MBDA Italia: Mariani fa il punto su risultati e prospettive

La conferenza stampa in presenza ed online che l’ingegner Lorenzo Mariani, quale Managing Director di MBDA Italia ed Executive Group Director Sales & Business Development del gruppo MBDA, ha tenuto il 12 aprile dalla sede aziendale di Roma, ha consentito agli addetti ai lavori di comprendere meglio i più che positivi risultati raggiunti da MBDA Italia nel 2020 e le prospettive per il 2021, iniziato in ascesa con l’incasso di importanti contratti, fra cui primeggia la nuova generazione del sistema missilistico superficie-aria SAMP/T, ed il previsto decollo del programma Tempest.

 

Risultati del Gruppo e nuovi contratti

Iniziato con grave difficoltà, riferendosi alla pandemia ed alle difficoltà determinate dal medesimo per le attività industriali e di relazioni con i clienti nonché legate al personale, “l’anno 2020 ha mostrato la resilienza di una società, di un Paese e di un Gruppo”, ha subito evidenziato il managing director di MBDA Italia che quale Executive Group Director Sales & Business Development del gruppo MBDA, ha una visione a 360° gradi dei programmi presenti e futuri e del mercato.

Come anticipato dal CEO del Gruppo Eric Béranger, “il 2020 è stata un’annata fortemente positiva su tutti i parametri del business”. Guardando ai numeri “abbiamo soddisfatto il budget degli ordini, abbia superato il budget dell’EBIT e anche il cashflow è andato molto bene. Questo è un grandissimo segnale di resilienza e tutte le società nazionali del gruppo indifferentemente, ognuna con le sue peculiarità e situazioni locali, hanno dato il loro contributo a raggiungere tale risultato”.

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Guardando il mercato in generale, Mariani ha sottolineato come “quello domestico ha retto molto bene”. Anche grazie agli sforzi governativi, gli ordinativi dei paesi domestici che comprendono Francia, UK, Italia e Germania, hanno compensato la prevista riduzione dei contratti export causa le restrizioni determinate dalla pandemia.

“Da marzo fino all’estate siamo stati fortemente limitati negli spostamenti e nei contatti con i clienti, non soltanto per restrizioni nazionali ma anche dei clienti export con regole restrittive più importanti delle nostre. Questa situazione si è riproposta anche nell’autunno durante la seconda ondata”. Questo ovviamente non ha colpito soltanto le attività legate alle trattative per i nuovi contratti ma anche reso più complesso e rallentato l’attività complessiva su quelli già in essere.

“Ciò nonostante buona parte degli ordinativi che era previsto entrassero ed invece non sono entrati e messi a budget per il 2020”, sono arrivati nel primo quarto del 2021. In particolare come già anticipato dal CEO nel corso della conferenza stampa del gruppo da Parigi, sono stati acquisiti e risultano già operativi alcuni programmi che riguarda ed hanno un impatto particolarmente importante e positivo su MBDA Italia. Mariani ha ricordato il contratto per il cliente di lancio del sistema missilistico superficie-aria navale VL MICA NG, rappresentato dall’Egitto.

La Marina del Paese mediterraneo equipaggerà con il nuovo sistema non soltanto le corvette classe El Fateh tipo Gowind fornite da Naval Group ma anche le nuove fregate leggere Meko A200EN, ordinate al gruppo tedesco Thyssenkrupp Marine Systems, e destinate ad essere realizzare sia presso i propri cantieri in Germania che in Egitto con trasferimento di tecnologia presso il cantiere di Alexandria Shipyard (Alessandria d’Egitto).

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Il managing director di MBDA Italia ha quindi evidenziato il ‘refurbishment’ dei missili Aster per un Paese dell’Estremo Oriente, il successo del sistema missilistico CAMM in Brasile per le corvette classe Tamandaré ed il pacchetto d’armamenti destinato ad equipaggiare i velivoli Dassault Aviation Rafale per la Grecia.

Non è stato specificato quale sia il Paese che ha richiesto il ‘refurbishment’ dei missili Aster ma l’unico cliente in quell’area è rappresentato dalla Repubblica di Singapore.

Il Ministero della Difesa di quest’ultimo Paese ha acquistato in passato il munizionamento Aster per equipaggiare sia le fregate classe Formidable che le batterie missilistiche superficie-aria per la difesa aerea in servizio con l’Aeronautica locale. Un altro importante successo è rappresentato dalla fornitura del sistema missilistico superficie-aria navale CAMM alla Marina brasiliana per equipaggiare le corvette classe Tamandarè.

