Terre rare: gli Usa non vogliono più dipendere dalla Cina
Il Pentagono ha ripreso i finanziamenti per due progetti per l’estrazione di minerali delle terre rare per l’uso nell’industria strategica e della Difesa dopo che un rapporto ha evidenziato come le sovvenzioni siano nel miglior interesse del governo degli Stati Uniti.
Lo ha rivelato il 21 luglio l’agenzia di stampa Reuters sottolineando che Washington intende ridurre il più possibile la dipendenza delle sue industrie strategiche dalle terre rare estratte in Cina anche alla luce delle crescenti tensioni con Pechino in seguito all’epidemia di Covuid-19.
Una decisione che l’Amministrazione Trump aveva del resto già assunto nel luglio 2019 incaricando il Pentagono di attuarla.
Come ha ricordato il sito Formiche.net la settimana scorsa, William Barr, Procuratore generale, ha rimarcato quanto questi metalli giochino “un ruolo vitale nelle nostre industrie, dall’elettronica ai dispositivi medici fino all’hardware, e oggi gli Stati Uniti vivono una pericolosa dipendenza dalla Cina”.
Reuters ha riferito alla fine di aprile che la quota di minoranza posseduta da una società cinese della compagnia mineraria MP Materials, che possiede l’unica miniera di terre rare degli Stati Uniti ed è controllata dalla maggioranza da un hedge fund di Chicago, ha suscitato preoccupazioni da scienziati del governo degli Stati Uniti.
Diversi senatori degli Stati Uniti hanno spinto il Pentagono a finanziare solo progetti nazionali di terre rare e nell’aprile scorso l’americana MP Materials e la compagnia mineraria australiana Lynas Corporation si sono aggiudicate i fondi, salvo dover superare alcune misure di verifiche che il Pentagono si è riservato di effettuare sotto pressione di alcuni senatori.
Effettuati i controlli il Pentagono ha stabilito che il processo di assegnazione è stato seguito in modo equo e ha deciso di riprendere i finanziamenti per Lynas e MP. Quanto il tema sia delicato in termini politico e strategici è confermato anche dal rifiuto del Pentagono e delle società minerarie coinvolte di rilasciare commenti in proposito.
Neppure l’importo dei fondi pubblici assegnati alle due società è stato pubblicato dal governo degli Stati Uniti, sebbene, come ricorda Reuters, “i fondi siano stati stanziati per la pianificazione dei lavori per la costruzione di impianti di lavorazione”.
Reuters ha inoltre riferito che il Pentagono sta esaminando le domande per altri progetti di finanziamento relativi alle terre rare. I candidati hanno affermato di aspettarsi decisioni nei prossimi mesi.
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