Primi test a terra per il nuovo UCAV Sukhoi S-70 “Okhotnik”
Lo scorso 23 gennaio abbiamo mostrato in anteprima nazionale sul nostro canale Telegram le prime immagini del prototipo del velivolo russo da combattimento senza equipaggio (UCAV) scattate in occasione dei primi test a terra avvenuti presso la Novosibirsk Aircraft Production Organization (NAPO), nella Russia centrale.
Il velivolo teleguidato da comvattimento S-70 Okhotnik (Cacciatore) sviluppato dal bureau Sukhoi è caratterizzato da un design tutt’ala, privo di coda e derive (simile per certi versi agli omologhi europeo nEUROn e statunitense Northrop Grumman X-47B) e da una presa d’aria dorsale. L’Okhotnik sfrutta una notevole capacità stealth dettata dall’uso di materiali compositi e da uno speciale rivestimento radar assorbente sviluppati durante la realizzazione del caccia di quinta generazione Su-57, mentre il motore AL-31/41 a spinta vettoriale (in foto momentaneamente privo di protezioni o coperture per la riduzione della traccia IR) e il carrello triciclo (a ruote singole posteriormente e doppio ruotino anteriore) sono stati presi in prestito dalla famiglia dei Su-30.
Come abbiamo ipotizzato lo scorso gennaio un dimostratore del caccia multiruolo di quinta generazione Su-57 (053) verrebbe attualmente utilizzato come laboratorio volante per testare alcune componenti dell’Okhotnik. Tale tesi potrebbe essere avvalorata dalla mimetizzazione inferiore dell’esemplare che riporta la sagoma dell’Okhotnik e dalla miniatura dell’UCAV riportato sulla deriva verticale. Secondo altre ipotesi invece, l’Okhotnik potrebbe essere usato in futuro dal pilota del Su-57 in qualità di gregario e colpire così obiettivi designati dall’ufficiale stesso (non a caso la deriva riporta anche il disegno di un fulmine tra le due sagome, come a dimostrare la futura simbiosi operativa tra i due velivoli).
Rapportando in foto le dimensioni del trattore trainante Kirovets K-700 è possibile stimare un’apertura alare di almeno 19 metri, il che induce a pensare che si tratti di un UCAV della classe delle 15/20 tonnellate idoneo al trasporto di un’ampia panoplia di armamenti russi inclusi missili di ultima generazione come il sistema ipersonico Kinžal.
Secondo il viceministro della Difesa Alexey Krivoruchko intervistato lo scorso fine dicembre il volo inaugurale dell’Okhotnik sarebbe stato previsto per la primavera del 2019: – “Stiamo pianificando il volo inaugurale dell’Okhotnik per la prossima primavera del 2019; lo sviluppo del programma è tra le nostre priorità e ha raggiunto uno stadio avanzato. Si tratta di un progetto molto importante.”
L’affermazione del progetto marchiato Sukhoi risale al 2012 quando il Ministero della Difesa russo nominò vincente il progetto ai danni della proposta MiG con il suo UCAV SKAT presentato a sua volta molto tempo prima in occasione del salone russo MAKS 2007. A proposito di quest’ultimo progetto, secondo alcuni analisti del settore il bureau MiG non avrebbe affatto abbandonato le ricerche sul suo prototipo anche se le differenze dimensionali tra i due progetti sono notevoli e questo potrebbe aver influito a suo tempo sulla decisione della Difesa russa di scegliere proprio l’Okhotnik.
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.