Tale successo amplia ulteriormente il numero di Marine che hanno scelto il nuovo sistema, recentemente selezionato anche dalla Marina canadese per le nuove fregate Type 26 destinate ad essere realizzate nell’ambito del programma Canadian Surface Combatant (CSC), il cui design ed equipaggiamento sono stati assegnati dal cantiere costruttore Irvin Shipbuilding al team industriale capitanato da Lockheed Martin Canada. Infine Mariani ha ricordato il pacchetto per gli armamenti aria-aria ed aria-superficie destinato ai velivoli da combattimento Rafale che il Governo francese ha venduto a quello greco.

 

MBDA Italia: risultati e nuovi successi

 Parlando di MBDA Italia, Mariani ha sottolineato come “il 2020 sia stato un anno molto importante, con il raggiungimento di tutti i parametri, con un risultato di EBIT molto importante di gran lunga superiore al dato stabilito prima del COVID. Si tratta di un dato stimato e stabilito prima della pandemia e non modificato in base alle conseguenze di quest’ultima”.

Una situazione complessiva così positiva nonostante la pandemia, “ha permesso per la prima volta ad MBDA Italia di partecipare al risultato complessivo del gruppo MBDA in termini di ritorno per gli azionisti, motivo di particolare e grande soddisfazione”. MBDA Italia ha raggiunto tali numeri grazie a tre importanti contratti sia sul mercato domestico che export.

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“Il primo è rappresentato dal contratto per il programma Teseo Mk2/E firmato a fine novembre. Si tratta di un risultato estremamente importante sia perché costituisce il rinnovamento di un segmento di prodotto italiano riconosciuto all’interno del gruppo MBDA di cui in passato c’è stato un’importantissima attività e successo sull’export. Noi abbiamo interesse a rinnovare tale risultato sia in termini di utilizzo da parte della nostra Marina che in termini di successo per l’export, in quest’ultimo caso nella seconda parte della corrente decade”, quando il nuovo sistema entrerà in produzione.

Il nuovo sistema antinave destinato ad essere realizzato presso il centro di eccellenza di La Spezia, rappresenta anche la fucina di potenziali ulteriori sviluppi nel settore dei seeker per sistemi missilistici di nuova generazione.

A fronte della domanda di Analisi Difesa sullo stato dell’arte delle attività per dotare il Teseo Mk2/E di un seeker con antenna a scansione elettronica attiva (AESA) e relativo sistema di processazione dei dati di nuova generazione, il managing director di MBDA Italia anche nella sua veste di responsabile dello sviluppo del business e delle vendite del gruppo, ha evidenziato come lo sviluppo di nuovi seeker rappresenti un elemento fondamentale di tutta la strategia missilistica ed in particolare per MBDA Italia ed il centro d’eccellenza del Fusaro sulla seekeristica.

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Nel caso del Teseo, “sebbene il relativo programma di sviluppo preveda in questo momento un seeker avanzato ma convenzionale, in parallelo e quest’ultimo è già stato lanciato uno studio di fattibilità dettagliato che è parte integrante del contratto stesso con milestone di programma ben specificate dal medesimo”, secondo quanto riportato da Mariani. “Lo studio deve decidere sostanzialmente entro un certo numero di mesi se e come – più che se io direi – si vada nella direzione del sekeer AESA avendo sempre come opzione ‘B’ quello di adottare un seeker tradizionale ad alta prestazione”.

MBDA Italia, ha specificato inoltre Mariani, “sta cercando di accelerare questo studio condiviso con Leonardo e di arrivare al più presto possibile alla dimostrazione di fattibilità ed alla piena quantificazione a livello economico dell’impegno”. Una parte dei fondi sono già disponibili “anche se non ci sono stati ancora formalmente contrattualizzati”, mentre la restante parte deve essere ancora reperita. “Vista la strategicità dell’operazione e la somma non rilevante nell’economia complessiva del programma, non vedo un problema di reperimento dei fondi”, anche se le tempistiche del programma sono ristrette.

Tale tecnologia rappresenta un elemento strategico nello sviluppo missilistico e di una capacità a sovranità nazionale che potrà essere portata e fatta pesare sul tavolo europeo nell’ambito della partecipazione dei principali programmi e non solo, come nel caso del programma FC/ASW (Future Cruise/Anti-Ship Weapon) franco-britannico che interessa da vicino l’Italia, come meglio vedremo oltre.

