La Brigata Corazzata Ariete in Afghanistan
L’11 dicembre la sede del Train Advise and Assist Command West (TAAC-W), Comando NATO a guida italiana della Missione in Afghanistan Resolute Support (RS), è stata teatro della cerimonia di avvicendamento, tra il personale della Brigata “Pozzuolo del Friuli” ed il subentrante della 132^ Brigata Corazzata “Ariete” al comando del Generale di Brigata Enrico Barduani.
Alla cerimonia hanno preso parte Sua Eccellenza l’Ambasciatore Italiano a Kabul Roberto Cantone, il Capo di Stato Maggiore del Comando Operativo di vertice Interforze, Ammiraglio di Divisione Pier Federico Bisconti, il Vice Comandante della Missione NATO Resolute Support (RS) Generale di Corpo d’Armata Giles Hill, nonché le massime autorità civili e militari afgane della Regione Ovest.
Il Generale Hill ha ringraziato il Generale di Brigata Giovanni Parmiggiani, Comandante uscente del TAAC-W e gli appartenenti alla Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, per l’eccellente lavoro e i grandi risultati ottenuti in questi mesi nelle attività di addestramento, assistenza e consulenza a favore delle Forze di Sicurezza afgane (ANDSF) e per le molteplici attività di Cooperazione Civile e Militare condotte a sostegno della popolazione locale.
Sua Eccellenza l’Ambasciatore italiano a Kabul Roberto Cantone, nel ringraziare i paesi alleati che operano a Camp Arena, ha ripercorso i tratti salienti dell’impegno italiano in Afghanistan e nella regione di Herat, caratterizzato da una forte interconnessione tra l’azione militare e quella di cooperazione allo sviluppo.
“I successi raggiunti dal nostro paese in Afghanistan – ha sottolineato l’Ambasciatore – sono stati resi possibili dal sacrificio delle donne e degli uomini italiani che hanno difeso negli anni il diritto del popolo afgano ad un futuro pacifico e prospero”.
Contestualmente è avvenuto l’avvicendamento al comando della Task Force Arena, unità che garantisce supporto al TAAC-W, tra il personale appartenente al Reggimento Lagunari “Serenissima” di Venezia e l’11° Reggimento Bersaglieri di Orcenico Superiore (Pordenone).
Nel mandato della “Pozzuolo del Friuli” sono state condotte 228 attività di consulenza e assistenza a “domicilio” mediante il “Drive to Advise”, 9.096 attività a di consulenza e assistenza nella sede di “Camp Arena” a favore del 207° Corpo d’Armata afgano e del Comando provinciale della Polizia di Herat, 6 attività di “Expeditionary Advisory Package” nel Distretto di Farah.
I corsi organizzati a favore dell’Afghan National Defence Security Forces sono stati 48, per un totale di 415 militari e poliziotti formati. Per la prima volta sono stati formati i primi istruttori militari afgani di “Mountain Warfare” con attività interne ed esterne di arrampicata, nonché i primi istruttori di “Basic Infantry Small Unit Leader” del Regional Military Training Center di Herat.
La componente Gender del Contingente Nazionale ha avviato i primi corsi “Basic Gender” a favore del personale militare, sia femminile che maschile, dell’Esercito e della polizia afgana nonché organizzato una serie di eventi formativi e culturali a favore delle realtà istituzionali e associazionistiche femminili di Herat e provincia.
I militari italiani hanno, inoltre, prodotto e fornito per la prima volta una serie di manuali specialistici a favore dell’Afghan National Army ed in particolare del 207° Corpo d’Armata.
Ai militari della “Pozzuolo” è toccato anche il compito di assistere la controparte afgana per la gestione di tutte le delicate fasi organizzative e di sicurezza della regione, in occasione delle scorse elezioni presidenziali di settembre.
La branca di Cooperazione Civile e Militare del Contingente italiano ha effettuato sei importanti donazioni a realtà pubbliche e private della provincia di Herat, curato la realizzazione di progetti infrastrutturali a favore dell’Ospedale regionale e dell’orfanotrofio femminile di Herat e la realizzazione di un pozzo idrico per il Distretto di Guzarah.
Con i fondi NATO sono stati realizzati e avviati 35 progetti per un totale di circa 68 milioni di dollari destinati al miglioramento infrastrutturale e logistico delle basi dell’Esercito afgano presenti nella regione Ovest.
Il Comando NATO di Herat a guida italiana è composto da militari di 8 nazioni, tutti uniti in un unico scopo, quello di contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza a favore delle Forze di Sicurezza Afgane al fine di facilitare le condizioni per la creazione di uno stato di diritto, Istituzioni credibili e trasparenti e soprattutto, Forze di Sicurezza autonome e ben equipaggiate.
Fonte: comunicato dello Stato Maggiore Difesa
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