Chantiers de l’Atlantique: il ritorno alle grandi costruzioni navali militari in Francia

Con una sobria e ristretta cerimonia tenutasi ieri presso il sito dei cantieri Chantiers de l’Atlantique a Saint Nazaire, alla presenza del Ministro della Difesa francese Florence Parly e del Capo di Stato Maggiore della Marine Nationale Ammiraglio Christophe Prazuck, è stata celebrato il 18 maggio il taglio della prima lamiera dell’unità capoclasse della nuova componente di navi da rifornimento e supporto logistico tipo BRF (Bâtiment Ravitailleur de Force (BRF).

L’evento rappresenta un significativo momento non soltanto per il fatto che la Marina Francese disporrà finalmente di una capacità di supporto adeguata alle necessita operative del gruppo navale incentrato sulla portaerei nucleare Charles de Gaulle, capacità realizzata nell’ambito del progetto bi-nazionale italo-francese gestito dall’OCCAR, ma principalmente per il motivo che l’industria navale e della difesa nazionale ritorna a costruire ed allestire unità militare di grande dislocamento in vista di un altro importante e fondamentale programma per le Forze Armate e la tutela degli interessi nazionali: la realizzazione della nuova portaerei destinata a sostituire la Charles de Gaulle nel 2038.

 

Le nuove unità tipo BRF

Assegnato nel gennaio 2019 al raggruppamento temporaneo d’imprese comprendente i cantieri Chantiers de l’Atlantique ed il gruppo Naval Group, il contratto per il programma FLOTLOG (Flotte Logistique) destinato alla costruzione di ben 4 unità tipo BRF da 31.000 tonnellate (contro le attuali e più piccole 3 unità classe Durance) è entrato ieri nel vivo dell’attività costruttiva per la consegna della capoclasse alla fine del 2022 e le successive entro il 2029.

Tale programma come ha rimarcato lo stesso Ministro della Difesa francese Florence Parly (qui il suo intervento completo), s’iscrive nell’ambito del programma congiunto franco-italiano guidato dall’OCCAR, l’organizzazione congiunta per la cooperazione nel settore degli armamenti, a nome e per conto della Direzione Generale Armamenti (DGA) francese e della Direzione Armamenti Navali italiana.

La cerimonia (002)

“Il programma LSS (Logistic Support Ship) è la storia di una cooperazione europea di successo con l’Italia. E’ il risultato di una proficua collaborazione tra Chantiers de l’Atlantique, Naval Group e Fincantieri. Questa è un’ulteriore prova del fatto che possiamo agire insieme, ottimizzare i nostri sforzi, riducendo al contempo i costi”, ha rimarcato il Ministro francese.

Le unità della classe porteranno il nome di ingegneri del Genio Navale, come evidenziato dal Capo di Stato Maggiore della Marina francese, che ha annunciato che l’unità capoclasse porterà il nome dell’ing. Jacques Chevallier, che è stato l’artefice del sistema propulsivo nucleare del sottomarino tipo SSBN (SNLE) Le Redoutable e del ‘prototipo a terra’ di Cadarache, mentre le restanti unità saranno battezzate rispettivamente Jaques Stosskopf, Emile Bertin e Gustave Zédé, e saranno consegnate rispettivamente nel 2025, 2027 e 2029.

“Siamo all’inizio di una nuova storia industriale, che includerà ancora una volta il nostro know-how nella progettazione, costruzione e integrazione di tecnologie all’avanguardia”, ha affermato Laurent Castaing, direttore generale dei Chantiers de l’Atlantique, aggiungendo che “Questa è anche un’ottima opportunità per dimostrare la complementarità delle nostre attività con quelle del nostro partner industriale”.

“Naval Group è orgogliosa di essere di nuovo al fianco di Chantiers de l’Atlantique nell’ambito di questo programma europeo. Questa collaborazione riunisce le migliori competenze civili e navali e gioverà ai nostri clienti sia dal punto di vista economico che operativo”, ha sottolineato Pierre-Eric Pommelet, nuovo CEO del gruppo cantieristico francese.

