Macron: Force de Frappe più piccola ma deterrente nucleare dell’Europa
La Francia ha ridotto il suo arsenale nucleare a meno di 300 testate. Lo ha annunciato il 7 febbraio il presidente Emmanuel Macron, illustrando il “bilancio esemplare” del suo Paese in materia di disarmo. La Francia – ha detto Macron in un discorso sulla strategia di difesa e dissuasione nucleare francese – “ha un bilancio unico al mondo, conforme alle sue responsabilità ed interessi, avendo smantellato in modo irreversibile la sua componente nucleare terrestre, le sue installazioni di test nucleari, quelle per la produzione di materie fissili per armamenti, e ridotto la dimensione del suo arsenale, oggi inferiore a 300 armi nucleari”.
Emmanuel Macron ha proposto ai paesi europei “un dialogo strategico” sul “ruolo della dissuasione nucleare francese” nella sicurezza dell’Europa. “I partner europei che auspicano di impegnarsi su questa strada potranno essere associati alle esercitazioni delle forze francesi di dissuasione.
Macron torna così a proporre di porre al servizio della Ue la “Force de frappe” (il deterrente nucleare di Parigi), consentendo quindi di costituire un’alternativa all’ombrello nucleare statunitense offerto ai paesi NATO. Con l‘uscita della Gran Bretagna dalla Ue, la Francia resta oggi l’unica potenza nucleare europea.
La proposta francese rafforza ulteriormente l’esplicito tentativo di porre Parigi alla guida della politica di difesa comunitaria consentendo al tempo stesso di condividere con i partner Ue i costi miliardari del suo arsenale nucleare basato su armi atomiche lanciabili con missili ASMP-A da cacciabombardieri Rafale (2 reparti dell’Armèe de l’Air e 2 reparti imbarcati sulla portaerei Charles De Gaulle) e sui 4 sottomarini nucleari lanciamissili balistici classe Le Triomphant dotati di missili balistici intercontinentali M-51.
“Questo dialogo strategico e questi scambi faranno naturalmente parte dello sviluppo di una vera cultura strategica fra europei” ha aggiunto Macron che ha espresso l’auspicio che i governi europei propongano “insieme un’agenda internazionale per il controllo degli armamenti”, in un contesto di ridiscussione dei trattati esistenti e sottoscritti da Stati Uniti e Russia.
“La Francia mobiliterà i partner europei più coinvolti, per porre le basi di una strategia internazionale comune che potremo proporre in tutti gli ambiti in cui è attiva l’Europa”. Gli europei, ha continuato Macron,”non possono rintanarsi in un ruolo di spettatori” di fronte alla corsa agli armamenti nucleari di cui il Vecchio continente rischia di essere di nuovo teatro.
Per il capo dell’Eliseo, “gli europei devono prendere coscienza collettivamente che, in mancanza di un quadro giuridico, possono trovarsi rapidamente esposti alla ripresa di una corsa agli armamenti convenzionali o nucleari sul loro territorio”.
“La Francia – ha detto Macron – è convinta che la sicurezza a lungo termine dell’Europa passi per un’alleanza forte con gli Stati Uniti. Ma la nostra sicurezza passa anche, inevitabilmente, da una maggior capacità di azione autonoma degli Europei”. Macron ha chiesto anche che gli europei siano associati a futuri negoziati sulle forze nucleari a medio raggio e siano “firmatari” di un accordo.
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