Migranti 3/ Con muro e respingimenti clandestini in calo negli Usa
Diminuiscono i tentativi di attraversare il confine e aumentano le richieste d’asilo bocciate dall’amministrazione federale americana. I dati, secondo l’istituto di ricerche Axios, indicano un successo del Muro di Donald Trump, non solo quello fisico ma fatto da una nuova normativa più dura.
Negli ultimi mesi l’amministrazione ha avviato una serie di accordi bilaterali con i Paesi centroamericani in base ai quali ogni domanda d’asilo viene bocciata dagli Stati Uniti se il richiedente non sarà prima passato da un altro Paese. Tra i governi che hanno cominciato a collaborare ci sono quelli di Guatemala, Honduras e Salvador dove migliaia di famiglie, inizialmente dirette verso gli States, stanno arrivando.
Una volta accolti, gli immigrati restano e il sogno americano tramonta. Più di 50mila richiedenti asilo negli Usa sono stati respinti in base al programma “Resta in Messico” che verrà ampliato nei prossimi mesi. Gran parte degli immigrati che tentano di superare il confine con il Texas arriva dal Guatemala, dove le famiglie vengono di nuovo trasferite.
Gli accordi saranno ulteriormente rafforzati, ha annunciato il segretario ad interim per la Sicurezza interna, Chad Wolf, che sta trovando l’ampia collaborazione dell’Honduras, disposto, secondo il giornale La Prensa, ad accogliere migranti da Messico, Brasile, Nicaragua, Guatemala e Salvador.
Il “Muro” di Trump sta facendo da deterrente. A dicembre, secondo i dati dell’agenzia federale che controlla i confini, il Customs and Border Protection, il numero di persone che ha provato ad attraversare il confine per entrare negli Stati Uniti è risultato in calo per il settimo mese consecutivo ed è la prima volta, dal 2012, che a dicembre ci sono meno ingressi rispetto ai mesi precedenti.
Sono stati 40.620 i migranti bloccati o respinti al confine, nell’ultimo mese del 2019, mentre a maggio erano stati 144.116. Numeri che potrebbero essere decisivi per confermare Trump alla Casa Bianca. Ma questi risultati non sembrano bastare al presidente.
Secondo il Washington Post, Trump “starebbe preparando un piano per spostare altri 7.2 miliardi di dollari dai fondi del Pentagono” da destinare al finanziamento per la costruzione del muro già quest’ anno. L’ importo sarebbe cinque volte quello già autorizzato dal Congresso.
Fonte: AGI
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