Leonardo protagonista sul mercato polacco
Kielce (Polonia)
La 26esima edizione dell‘International Defence Industry Exhibition MSPO 2018 a Kielce, in Polonia, costituisce una buona opportunità per fare il punto sulle prospettive di Leonardo su quel mercato che per il gruppo italiano è “domestico” da quando, nel 2010, è stata acquisita la società elicotteristica PZL-Świdnik.
Un mercato in crescita considerato che quest’anno la Polonia ha dedicato alla Difesa 41,14 miliardi di zloty (9,65 miliardi di euro) contro i 37,15 del 2017, pari al 2 per cento di un PIL in crescita annua del 4-5%. Agli investimenti è dedicato quasi il 27% del bilancio, poco meno di 3 miliardi di euro mentre il 48,6 per cento è assorbito dai costi per il Personale (salari e pensioni) e il 25,5 dall’Esercizio.
Varsavia intende continuare a incrementare la spesa della Difesa fino a portarla nei prossimi tre anni al 2,5% del PIL: un programma sostenuto dalla robusta cresciuta economica del Paese e che consentirà di sostenere l’ammodernamento delle sue forze armate.
Al Salone MSPO, che si tiene al centro congressi di Kielce dal 4 al 7 settembre Leonardo espone un’ampia gamma di moderne tecnologie per la Difesa (padiglione E/stand 22) e PZL-Swidnik (che ha prodotto l’80 per cento dei mezzi ad ala rotante delle forze armate polacche) è la protagonista della mostra statica esterna con due dei più importanti programmi elicotteristici in Polonia: l’elicottero a pilotaggio remoto SW-4 Solo e il W-3PL Głuszec in servizio con l’esercito polacco.
All’interno del padiglione, Leonardo presenta il resto della sua gamma di elicotteri, tra cui l’AW101, già esibito l’anno scorso a MSPO, offerto per il requisito della Marina Polacca.
L’SW-4 Solo, derivato dall’elicottero SW-4 prodotto da PZL-Świdnik in Polonia, è stato progettato per volare con o senza un pilota a bordo (RUAS/OPH – Rotorcraft Unmanned Aerial ystem/Optionally Piloted Helicopter).
Prove di volo si sono svolte in Italia, Polonia e Regno Unito con il completamento del suo primo volo senza pilota di sicurezza a bordo alla fine dello scorso anno. Il Solo è dotato di sistemi avanzati e sensori prodotti da Leonardo ed è una prova della sua leadership in Europa nello sviluppo di completi sistemi unmanned.
Il Solo fa parte del programma OCEAN2020, il più importante progetto relativo al bando di gara del Fondo Europeo per la Difesa, e del progetto HELIMARIS che ha l’obiettivo di impiegare un elicottero a controllo remoto per le missioni di sorveglianza marittima. Quest’ultimo viene condotto presso PZL-Świdnik in collaborazione con centri di ricerca e sviluppo e università polacche. OCEAN2020 vedrà piattaforme senza pilota (ala fissa, ala rotante, di superficie e sottomarine) integrate con i centri di comando e controllo di navi e a terra, utilizzando comunicazioni via satellite. Il team OCEAN2020, guidato da Leonardo, comprende 42 partner provenienti da 15 paesi europei, tra cui la Polonia.
Il W-3PL Gluszec è l’elicottero più moderno attualmente utilizzato dalle forze armate polacche.
Il Gluszec è la versione più recente dell’elicottero Sokol, la spina dorsale della flotta di elicotteri delle forze armate polacche, aggiornata alla versione di supporto per il combattimento in stretta cooperazione con le forze armate e l’industria della difesa del paese. Gli elicotteri della famiglia Sokol possono essere equipaggiati con vari sistemi e sensori, inclusi varie configurazioni d’arma.
Nel settore elicotteristico Leonardo ha recentemente firmato una lettera di intenti con l’azienda polacca PGZ per collaborare sull’AW249, l’unico elicottero da combattimento nella sua categoria in sviluppo al momento, con l’obiettivo di soddisfare il requisito dell’esercito polacco per una nuova macchina destinata a sostituire i rimanenti 27 Mil Mi-24 in servizio in due squadroni nell’ambito del Programma Kruk che prevede l’acquisto di 32 velivoli con un possibile raddoppio a 64 (comprensibile considerando la grande rilevanza attribuita dalla Difesa polacca alle capacità anticarro).
“Leonardo ha prospettato da oltre un anno a PGZ una piena cooperazione nello sviluppo, produzione ed eventuale export dell’elicottero” ha sottolineato Marco Lupo, responsabile per l’Europa Orientale e Balcani oltre che dell’ufficio di Leonardo a Varsavia.
L’elicottero da combattimento, progettato per le esigenze dell’Aviazione dell’Esercito Italiano (dove sostituirà gli AW129D Mangusta) è stato presentato dall’AvEs proprio in Polonia nell’ottobre 2017, alla Combat Helicopters conference di Cracovia.
Dalle impressioni raccolte a Kielce l’interesse polacco alla partnership con Leonardo è tangibile e la decisione finale di Varsavia dovrebbero venire resa nota nel 2019.
Il velivolo da addestramento più avanzato oggi disponibile sul mercato, l’M-346AJT, è già operativo con l’Aeronautica polacca con 12 unità in ordine, otto delle quali in servizio e le restanti quattro da consegnare entro il 2020 ma la nuova variante M-346FA, presentata anche al recente Air Show di Radom (reso quest’anno più rilevante per la ricorrenza dei 100 anni dell’indipendenza polacca e della nascita della sua Aeronautica) è stata proposta a Varsavia per sostituire i 32 velivoli da attacco Sukhoi Su-22 (18 dei quali ammodernati per restare in servizio fino al 2024) che equipaggiano due squadroni.
