Missione compiuta. Le forze armate russe nella campagna di Siria (2015-2019)
Missiya Vypolnena!, l’ultimo libro scritto da Nicola Cristadoro è caratterizzato da due aspetti. Il primo, è quasi banale dirlo, è l’attualità del tema trattato, dato che la guerra in Siria è tuttora in corso. Questo è un dato di fatto e non si vuole aggiungere altro.
L’altro è il “tecnicismo”, soprattutto nei capitoli relativi all’impiego delle forze aeree e navali, in cui sono presentati con dovizia di particolari tutti i sistemi di armamenti impiegati in quel teatro operativo, unitamente alla descrizione delle procedure tecnico-tattiche adottate nelle operazioni sia su vasta scala che nei raid di dimensioni più contenute.
Un approccio “militare” all’argomento, dunque, ricco di considerazioni di natura geopolitica sul piano strategico e di osservazioni a livello tattico, soprattutto relativamente alla scelta di impiegare contractors o spetsnaz per le operazioni terrestri in supporto alle forze del Presidente Assad.
Una peculiarità del libro è l’assidua ricerca dell’obiettività da parte dell’autore, prendendo le distanze da giudizi di carattere morale sull’opportunità o meno del conflitto, sui dolori e sui danni provocati da ogni guerra. E’ evidente che la guerra è sempre una cosa “sporca” per le vittime in genere indicate con l’eufemismo di “danni collaterali”, ma non dimentichiamo che a definire “danni collaterali” le vittime civili sono tanto i Russi, quanto gli Americani, tanto le forze regolari Siriane e quelle irregolari, per non parlare dell’altra grande compagine protagonista di quella guerra: l’ISIS. In fondo, questo vale per chiunque partecipi in maniera “attiva” ad un conflitto.
E qui entra in gioco il balletto della “propaganda”, che viene descritta e sviscerata in tutte le forme applicate allo scenario siriano, almeno fino alla chiusura del libro, nel 2019. Lo spirito della strategia di Gerasimov aleggia su tutti i terreni di battaglia, da quelli in campo aperto, a quelli mediatici.
Vogliamo ricordare che il protagonista sono le Forze Armate Russe, gli altri sono attori comprimari; con questo non si vuole relegare le altre entità combattenti a ruolo di mere “comparse”, anzi, la loro presenza ed azione è proprio ciò che fa emergere il ruolo di primo piano della Russia.
I Russi allora sono i “buoni” o sono i “cattivi”? Al lettore la propria opinione. I Russi sono i Russi e l’autore ne ha evidenziato i pregi ed i difetti nel combattere quella guerra, quanto hanno fatto di buono, contro l’ISIS ad esempio, e quanto si sono comportati in modo più discutibile in altre circostanze. Ciò che l’autore non disconosce mai, in ogni caso, è il sacrificio di ogni singolo combattente russo morto in azione, che sia morto in modo eroico o che sia semplicemente rimasto vittima del fuoco nemico o di sfortunati incidenti. Ciò che trapela è il rispetto per questi soldati caduti nell’adempimento del loro dovere o, se vogliamo usare un tono meno retorico, nello svolgimento del proprio lavoro.
Un testo che introdurrà il lettore dietro le quinte della storia, mentre la storia si sta ancora svolgendo.
Nicola Cristadoro
Missiya vypolnena! Missione compiuta! Le forze armate russe nella campagna di Siria (2015-2019)
Curatore: Enzo De Pretis
Editore: Edizioni Il Maglio
Collana: Conflitti del Dopoguerra
Anno edizione: 2020
Prezzo Euro 25
Pagine: ill. , Brossura
EAN: 9788890936258
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