Le nuove unità francesi rappresentano uno sviluppo customizzato del progetto LSS (Logistic Support Ship) classe Vulcano, sviluppato da Fincantieri per la Marina Militare, la cui unità capoclasse dovrebbe essere consegnata nella seconda metà dell’anno, nei mesi successivi a quelli estivi, se la pandemia non influirà negativamente su tale cronoprogramma. Come evidenziato dal Ministro francese, Fincantieri è coinvolta anche nel programma FLOTLOG in quanto OCCAR ha assegnato al gruppo italiano il contratto per la fornitura del troncone prodiero delle nuove unità tipo BRF francesi, che verrà costruito in Italia presso il sito Fincantieri di Castellammare di Stabia (Napoli) al pari del programma italiano, per una consegna a partire dal 2021 per l’unità capoclasse e completarsi con l’ultimo troncone per la quarta unità nel 2027.

Un programma, quello francese, che avrebbe dovuto avere maggiore importanza, secondo quanto fatto intendere dal Ministro della Difesa francese ma che una volta impostato ed assegnato ad OCCAR è proceduto speditamente al fine di assicurare una capacità – quella di supporto alle operazioni del gruppo navale incentrato sulla portaerei nucleare Charles de Gaulle e relativo gruppo aereo imbarcato – particolarmente sentita per la difesa degli interessi nazionali e la partecipazione alle operazioni navali insieme ai paesi amici ed alleati.

A tal riguardo, il Ministro francese ha voluto ringraziare il lavoro portato a termine dalla DGA francese e dall’OCCAR nonché dai cantieri Chantiers de l’Atlantique e dai partner industriali che nonostante la pandemia, hanno reso possibile il rispetto del programma che vede la realizzazione di 4 unità caratterizzate da doppio scafo ed altri accorgimenti per soddisfare le più recenti normative ambientali, dimensioni e capacità maggiorate rispetto al progetto italiano perché destinate al supporto del gruppo navale incentrato su portaerei che necessitano non soltanto di carburante, supporto logistico, armamento e vettovagliamento per le navi ma anche per il gruppo aereo imbarcato.

Cerimonia con Ministro CSM e CEO Chantiers Atlantique 18 05 2020 - crédit photo Bernard Biger (002)

Incluso l’armamento d’attacco in profondità rappresentato dai missili da crociera lanciati da nave e sottomarino MdCN e la corrispondente versione SCALP EG aviolanciata dai velivoli multiruolo imbarcati, entrambe sviluppate e prodotte dal gruppo MBDA.

Con un dislocamento a pieno carico di 31.000 tonnellate, una lunghezza e larghezza rispettivamente di 194 e 27,60 metri, le unità tipo BRF avranno un sistema propulsivo diesel-elettrico in grado di erogare complessivamente 24 MW di potenza e raggiungere una velocità massima di 20 nodi. Con un equipaggio di 130 elementi ed in grado di accogliere ulteriori 60 persone per le attività di supporto, comando e controllo in mare, queste unità disporranno di spazi e sistemi per l’imbarco di un comando complesso in aggiunta alla capacità di rifornimento e supporto d’altura.

Questo grazie a due stazioni per trasbordo di carburante e carichi solidi per ciascuna fiancata ed un ponte di volo ed hangar per un elicottero NHIndustries NH90 Caiman ed un drone di futura adozione, nonché un’area prodiera per l’imbarco e sbarco di carichi containerizzati (ISO 20’), officine e magazzini vari, con spazi coperti maggiorati per la gestione e preparazione del carico. La capacità d’imbarco liquidi è pari a 13.000 metri cubi a cui s’aggiungono 1.500 t di carichi solidi vari compreso l’armamento.

Nell’ambito del raggruppamento temporaneo d’imprese, Naval Group si occupa della progettazione e fornitura del sistema di combattimento e della sua integrazione intorno al sistema di comando e controllo Polaris, fornito sempre da Naval Group, unitamente alla progettazione e fornitura della suite legata all’aviazione imbarcata ed all’immagazzinamento e protezione del munizionamento.

