Nagorno Karabakh: gli armeni rivelano dettagli sull’impiego degli F-16 turchi
Il ministero della Difesa armeno ha presentato il 15 ottobre prove del coinvolgimento di caccia F-16 dell’Aeronautica Turca nelle operazioni aeree e nei raid azeri nel Nagorno-Karabakh e contro obiettivi in territorio armeno.
Il vice capo di stato maggiore delle truppe di difesa aerea dell’Armenia, generale Garik Movsesyan, ha dichiarato in una conferenza stampa (di cui ha riferito in Italia solo l’agenzia di stampa Nova) che gli F-16 turchi sono stati trasferiti in Azerbaigian nel luglio scorso per esercitazioni militari congiunte turco-azere.
“Sia durante i preparativi che durante le esercitazioni militari, gli F-16 hanno effettuato operazioni attive, addestrandosi sorvolando i confini con l’Armenia e l’Artsakh (nome armeno del Nagorno Karabakh), principalmente Ganja-Vardenis, Ganja-Karvajar, Ganja-Martakert, Stepanakert e Hadrut.
Dopo la fine delle esercitazioni militari questi velivoli non sono tornati in Turchia ma sono rimasti di stanza nella base aerea azera di Ganja” (bersaglio dei recenti bombardamenti armeni), ha dichiarato Movsesyan all’agenzia di stampa “Armenpress”.
Il 23 settembre il comando dell’aeronautica turca ha avvicendato velivoli, equipaggi e personale tecnico degli F-16 nella base di Ganja con voli che, secondo quanto riferito da Movsesyan, ha sorvolato lo spazio aereo georgiano. La presenza degli F-16 e di almeno un aerei da trasporto leggero CN-235 delle forze aeree di Ankara su questa base è stata confermata, durante le operazioni belliche, anche da immagini satellitari (nella foto qui sotto).
“Fin dal primo giorno delle operazioni offensive che l’Azerbaigian ha scatenato il 27 settembre, gli F-16 dell’aeronautica turca sono stati attivamente impegnati in missioni di bombardamenti e attacchi alla Repubblica d’Armenia e nella Repubblica d’Artsakh”, ha aggiunto il generale.
“Il 27 settembre, due caccia F-16 dell’aeronautica turca, hanno violato lo spazio aereo della Repubblica d’Armenia fino a 6 chilometri di profondità per effettuare gli attacchi agli insediamenti Mets Masrik e Sotk nella rotta aerea di Ganja-Sotk-Vardenis”, ha detto, citando i tracciati radar. Movsesyan ha inoltre ricordato l’abbattimento dell’aereo armeno SU-25.
Il 29 settembre, intorno alle 12:16, due F-16 turchi in volo vicino al bacino idrico di Mingachevir (Azerbaijan), hanno rilevato e abbattuto un SU-25 dell’Aeronautica Armena (nella foto sotto) in volo all’interno dello spazio aereo armeno, 60 chilometri dal confine azero. Dopo questo attacco le autorità armene hanno denunciato che la Turchia sta partecipando direttamente alla guerra coinvolgendo la propria forza aerea negli attacchi.
“Con lo scopo di nascondere le loro ulteriori azioni, il 3 ottobre l’Azerbaigian ha riposizionato gli F-16 dalla base aerea di Ganja alla base aerea di Gabala”, ha detto Movsesyan, aggiungendo che in seguito i cacciabombardieri turchi hanno iniziato ad operare congiuntamente con quelli azeri mentre nella prima settimana di guerra le coppie di F-16 turchi agivano autonomamente.
Per Movsesyan in 18 giorni di guerra l’Aeronautica Turca si è occupata del coordinamento delle operazioni dell’Aeronautica Azera, del supporto aereo ravvicinato all’esercito azero sul terreno e ha effettuato attacchi aerei sui territori di Armenia e Nagorno- Karabakh.
Foto: BBC, Ministero della Difesa Armeno, Aeronautica Turca
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