Siria: i video da Idlib che mostrano gli scontri tra russi e turchi

Negli ultimi giorni sono aumentate le voci che riportano di scontri diretti tra forze russe e turche nella provincia settentrionale siriana di Idlib.

Almeno 2 soldati turchi sono rimasti uccisi (sono circa 150 i caduti turchi in Siria dal 2016) e altri 5 feriti in raid governativi siriani a Idlib il 20 febbraio. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Ankara, sostenendo che le forze turche presenti nell’ area hanno risposto al fuoco uccidendo oltre 50 membri dell’esercito di Bashar al Assad distruggendo  5 tank, 2 veicoli blindati, 2 pick-up armati e un obice d’artiglieria. Dati non confermati.

Dall’ inizio di febbraio, quando l’offensiva lealista sostenuta dalla Russia e da milizie filo-iraniane è giunta nelle aree della provincia di Idlib dove si trovano gli avamposti militari turchi, almeno 13 soldati e un contractor turchi sono rimasti uccisi. Ankara aveva rivendicato l’uccisione come rappresaglia di oltre 200 combattenti delle forze governative, ma non ci sono conferme indipendenti al riguardo.

L’afflusso di ulteriori forze turchi nel nord della iria sarebbe stato oggetto di raid aerei siriani e rissi (nel video qui sotto immagini gli ultimi bombardamenti in quel settore e nelle foto sotto alcuni Sukhoi Su.-24 russi basati a Hmeymin).

Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), ong con sede a Londra vicina ai ribelli, vi sarebbe stato un vero e proprio “botta e risposta” militare tra Turchia e Russia nella Siria nord-occidentale. Alcuni razzi terra-terra sarebbero stati lanciati il 20 febbraio da miliziani siriani filo-turchi contro la base russa di Hmeimym, sulla costa mediterranea vicino a Latakya, e sono stati intercettati dal sistema difensivo di Mosca.

1028194688

I razzi sono precipitati ed esplosi in campi agricoli nella zona di Jabla, non lontano dalla base di Hmeimym, che dal 2016 ospita il quartiere generale delle forze militari russe in Siria

L’Aeronautica Russa (VKS) ha poi compiuto diversi raid aerei contr ola zona da cui sarebbero partiti i razzi, nel distretto di Jisr Shughur, a ovest di Idlib. E l’ artiglieria turca ha bombardato dal canto suo postazioni governative nella zona di Salma, sulle montagne tra Latakia e Idlib.

Nell’ambito di questi scontri un Sukhoi Su-24 Fencer in volo sopra la provincia di Idlib, in Siria, è stato ieri ingaggiato da un sistema missilistico antiaereo portatile in uso ai ribelli spalleggiati dalle forze militari turche riuscendo tuttavia ad eluderlo.

Su 24M jet taking off from the Hmeymim airbase TASS

Il video che riportiamo qui sotto illustra il momento del lancio del missile contro il velivolo il cui modello è in dotazione sia alle forze russe in Siria (una dozzina di Sukhoi Su 24M basati a Hmeymin, vicino a Latakya) ma anche all’Aeronautica Siriana (19 Su-24M2).

La rapida, recente, diffusione di sistemi missilistici antiaerei spalleggiabili presso i ribelli sul fronte di Idlib ha portato le forze siriane a perdere nelle ultime due settimane 2 elicotteri Mi-8 e a sospendere i voli dei mezzi ad ala rotante su quell’aerea di operazioni.

Le analisi dei filmati e dei fotogrammi sembrano però indicare la presenza di militari turchi i quali avrebbero tentato di abbattere con un missile FIM-92 Stinger, statunitense ma prodotto su licenza in Turchia, il Su-24M.

La presenza di un veicolo turco BMC Kirpi nelle immagini del lancio potrebbe indicare la presenza di truppe di Ankara (nella foto d’apertura) ma questi mezzi sono stati forniti anche ai miliziani siriani di Idlib (come a quelli libici di Tripoli)..

248203175_167161 (002)

Secondo l’Onu sono circa 900mila i civili siriani che si stanno ammassando alla frontiera turca. Di questi, 60% sono minori e 21% donne. L’Osservatorio siriano per i diritti umani parla invece di un milione e centomila profughi.

Coinvolti in questo affare ci sono anche membri della più influente milizia siriana di Idlib, i qaedisti dell’ex Fronte al-Nusra, che col benestare della Turchia controllano il valico di frontaliero di Bab al-Hawa.

E se il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato gli attacchi governativi su Idlib, la Russia ha accusato la Turchia di appoggiare i “terroristi” nell’ area del conflitto.

La battaglia sembra essersi spostata a est del capoluogo, attorno a Nayrab, 8 chilometri dal centro abitato Idlib, è andato in scena un intenso scambio di artiglieria tra forze turche e governative, con l’uccisione – sempfe secondo l’Ondus – di circa 30 combattenti sui due lati del fronte.

I droni russi  sorvolano il  campo di battaglia di Idlib per localizzare (foto sopra) i lanci di missili antiarrei spalleggiabili  (MANPADS) e ne inviano le coordinate ai cacciabombardieri in volo che ne colpiscono le postazioni (video qui sotto), turche o dei ribelli.

La Russia ha chiesto alla Turchia di smettere di sostenere i terroristi in Siria e di consegnare loro armi. I terroristi hanno violato le difese dell’esercito siriano nella zona di Idlib, sostenuti dal fuoco dell’artiglieria turca ha riferito il portavoce del Centro russo per la riconciliazione in Siria precisando che i terroristi hanno compiuto alcuni attacchi con un gran numero di carri armati contro le unità dell’esercito siriano nelle aree di Kminas e Nayrab. “Le azioni dei miliziani sono state sostenute dal fuoco dell’artiglieria delle forze armate turche che ha permesso loro di violare le difese dell’esercito siriano”.

Fonti Telegram, Russian Aviation by Analisi Difesa, TASS e Arab 24 News Agency

 

Login

Benvenuto! Accedi al tuo account

Ricordami Hai perso la password?

Lost Password

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare. Inoltre, questo sito installa Google Analytics nella versione 4 (GA4) con trasmissione di dati anonimi tramite proxy. Prestando il consenso, l'invio dei dati sarà effettuato in maniera anonima, tutelando così la tua privacy.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: