JOCAT e OCAT: le pedine della Coalizione contro l’ISIS in Iraq
Inherent Resolve gioca “l’arma” del JOCAT (Joint Operational Command Advisor Team) contro Isis in Iraq. Si tratta di un team di 58 consiglieri militari internazionali, provenienti da dieci nazioni della Coalizione (Italia compresa), che verrà inserito in tutti i comandi staff – dagli stati maggiori a livello regionale a quello nazionale – per fornire consulenza alle forze locali contro le milizie dell’IS in vari settori militari.
Dall’intelligence alle operazioni aeree, al supporto, passando per il coordinamento del fuoco e la pianificazione. La sua costituzione è uno dei pilastri della nuova strategia della Coalizione nel paese mediorientale che punta su meno personale (da qui la riduzione di militari e la cessione di diverse basi) ma più formazione specializzata con l’addestramento di base trasferito alla missione NATO.
Per raggiungere questi obiettivi è nato il Military Assistance Group (MAG), da cui dipende la nuova struttura, che punta ad approfondire – sia in ambito centrale sia locali – aspetti tattici e strategici essenziali per il successo della campagna anti-Daesh a lungo termine.
Il MAG è composto da consiglieri militari di 13 paesi della Coalizione, che lavorano con le autorità locali in un’area di Baghdad. Alla loro guida il brigadier generale dei Marines, Ryan Rideout.
La JOCAT, invece, è comandata dal colonnello francese Laurent. Il Comando Joint, una volta raggiunta la sua piena capacità operativa (FOC) sarà composto da 26 elementi, a cui se ne aggiungeranno almeno dieci per ogni OCAT (Operational Command Advisor Team), le strutture a livello regionale che saranno almeno tre.
Verranno formati e opereranno in base alle specificità geografiche, delle religioni e dei gruppi etnici in Iraq, in modo che possano integrarsi al meglio sia con le forze locali sia con la popolazione.
Fonte: Difesa e Sicurezza
Francesco BussolettiVedi tutti gli articoli
Nato a Roma nel 1974, lavora all'agenzia di stampa Il Velino. E' inviato di guerra embedded dal 2003, quando partecipò alla missione Antica Babilonia con l'Esercito Italiano in Iraq. Ha coperto sul campo anche i conflitti in Afghanistan (Enduring Freedom e Isaf) e Libano (Unifil), nonché quelli in Corno d'Africa (Eritrea, Etiopia e Somalia) e le principali attività della Nato al fianco delle forze armate di diversi paesi. E' ufficiale della Riserva Selezionata dell'Esercito, specialista Psy-Ops, e tra il 2012 e il 2013 ha prestato servizio a Herat nell'RPSE. Attualmente si occupa in particolare di cybersecurity.