La Polonia, che allinea anche 48 F-16C/D e una trentina di Mig 29 (questi ultimi dall’operatività sempre più difficoltosa anche a causa dei pessimi rapporti con Mosca) prevede di disporre in futuro di almeno 100 velivoli da combattimento e l’M-346FA potrebbe porsi come velivolo in grado di rispondere ad alcuni requisiti nei compiti di attacco al suolo (CAS) ma anche di difesa aerea con costi decisamente ridotti rispetto ad altri fighter.
Leonardo del resto propone un’ampia cooperazione all’industria polacca in caso di acquisizione del velivolo multiruolo equipaggiato col radar Grifo e da una vasta gamma di carichi bellici aria-aria e aria-suolo.
Il Consorzio Eurofighter ha attribuito a Leonardo la leadership della campagna tesa a offrire alla Polonia il cacciabombardiere Typhoon per rimpiazzare la trentina di caccia Mig29 la cui radiazione è prevista nel 2028 ma che vengono spesso tenuti a terra dopo una serie di incidenti e guasti tecnici.
Il velivolo da combattimento multiruolo ha nove clienti e 623 aerei ordinati ai quali si aggiungeranno i previsti 90 nuovi velivoli destinati a rimpiazzare i Tornado nei ranghi della Luftwaffe.
La proposta di Leonardo a Varsavia riguarda almeno 24 velivoli nuovi da produrre con un ampio coinvolgimento dell’industria polacca e a vantaggio del Typhoon potrebbe pesare la valutazione militare della piena integrabilità con gli addestratori M-346AJT e quella economica che vede oltre il 30% dell’interscambio commerciale polacco interessare gli Stati europei del Consorzio Eurofighter (Gran Bretagna, Germania, Italia e Spagna).
Della vasta gamma di tecnologie, prodotti e sistemi di difesa presentati a MSPO nel settore dell’elettronica per la difesa, vi sono i modelli di radar per sorveglianza Osprey AESA e Gabbiano Ultra-Light e controllo del fuoco Grifo-346. I sistemi di protezione includono le contromisure BriteCloud, leader a livello mondiale nella difesa da missili guidati, e Miysis (DIRCM) per la protezione dalle minacce a ricerca di calore. Sarà inoltre esposto il sistema ULISSES per la lotta anti-sommergibile (ASW) e le capacità spaziali con il satellite ottico di Telespazio.
Nel settore elettronico Leonardo vanta del resto rapporti consolidati con la Polonia. Oltre all’installazione di tre sistemi radar fissi di difesa aerea Fixed Air Defence Radar (FADR) per l’Aeronautica Militare polacca, la società ha anche fornito il sistema automatizzato di sorveglianza costiera ZSRN ed è presente da tempo nel paese con i suoi radar di aiuto alla navigazione e meteorologici.
Nell’ambito del programma BRASS (Broadcast and Ship to Shore), Leonardo si è aggiudicata negli anni scorsi anche un contratto per dotare la Marina polacca con sistemi di telecomunicazione NATO.
In campo terrestre l’esercito polacco intende dotare i veicoli da combattimento PGZ Rosomak di missili anticarro Spike ma non è ancora chiaro se questi verranno integrati sulle torrette Leonardo Hitfist, sulle nuove torrette prodotte da PGZ o su entrambe. Nel settore navale da tempo è atteso il concretizzarsi dell’interesse polacco a equipaggiare i pattugliatori marittimi Airbus C-295 con i missili antinave Marte ER di MBDA Italia.
In ambito spaziale ricordiamo che il Ministero della Difesa polacco ha acquistato attraverso le joint venture Telespazio e Thales Alenia Space (che nel giugno 2015 ha aperto a Varsavia la controllata Thales Alenia Space Polska), il segmento di terra per la ricezione e l’elaborazione di dati e prodotti dei satelliti italiani COSMO-SkyMed.
Telespazio ha firmato nel 2009 con il Ministero della Difesa polacco un contratto della durata di 13 anni per l’utilizzo di due canali UHF del satellite italiano per le comunicazioni satellitari militari SICRAL 1B e fornisce in Polonia servizi di tv broadcasting.
Il “made in Italy” della Difesa mantiene quindi ampie prospettive in Polonia, resta però evidente che, specie nei più grandi programmi in gioco (Typhoon, M-346FA e AW249), le potenzialità di successo di Leonardo, che ha aperto una sede di rappresentanza a Varsavia, devono essere rafforzate da un tangibile sostegno politico.
Considerando i miliardi di euro di commesse che la Polonia investirà nei prossimi anni, sarebbe stato molto positivo se nella sua visita allo stand di Leonardo il ministro della Difesa polacco, Mariusz Blaszczak (nella foto di apertura e qui a lato) avesse incontrato il suo omologo o quanto meno un sottosegretario, alla Difesa italiano.
Tra l’altro, nonostante il marcato peso di Washington nelle scelte di acquisizione di armamenti di Varsavia (dagli F-16 ai Patriot), in ambito europeo l’attuale congiuntura politica dovrebbe essere favorevole a intese col governo italiano, vicino sotto molti aspetti alle posizioni del cosiddetto Gruppo di Visegrad.
Foto: G. Gaiani, Leonardo ed Eurofuighter
Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli
Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.