Rimpatri di immigrati illegali: il record lo ha la Svizzera
La Confederazione Elvetica ha rispedito in patria nel 2017 il 56,8% dei richiedenti d’asilo contro un tasso medio del 36,6% per l’Unione europea. Secondo la Segreteria di Stato della migrazione (SEM), il successo elvetico in materia è dovuto al numero record di accordi di riammissione (64) siglati da Berna con gli altri paesi.
“In Stati con una situazione di sicurezza precaria come Afghanistan e Somalia vengono comparativamente realizzati pochi rinvii”, si legge in un documento interno della Segreteria, riportato domenica dal SonntagsBlick. Secondo il giornale questo significherebbe che la Svizzera espelle i richiedenti “verso regioni in guerra”. Il portavoce della SEM, Daniel Bach, però, smentisce queste affermazioni.
Il documento infatti precisa: “La Svizzera si impegna a eseguire individualmente rinvii legali anche in questi paesi”. Concretamente, la Segreteria menziona un volo speciale a Baghdad nel 2017; un rinvio accompagnato da agenti di polizia dopo due anni verso la Somalia; e un altro verso l’Afghanistan lo scorso mese di marzo. Quest’ultimo paese non è considerato interamente come zona di guerra. Alcune regioni, come la capitale Kabul, sono ritenute ragionevoli per un allontanamento. Lo stesso vale per la Somalia. La SEM, assicura il portavoce, valuta caso per caso i rischi di persecuzione.
L’Organizzazione svizzera di aiuto ai rifugiati (OSAR) però ritiene che “fino a quando la situazione sul posto non sarà migliorata in modo duraturo, la Svizzera dovrebbe rinunciare completamente a rinvii verso Afghanistan e Somalia”, come ha dichiarato al SonntagsBlick Peter Meier dell’OSAR.
Il successo svizzero nei rimpatri è dovuto al fatto che nessuna nazione ha firmato un numero così elevato di accordi con Paesi di provenienza dei profughi, ben 64 gli ultimi dei quali ratificati con Etiopia e Bangladesh.
Secondo la Sem, la Svizzera ha conseguito ottimi risultati nel rinvio verso Paesi associati all’accordo di Dublino, intesa secondo cui le domande di asilo vanno evase nello stato in cui sono depositate. L’anno scorso ha rinviato verso stati Ue 1760 richiedenti asilo mentre ne ha ricevuti 885.
Fonte RSI e SEM
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