Capacità operativa iniziale per gli F-35 dell’Aeronautica italiana

Il Capo di Stato Maggiore AM ha annunciato il conseguimento dell’importante traguardo ad Amendola, in occasione del media-day del 4° Flying Course del Tactical Leadeship Programme, il primo con velivoli di 5a generazione

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Oggi è un giorno importante per l’Aeronautica Militare”, ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Alberto Rosso, durante l’incontro con la stampa in occasione del 4° Flying Course del Tactical Leaderhip Programme in corso di svolgimento ad Amendola.

Con il conseguimento della Initial Operational Capability dei nostri F-35 siamo in grado di esprimere – primi in Europa – una capacità operativa reale con una macchina di 5a generazione, che vuol dire la capacità di un sistema costituito da più velivoli, da equipaggi addestrati ad impiegarli, da supporto manutentivo e logistico sostenibile nel tempo. Dobbiamo essere orgogliosi di questo traguardo, raggiunto grazie al lavoro di chi ci ha preceduto e di chi ogni giorno – con impegno, cuore e passione – ha permesso di raggiungere risultati incredibili, addirittura in anticipo rispetto a quanto previsto”.

Un giorno importante – ha sottolineato il gen. Rosso – anche per il significato di questo Corso TLP, che rappresenta la prima concreta integrazione tra sistemi d’arma di 4a e 5a generazione ed una importante opportunità per crescere e sviluppare insieme ad altre nazioni le capacità essenziali che il potere aero-spaziale deve essere in grado di esprimere a livello internazionale.

Amendola è oggi un’eccellenza per la Difesa e per il Sistema Paese in quanto racchiude una serie di capacità di proiezione verso il futuro uniche in Europa. Questo Stormo rappresenta al meglio il salto generazionale che stiamo vivendo, in cui il fattore determinante è l’integrazione tra tecnologia ed elemento umano, sia in ambito addestrativo che operativo”.

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Il conseguimento della IOC attesta l’ampia versatilità operativa dell’F-35 dell’Aeronautica Militare, prima Forza Aerea europea a raggiungere questo obiettivo. L’F-35 è un sistema d’arma concepito per affrontare diversificate tipologie di operazioni aeree, in grado di ricevere e ridistribuire un flusso straordinario di dati essenziali per conseguire l’information superiority, elemento nodale delle moderne operazioni complesse.

Dopo l’arrivo del primo esemplare al 32° Stormo, avvenuto il 12 dicembre 2016, l’Aeronautica Militare ha avviato un serrato programma per il raggiungimento della capacità operativa della piattaforma di 5^ generazione attraverso tappe incrementali. Dal primo volo su cielo campo di Amendola avvenuto l’11 gennaio 2017, si è passati – dopo solo un mese – al primo volo su un altro aeroporto militare.

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Nell’ottobre dello stesso anno, con la partecipazione alla più importante esercitazione nazionale interforze dell’anno “Vega 2017”, l’F-35 ha operato al fianco degli assetti delle Forze Armate, fornendo un contributo di assoluto rilievo che ha permesso di apprezzare le straordinarie potenzialità operative che il velivolo è in grado di offrire.

La successiva integrazione con tutti i sistemi di comando e controllo nazionale e NATO, nonché con tutti gli altri sistemi d’arma e l’ulteriore inserimento dell’assetto all’interno del dispositivo di allarme per la Difesa Aerea dello spazio aereo nazionale sono alcuni dei più importanti obiettivi raggiunti.

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A completare la rosa delle capacità operative offerte dal velivolo sono state effettuate attività di addestramento presso il poligono di guerra elettronica di Polygone, in Germania, e la campagna addestrativa per impiego aria/suolo in campo nazionale.

La partecipazione al TLP, focal point della NATO nel settore dell’addestramento tattico congiunto delle forze aeree alleate, rappresenta un rilevantissimo traguardo conseguito nel processo di integrazione dell’F-35 nel contesto operativo internazionale nell’ambito delle operazioni aeree complesse.

Tutte attività che testimoniano le eccezionali potenzialità e l’adattabilità ai contesti più diversi dell’F-35, un caccia che di fatto può essere definito omni-ruolo, ovvero in grado di esprimere simultaneamente numerose capacità operative, ponendolo come assetto strategico per la Difesa ed indispensabile nella conduzione delle moderne operazioni.

L’impiego del velivolo rappresenta, inoltre, un amplificatore di capacità per tutti gli altri sistemi d’arma disponibili nell’ambito Difesa e di coalizione che, lavorando in sinergia con un velivolo di 5^ generazione, acquisiscono una rinnovata attualità, elevando le proprie potenzialità operative.

 

Il 4° Flyng Course TLP: la prima volta con gli F-35

Il 4° Flying Course TLP del 2018, al quale prendono parte oltre 900 militari e 50 assetti aerei di cinque Paesi, ha preso il via lo scorso 19 novembre presso la base aerea di Amendola (FG) e proseguirà fino al 14 dicembre.

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Lo scopo dei Flying Course – ne vengono organizzati quattro ogni anno, normalmente presso la base spagnola di Albacete – è in particolare quello di formare i futuri Mission Commanders (comandanti di missione) tramite uno specifico addestramento in operazioni aeree complesse in cui sono previste interazioni tra forze multinazionali aeree, navali e terrestri.

Questa sessione, che si svolge in Italia e alla quale partecipano per la prima volta gli F-35, costituisce un ulteriore tassello in un’ottica di transizione verso sistemi d’arma e tecnologie caratteristiche di velivoli di 5ª Generazione, in un ambito ad elevata connotazione internazionale ed interforze.

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Diversi gli assetti dell’Aeronautica Militare che prendono parte: F-35, che come detto costituiscono la novità di questa sessione, Eurofighter, T-346A, G-550 CAEW, KC-767A, P-72A, elicotteri HH-101 e HH-212 e assetti a pilotaggio remoto (MQ-1C e MQ-9A), oltre al sistema mobile di comando e controllo IT-DARS, al sistema Surface Based Air Defence (SBAD) SIRIUS e a personale specializzato Joint Terminal Attack Controller (JTAC).

Tutti gli assetti aerei partecipanti sono schierati sulla base di Amendola, ad eccezione del Tanker KC-767A, che opera direttamente da Pratica di Mare, e dell’HH-212, schierato invece a Gioia del Colle. L’aeroporto di Trapani viene utilizzato invece quale base di rischieramento per il NATO E-3A Airborne Early Warning and Control (AWACS).

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In aggiunta agli assetti dell’AM, partecipano AV-8B della Marina Militare. Nutrita la partecipazione straniera, con oltre 700 militari di diverse nazionalità coinvolti e diversi assetti aerei, tra cui F-15C e KC-135 americani, F-2000, Tornado ECR e Jamkite tedeschi, F-16 belgi e F-16 olandesi e AWACS NATO.

Il TLP (Tactical Leadership Programme) di Albacete (Spagna) è un organismo militare internazionale a cui aderiscono attualmente 10 Nazioni (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Gran Bretagna e Stati Uniti), che rappresenta oggi il polo di riferimento in ambito NATO nel settore dell’addestramento aero-tattico congiunto e nello sviluppo delle competenze di leadership, essenziali per affrontare le sfide poste dai moderni scenari operativi.

Fonte: comunicato Aeronautica Militare

Foto Aeronautica Militare e Loickheed Martin

 

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