abbiamo ancora finalizzato la scelta definitiva: dobbiamo scegliere il meglio per questa produzione e poi dipende anche dai costi degli affitti e da molti altri fattori.”

Nonostante ciò Russian Helicopters continua a nutrire una forte speranza nell’ampliamento delle forniture di Ka-226T in India di ulteriori 200 unità; fiducia riposta nel sempre più urgente bisogno di rimpiazzare il parco elicotteri indiano sempre più obsolescente. L’ingresso del Ka-226T nelle forze armate indiane consentirebbe infatti di avviare al più presto la dismissione dei vecchi elicotteri Cheetah e Chetak (una variante rispettivamente dei SA315B ed SA316 Alouette III, entrambi elicotteri della Sud Aviation–Aérospatiale successivamente realizzati su licenza dalla HAL).

Quindici Cheetah sono ancora in servizio con l’Aeronautica Militare indiana e 28 con l’Esercito, mentre sono 77 i Chetak in servizio sempre con l’Aviazione, 4 con l’Esercito e 33 con la Marina. Si tratta di macchine progettate negli anni ’60 e giunte molto probabilmente alla fine della loro vita operativa dato che le autorità militare indiane avrebbero da tempo proposto la loro radiazione; secondo i media locali infatti, negli ultimi 20 anni ci sarebbero stati con i suddetti elicotteri ben 191 incidenti con circa 300 vittime.

Foto Russian Helicopters

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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