Una cannoniera volante per le forze aeree russe
Ne avevamo parlato ad agosto 2019 e sembra concretizzarsi davvero a Mosca l’idea di allestire una cannoniera volante per il supporto operativo delle forze terrestri.
Il Ministero della Difesa russo avrebbe a tal proposito adeguato i requisiti per un velivolo d’attacco per scopi speciali sviluppato sulla base di un aereo da trasporto militare. Fonti del complesso industriale della Difesa hanno affermato infatti che oltre ad un cannone automatico da 57 mm, l’armamento a disposizione di una futura cannoniera volante russa includerebbe anche bombe guidate e missili, mentre qualche tempo fa si presumeva che tale velivolo sarebbe stato armato solo con sistemi di artiglieria (come l’AC-130 statunitense).
L’aggiunta di munizioni guidate trasformerebbe così nelle intenzioni questo aereo in una piattaforma d’attacco versatile in grado di colpire con maggior precisione bersagli terrestri.
Com’è noto, i vertici militari russi storicamente hanno sempre diffidato dell’idea di una piattaforma analoga all’AC-130 americano o ancora come l’ATK AC-235 o l’MC-27J, (rispettivamente versioni cannoniere volanti del CASA CN-235 e dell’Alenia C-27J Spartan), in grado di fornire supporto alle truppe di terra attraverso la neutralizzazione di fanteria, fortificazioni e veicoli corazzati nemici in qualsiasi condizione meteorologica.
Ma a quanto pare le idee sono cambiate e il primo contratto di Ricerca&Sviluppo firmato nel 2016 tra la Difesa russa e il bureau PJSC Ilyushin, teso ad indagare sulla fattibilità della creazione di una piattaforma idonea, avrebbe ricevuto il nome in codice di Nochnoy okhotnik-1 (Night Hunter-1 o Cacciatore notturno-1).
I lavori preliminari sono stati completati nel 2017 e i nuovi piani per creare piattaforme simili sono stati annunciati nell’estate del 2019.
Nella prima fase della ricerca i piani prevedevano la conversione di un aereo da trasporto An-12 (da sempre considerato l’alter ego dell’Hercules) dotato di due cannoni automatici da 57 mm. Tuttavia, studi successivi hanno confermato che l’An-12 non soddisfaceva del tutto i requisiti stabiliti senza contare l’età del velivolo dato che la produzione seriale dell’An-12 si è fermata addirittura negli anni ’70 e anche considerando quelli ancora in servizio con la VKS, l’età delle cellule è effettivamente al limite poiché oramai giunte al momento della loro sostituzione e radiazione.
Rimangono tuttavia ancora scettici gli analisti militari russi, secondo cui gli americani avrebbero creato il loro AC-130 come supporto per le operazioni speciali in conflitti a bassa intensità e contro unità di guerriglia e miliziani e pertanto non adatti per una guerra su vasta scala con un nemico ben equipaggiato.
Non a caso agli inizi degli anni ’70, ricordano gli analisti, questi velivoli iniziarono a subire gravi perdite da parte dell’artiglieria antiaerea vietnamita, dei missili SAM e dei sistemi MANPADS.
Nonostante ciò, e questo è probabilmente il pensiero dei vertici militari russi, l’uso e l’ulteriore sviluppo di questi velivoli per missioni speciali è continuato e le cannoniere volanti sono stati impiegati attivamente e con grande successo nelle recenti guerre statunitensi in Afghanistan, Somalia, Siria e Iraq, nonché nelle operazioni antiterrorismo in Medio Oriente.
L’esperienza russa con una cannoniera volante è invece ben più modesta e si limita agli aerei da pattugliamento Antonov An-72P (Patrulnyi) utilizzati esclusivamente dalle Guardie di frontiera russa facente capo all’FSB (nella foto).
Velivoli dotati di cannone GSh-23L a doppia canna da 23 mm e fino a 650 kg di armamento vario tra cui pod UB-32 per razzi non guidati S-5 da 57 mm appesi su due punti di sospensione sotto l’ala e bombe a caduta libera FAB-100 da 100 kg installati su quattro rastrelliere interne al vano di carico: il tutto gestito da un radar da ricognizione israeliano EL/M-2022A e sensori TV/IR.
Resta adesso da capire quale piattaforma russa possa svolgere adeguatamente questo compito poiché sulla carta esistono solo due progetti di aereo da trasporto di categoria medio-leggera idonee al compito di cannoniera volante: parliamo dell’Ilyushin Il-112V (nella foto sopra) che ha effettuato solo un primo volo nel marzo del 2019 e al momento è in fase di ulteriori test a terra e dell’Ilyushin Il-114-300 che tra le numerose versioni contemplate all’atto della sua realizzazione già negli anni ’90 era prevista proprio una tale versione armata nota come Il-114 TOP.
Foto Ilyushin e Antonov
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.