Nuovi aerei ed elicotteri per le forze russe nel 2021
Nel 2021 le Forze armate della Federazione Russa riceveranno 4700 unità di equipaggiamento militare nuovi e rimodernati. Secondo l’agenzia TASS la percentuale di tali equipaggiamenti nelle unità da combattimento raggiungerà il 71% entro l’inizio del 2022.
Per quanto riguarda i velivoli si preparano i test di Stato del bombardiere strategico supersonico Tupolev Tu-160M(1)/M2 il cui prototipo di nuova costruzione dovrebbe prendere il volo nel quarto trimestre del 2021. Il 2 febbraio 2020 dall’aeroporto della Kazan Aircraft Plant ha avuto luogo il primo volo del bombardiere Tu-160M(1) modernizzato, realizzato tuttavia sulla base di una cellula già esistente di Tu-160.
Questo velivolo dovrebbe costituire un passaggio di staffetta graduale dal Tu-160M al Tu-160M2 realizzato ex-novo e non derivato da cellule provenienti da scorte esistenti o da esemplari abbandonati nei depositi.
Pur conservando la linea del Tu-160 (anche se in realtà sono previste piccole modifiche anche sulla struttura esterna), il nuovo Tu-160M2 includerà numerose modifiche radicali che riguarderanno nello specifico la motorizzazione e il relativo sistema di controllo e gestione del carburante, i sistemi di navigazione, comunicazione, radar, contromisure elettroniche e una nuova serie di missili da crociera.
L’obiettivo è quello di avere un progetto moderno ma di transizione verso il futuro bombardiere, noto come PAK-DA, che nelle intenzioni dovrebbe consentire a sua volta la radiazione in successione in primis dei Tu-95MSM e successivamente dei Tu-22M3M.
Il tanto atteso velivolo di quinta generazione, il Sukhoi Su-57, com’è noto è entrato a far parte della VKS con la consegna del primo esemplare avvenuto alla fine dello scorso dicembre e nell’anno in corso è prevista la consegna di altri 4 esemplari che andranno ad aggiungersi al primo Su-57 consegnato.
I 5 caccia saranno molto probabilmente trasferiti a Lipetsk e nel 2022 entreranno a far parte di un’unità da combattimento, molto probabilmente il 23° IAP di Dzemgi. Il secondo reggimento dei Su-57 verrà realizzato nel Distretto Militare meridionale e il terzo, secondo le ipotesi degli analisti russi in quello Occidentale.
Secondo i parametri fissati tra costruttore e Ministero della Difesa fino al 2028 è prevista la fornitura di 76 caccia di quinta generazione Su-57 per le esigenze della VKS.
Dai caccia ai cacciabombardieri, come ribadito in questa rubrica, quest’anno inoltre dovrebbe essere finalizzato il contratto tra la United Aircraft Corporation (UAC) e il Ministero della Difesa per la produzione dei nuovi cacciabombardieri Sukhoi Su-34M modernizzati.
Secondo fonti del settore industriale della Difesa e così come rilevato dal nostro web magazine nel 2018 e nel febbraio dello scorso anno, sul nuovo Su-34M saranno installati dei pod da ricognizione specifici sviluppati in tre varianti: UKR-RT (ELINT), UKR-OE (con sensori optoelettronici) e UKR-RL (radar) in grado secondo i costruttori di rilevare emissioni radar, segnali radio e persino comunicazioni tra telefoni cellulari a centinaia di chilometri di distanza.
La lista delle innovazioni aeronautiche sarà completata dall’addestratore basico Yakovlev Yak-152 (anch’esso oggetto di attenzione da parte di Analisi Difesa), che entrerà a far parte dei programmi di addestramento dei piloti assieme allo Yak-130. Il monomotore biposto ha ricevuto infatti un motore diesel alimentato a cherosene aeronautico RED A03T V12 a 12 cilindri con una potenza al decollo di 500 CV.
Circa gli elicotteri, nella prima metà del 2021 è prevista la produzione in serie dell’elicottero da trasporto militare Mil Mi-26T2V aggiornato che per inciso rimane l’elicottero di produzione seriale più grande al mondo della sua classe.
Il Mi-26T2V incorporerà tutte le più moderne soluzioni tecniche disponibili considerandone l’uso in condizioni operative di combattimento; il Mi-26T2V non è infatti un derivato della versione civile Mi-26T per l’esportazione quanto piuttosto un vero e proprio aggiornamento radicale derivato dalla versione militare in uso presso le Forze Armate russe.
Il Mi-26T2V avrà una capacità di sollevamento di 20 tonnellate e sarà dotato di una moderna suite avionica di volo e navigazione NPK-90-2V che consentirà l’uso in ogni condizione meteo, giorno e notte, a qualsiasi latitudine del pianeta, finanche in modalità automatica dal decollo fino all’atterraggio, nonché di un sistema specifico Vitebsk per la protezione dai missili terra-aria e aria-aria. Immutato rimarrà invece il numero di membri dell’equipaggio pari a 5 militari.
Come illustrato lo scorso mese inoltre, a proposito di elicotteri, sono in arrivo i nuovissimi Mi-8AMTSh-VN destinati alle Brigate dell’Aviazione dell’Esercito che lavorano nell’interesse delle Forze Aviotrasportate russe.
Analisi Difesa si è occupata dell’elicottero fin dall’agosto 2017 e successivamente nell’agosto del 2019: il Mi-8AMTSh-VN (la cui versione da esportazione è nota col nome di Mi-171Sh-VN) è una delle più recenti versioni della prolifica famiglia dei Mi-8/17/171 “Hip” sviluppata sulla base delle esperienze belliche acquisite nel conflitto siriano, pesantemente armata e provvista di numerosi dispositivi di protezione attiva e passiva.
Infine, sempre a tema di elicotteri, citiamo che la PJSC Rovertol ha iniziato la produzione di massa dell’elicottero d’attacco Mi-28NM il cui sviluppo è iniziato nel 2009.
L’elicottero aggiornato presenta nuovi motori e un sistema di controllo ridondante che consente a due membri dell’equipaggio di controllare il veicolo. “Night Hunter” ha ricevuto un radar N025 e nuovi armamenti missilistici.
Ricordiamo che nel 2019 il Mi-28NM è stato collaudato in Siria con un esito definito molto soddisfacente e che a partire da quest’anno dovrebbe iniziare la consegna dei primi elicotteri considerando che il contatto con la Difesa prevede la produzione di 98 Mi-28NM entro il 2027.
Foto: Sukhoi, Russian Helicopters, Yak e Defence Blog
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.