Gran Bretagna e Belgio insieme per gli SkyGuardian/Protector
Con una dichiarazione congiunta di intenti Regno Unito e Belgio hanno reso noto nella seconda metà di agosto che collaboreranno nella gestione della versione avanzata del velivolo a pilotaggio remoto statunitense MQ-9B di General Atomics in dotazione alla RAF e alla Reale Forza Aerea Belga.
Progettato come ulteriore sviluppo dell’MQ-9 Reaper, l’MQ-9B Sky Guardian è noto nella RAF come Protector RG1.
L’accordo bilaterale è stato firmato dal maresciallo capo dell’aeronautica Mike Wigston, capo dello stato maggiore, e dal maggiore generale Frederik Vansina, comandante della forza aerea belga.
Il maresciallo Mike Wigston ha dichiarato che “la Royal Air Force e la Belgian Air Force esploreranno le opportunità per addestrare, mantenere e lavorare insieme su questo velivolo rivoluzionario utilizzando i suoi sensori e sistemi all’avanguardia per proteggere la sicurezza nazionale, NATO ed europea.
L’introduzione del Protector MQ-9B riflette un cambiamento radicale nelle operazioni degli aeromobili a pilotaggio remoto in Europa e nel mondo. La Royal Air Force è lieta che l’Aeronautica militare belga sarà di nuovo al nostro fianco in questo viaggio storico”.
La RAF ha ordinato recentemente con un contratto da 65 milioni di sterline 3 Protector RG1 (nella foto sotto) dei 16 che intende acquisire per sostituire la flotta di 9 MQ-9 Reaper a lungo impiegati in Iraq, Afghanistan e altri teatri bellici. Le consegne dovrebbero iniziare nel 2024, con il 31° squadrone della RAF della base di Waddington come prima unità operativa: il velivolo potrà impiegare (come i Reaper della RAF) il missile aria-terra MBDA Brimstone.
Il Belgio sta acquisendo 4 MQ-9B Sky Guardian e due stazioni di controllo a terra, ordinati nel 2019 con consegne entro il 2024 al costo di 189 milioni di dollari ma l’ultima versione del Reaper (in dotazione anche a Italia, Olanda e Francia) verrà acquisita in 12 esemplari anche dall’Australia.
Rispetto ai Reaper, glii Sky Guardian/Protector hanno un’autonomia estesa a 48 ore di volo, una più lunga vita operativa della cellula, maggiori dimensioni alari, una più sofisticata suite elettronica e una maggiore capacità di imbarcare armi e sensori.
Foto General Atomics
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