Il Califfato schiera ancora mille combattenti in Iraq e Siria
Secondo le stime della Coalizione internazionale a guida statunitense che combatte in Siria e in Iraq contro lo Stato Islamico, i miliziani rimasti nella regione sarebbero ormai ridotti a un migliaio di unità.
A riferirlo è stato il portavoce dell’Operazione Inherent Resolve, il colonnello statunitense Ryan Dillon, secondo cui “fino ad oggi”, la stima era “di meno di 3.000” miliziani presenti in Siria. “L’ultima stima che abbiamo ottenuto rivela la presenza di circa 1.000 combattenti in Iraq e in Siria”, ha detto Dillon in un’intervista al portale Military.com.
La fine delle operazioni sta intanto determinando il ritiro di parte delle forze aeree della Coalizione. Dopo l’Australia, che ha ordinato il rimpatrio dei 6 cacciabombardieri F/A-18 Super Horne,t ieri è stato il Belgio a ritirare i quattro caccia F-16 assegnati alle operazioni contro l’IS.
Il contingente delle forze aeree Belghe ha completato una missione di 18 mesi rientrando martedì anella base aerea di Kleine-Brogel accolti dal ministro della Difesa Steven Vandeput. La missione era iniziata il 27 giugno 2016 con l’invio di un distaccamento di 6 F-16 nell’ambito di una rotazione con l’aeronautica olandese. L’estate scorsa, la lunga crisi di governo aveva impedito all’Aja di inviare i propri F-16 come previsto dalla rotazione e il Belgio ha accettato di estendere la propria missione a riducendo a 4 i velivoli impegnati.
A differenza di Italia e Germania, il Belgio ha impiegato i suoi cacciabombardieri in operazioni di attacco al suolo contro obiettivi del Califfato.
Foto: Stato Islamico
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