Naval Group sarà anche responsabile di particolari funzioni quali la cyber security e la compatibilità elettromagnetica, mentre Safran sarebbe stata prescelta per la fornitura del sistema di sorveglianza elettro-ottico Paseo XLR in un numero non specificato di torrette. Secondo quanto riportato dalla DGA, al programma per le nuove navi parteciperà anche il gruppo Thales, che si occuperà delle comunicazioni, comprensive della sistemistica e capacità per il network protetto RIFAN 2 sviluppato da Rohde & Schwarz, Airbus e Naval Group. La difesa ravvicinata dovrebbe essere assicurata, ma non è ancora stata annunciata la relativa selezione, dalla suite d’armamento basata su affusti a controllo remotizzato per cannone da 40 mm, il più accreditato sarebbe il sistema RapidFire di Thales/Nexter a controllo remotizzato.

 

I programmi dei Chantiers de l’Atlantique: la nuova portaerei

Sottolineando le grandi capacità del sito di Chantiers de l’Atlantique, che nel passato ha realizzato le unità tipo Bâtiments de Projection et de Commandement (BPC) più recentemente ridenominate  Porte-Hélicoptères Amphibies (PHA) classe Mistral, ed oggi realizza le grandi navi da crociera destinate ad importanti gruppi come MSC e Royal Caribbean, il Ministro della Difesa francese ha rimarcato come il Paese e la Difesa avranno bisogno di questo sito, “perché è qui a Saint Nazaire che verrà costruita la portaerei di nuova generazione, che sostituirà la Charles de Gaulle nel 2038.

In vista delle prime prove in mare nel 2036, i lavori preparatori svolti dalla DGA, dalla Marina e dall’industria hanno già permesso di delineare le caratteristiche principali della portaerei di nuova generazione, ma è ancora troppo presto per rivelarne i dettagli”.

il Ministro sul cantiere (002)

E’ stato lo stesso Ministro della Difesa Florence Parly in occasione del salone di Euronaval 2018 ad annunciare l’assegnazione della fase di studio per il programma della Porte-Avions Nuovelle Génération (PANG) il cui lavoro di design è stato assegnato a Naval Group insieme ai Chantiers de l’Atlantique e TechnicAtome. Un altro studio di carattere tecnico-operativo ha invece coinvolto Naval Group, Thales, MBDA e Dassualt Aviation

Della durata di 18 mesi, il primo ha posto le basi per l’architettura generale della futura unità e dell’organizzazione industriale necessaria a soddisfare i requisiti posti dalla Marina e dalla Difesa con consegna del medesimo avvenuta nel dicembre dell’anno scorso.

Naval Group ha assunto il ruolo di architetto principale e d’insieme di questo lavoro, che ha permesso di preparare un dossier tecnico per le scelte Governative necessarie alle successive tappe del programma nel corso del 2020. Per assicurare ulteriori informazioni, uno studio complementare è stato assegnato al team industriale citato lo scorso 27 dicembre.

“La Difesa e la Marina avranno ancora delle scelte da realizzare e delle decisioni da prendere, soprattutto per quanto il sistema propulsivo (di tipo convenzionale oppure nucleare)”, ha evidenziato lo stesso Ministro in occasione della cerimonia di ieri, concludendo che presto presenterà le proposte al Presidente della Repubblica.

“Ma il progetto è già avviato e procede rapidamente” ha rimarcato il Ministro, affidato al team industriale sopra citato e molti altri attori della base industriale navale francese. “Una portaerei è uno degli oggetti più complessi da progettare e costruire, quindi avremo bisogno di tutti. Non si tratta di promesse, ma di risultati concreti, come quello che stiamo celebrando oggi: i budget vengono votati, i contratti vengono assegnati, la progettazione della nave è completata e il lavoro inizia”.

“Questo investimento nella nostra difesa” ha concluso il Ministro “è anche un investimento nell’economia del nostro paese, nelle nostre capacità lavorative industriali, nello sviluppo di tecnologie e know-how. E per la nostra Difesa, come per la nostra economia, dobbiamo tutti mobilitarci per riavviare l’attività industriale e dimostrare che stiamo lavorando instancabilmente”.

Foto: Ministero della Difesa Francese/Chantiers de l’Atlantique

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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