Aggiornamento per i Sukhoi Su-30SM delle Forze Aerospaziali Russe
Inizieranno a breve i lavori per l’aggiornamento del caccia multiruolo Sukhoi Su-30SM così come anticipato da Analisi Difesa lo scorso settembre; a riferirlo è stata l’agenzia TASS sulla base delle dichiarazioni rese dal Vice Ministro della Difesa Yuri Borisov in occasione della sua recente visita presso gli stabilimenti della Irkutsk Aviation Plant.
“Prevediamo di cominciare i lavori di modernizzazione del Su-30SM già da quest’anno e completare la sua prima fase nel 2019, dopodiché procederemo immediatamente alla consegna dei velivoli aggiornati alle varie unità della VKS.
Attualmente – ha proseguito Borisov – ben cento Su-30SM sono in servizio con la Forza Aerea russa e molti di questi hanno dato prova di efficienza e di elevata capacità durante il recente conflitto in Siria.
Tuttavia è necessario procedere all’aggiornamento al fine di implementare ulteriori nuove armi ed aumentarne l’interesse verso quei paesi che lo utilizzano (Kazakistan in primis, primo cliente del Su-30SM, Bielorussia con un contratto ancora non attuato e Bangladesh, con un accordo ancora non formalizzato, N.d.A.) o che potrebbero essere interessati ad acquistarlo.”
Benché sia entrato in servizio recentemente tra le file dell’Aeronautica Militare (nel novembre 2012 avvennero infatti le prime consegne), è molto probabile che il suo impiego in Siria abbia dettato una serie di miglioramenti da apportare, così come accaduto per numerosi altri velivoli russi intervenuti in questo specifico teatro.
Il caccia Sukhoi Su-30SM è un derivato multiruolo del Su-27 “Flanker” basato sulle varianti Su-30MKI/MKM; è costruito dalla Irkut Corporation e il suo sviluppo è stato effettuato sulla base dei requisiti emessi dalla Difesa russa.
È un velivolo multiruolo supermanovrabile di generazione 4+ equipaggiato con un’avionica migliorata, radar Bars-R, glass cockpit e un HUD (Head Up Display) grandangolare, oltre a nuovi sistemi di comunicazione e IFF, nuovi sedili eiettabili, configurazione degli armamenti rinnovata e ulteriori modifiche ad altri sistemi elettronici di fabbricazione russa a differenza degli apparati francesi o israeliani presenti sulle versioni MK. Per il resto il Su-30SM mantiene la stessa struttura del velivolo da cui deriva, incluse le alette canard e il sistema di propulsione AL-37FP con ugelli di scarico direzionabili indipendentemente lungo l’asse di beccheggio.
Progettato per guadagnare la superiorità aerea, il Su-30SM può agevolmente essere impegnato altresì nella neutralizzazione di bersagli terrestri e marittimi.
Lo scorso dicembre un Su-30SM russo è salito alla ribalta della cronaca per via di un video divenuto immediatamente virale girato dall’equipaggio di un Il-76 impegnato in un volo umanitario atto a scaricare aiuti umanitari nella zona di Deir Ez Zor; in quel contesto, appena dopo lo scarico dei pallet, il Su-30SM si avvicina pericolosamente al vano aperto della stiva dell’Il-76, staziona in quel punto per almeno trenta secondi, e infine, con una manovra altrettanto ardita e rapida esce dallo stesso scivolandone lateralmente senza colpo ferire. Un video sembra molto apprezzato persino da alcuni piloti statunitensi che hanno avuto modo di commentarlo sui social network.
Foto. Ministero Difesa Russo e Sukhoi
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.