Il mistero delle FREMM francesi in affitto ad Atene (aggiornato)
(aggiornato il 25 aprile ore 22)
Si registrano importanti sviluppi nella recente escalation dell’eterna crisi tra Grecia e Turchia nel Mar Egeo, ingigantita negli ultimi anni dai flussi di migranti illegali, dall’asilo offerto da Atene ad alcuni ufficiali turchi coinvolti nel fallito golpe del 2016 e dalle provocazioni turche nelle acque di Cipro e nei pressi delle isole contese,
Il governo greco si sarebbe infatti rivolto alla Francia per potenziare le sue forze navali prendendo in “affitto” per almeno 5 anni due fregate FREMM già in servizio con la Marine Nationale.
Secondo quanto rivelato nei giorni scorsi dalla stampa greca (ma poi smentito dai due governi il 25 aprile) le due unità navali che dovrebbero essere messe a disposizione della Marina ellenica entro due o tre mesi sarebbero la Languedoc (foto sotto) e la Aquitaine (foto a lato), coinvolte il 14 aprile nel lancio di missili da crociera Scalp Naval contro obiettivi in Siria.
Le fonti riportarono che l’accordo sembrava essere già stato ratificato dal primo ministro greco Alexis Tsipras e dal presidente francese Emmanuel Macron oltre che dai due capi di stato maggiore della Difesa.
L’intesa, che schiererebbe di fatto Parigi al fianco di Atene e aumenterebbe le frizioni già molto accese tra Francia e Turchia, avrebbe dovuto vedere il pagamento di 100 milioni di euro all’anno da parte ellenica incluse assistenza tecnica e addestramento del personale.
Macron ha detto durante il suo discorso al parlamento europeo del 17 aprile che Parigi proteggerà “qualsiasi Stato membro la cui sovranità è stata attaccata” sottolineando che si tratta di “una posizione che abbiamo sempre nei confronti della Grecia per quanto riguarda le minacce nel Mediterraneo orientale”.
Il tema della cooperazione militare bilaterale era stato del resto al centro del vertice di Atene tra Tsipras e Macron del settembre scorso in cui venne confermata la volontà di Atene di acquisire 2 o 4 fregate da 4mila tonnellate ad elevata digitalizzazione tipo Belh@arra sviluppate da DCNS (nella foto sotto).
Le due FREMM in leasing avrebbero quindi avuto il compito di assicurare un’efficace difesa aerea intorno alle isole contese con i turchi in attesa che entrassero in servizio le nuove unità equipaggiate anch’esse con i missili antiaerei MBDA Aster 30.
L’acquisto delle nuive unità e il leasing delle FREMM costituirebbero uno sforzo considerevole tenuto conto delle difficili condizioni finanziarie elleniche. “La Grecia non può entrare in una corsa agli armamenti, ma deve rafforzare la sua forza deterrente” ha detto il vice ministro della Difesa greco Fotis Kouvelis in un’intervista all’emittente televisiva Skai Tv.
Il 25 aprile sia Atene che Parigi hanno però smentito l’accordo per le FREMM e un portavoce del governo greco ha affernato che i due Stati stanno “esplorando progetti alternativi”.
Anche se Parigi non è certo in testa alla classifica dei fornitori delle forze armate greche, Atene è un tradizionale acquirente di equipaggiamenti militari francesi: dai 42 Mirage 2000 (uno perduto recentemente per un incidente dopo un “duello” con jet turchi sull’Egeo Orientale, nei cieli delle isole di Chios e Lesbo) alle 9 motovedette tipo La Combattente cedute dalla Marine Nationale ai veicoli blindati leggeri VBL dell’Esercito.
Foto: DCNS, AFP e Marine Nationale
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.