Il terzo successo è rappresentato dal programma d’ammodernamento di mezza vita (MLU, Mid-Life Update) del sistema stand-off aria-superficie Storm Shadow, utilizzato dall’Aeronautica Militare a bordo dei velivoli da combattimento Eurofighter Typhoon (nella foto sotto) e Tornado. “Questo programma per MBDA ha portato ad un doppio risultato: nel 2020 abbiamo firmato la prima tranche e la seconda è stata firmata e diventata efficace nel primo trimestre del 2021”.

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Infine sul mercato dell’export, il contratto per l’equipaggiamento delle due FREMM vendute da Fincantieri al Ministero della Difesa egiziano, di cui la seconda unità ha recentemente raggiunto Alessandria d’Egitto entrando in linea con la Marina del Cairo. “Si tratta di un’importante risultato come sistema Paese, dove MBDA Italia ha un’importante ruolo come fornitore dei principali sistemi d’arma imbarcati e rappresentati dal sistema missilistico per la difesa aerea SAAM ESD con la famiglia di missili Aster nonché il sistema missilistico superficie-superficie Teseo nella configurazione FREMM nazionale”.

L’Egitto è un cliente del sistema Otomat/Teseo e l’ammodernamento alla versione digitalizzata Mk2/A è un possibile sviluppo. Guardando gli altri importanti programmi e prodotti di nuova generazione che MBDA Italia sta portando a maturazione, Mariani ha rimarcato gli sviluppi dei programmi Marte ER e CAMM ER.

Entrambi questi programmi hanno registrato due importanti traguardi nel corso dell’anno: si tratta di un ulteriore lancio con successo sia per quanto riguarda il Marte ER che il CAMM ER, rispettivamente tenutesi a gennaio e dicembre.

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Nel caso del CAMM ER si tratta della prima volta che MBDA Italia conferma l’avvenuto completamento con successo del lancio che secondo quanto in precedenza riportato, riguarda la verifica della funzionalità del seeker e delle capacità di scoperta e tracking del bersaglio. “La roadmap dello sviluppo di entrambi i sistemi è ancora ovviamente in corso ma se il tema di lancio è stato completato con successo si tratta di un’ottima notizia per il proseguo dello sviluppo e produzione”.

Nel caso poi del Marte ER, come meglio vedremo oltre, la produzione risulta già contrattualizzata per il Ministero della Difesa del Qatar sia per quanto riguarda la versione per le batterie costiere fornita da MBDA che per l’impiego dagli elicotteri in versione navale NFH90, che vedono Leonardo quale capocommessa.

“L’anno 2020 è stato un anno molto positivo anche per quanto riguarda l’attività produttiva di MBDA Italia. Presso lo stabilimento del Fusaro (Bacoli, Napoli), sono stati prodotti oltre 260 sistemi di guida per il sistema missilistico aria-aria a lunga portata Meteor. Il gruppo ha finora consegnato oltre 1.600 missili Meteor, i cui seeker sono stati praticamente realizzati tutti presso lo stabilimento napoletano in Italia.

Si tratta di un’attività molto importante che ha incrementato in modo significativo le capacità tecnologiche e la prontezza produttiva del sito”. Lo stabilimento di Fusaro rappresenta un centro d’eccellenza a livello di gruppo nel settore dei seeker, di cui quello per il Meteor a guida radar attiva costituisce l’espressione più significativa del gruppo fino ad ora.

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Sempre nel settore produttivo, Mariani ha ricordato i programmi per la fornitura dei sistemi missilistici per i Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA) destinati alla Marina Militare e per le unità navali destinate al Ministero della Difesa del Qatar.

Si tratta per entrambi di programmi che vedono quale capocommessa Fincantieri. Nel primo caso parliamo del sistema missilistico SAAM ESD ed in futuro quale opzione anche di quello superficie-superficie di nuova generazione Teseo Mk/2E mentre nel caso delle unità navali del Qatar non sono mai stati forniti dettagli eccetto che i sistemi missilistici sono i superficie-aria Aster 30 Block 1 e VL MICA e i superficie-superficie MM40 Block 3 Exocet, nel caso delle corvette classe Al Zubarah e della futura LPD.

Analisi Difesa evidenzia l’impiego del sistema missilistico per la difesa aerea SAAM ESD con missili Aster 30 Block 1 customizzato in base alle esigenze della locale Marina. “Le attività stanno procedendo in linea con il piano contrattuale e per tutte quante stiamo procedendo con il collaudo degli apparati e la progressiva installazione a bordo presso gli stabilimenti di Fincantieri”.

 

La gestione dell’emergenza Covid 

Da punto di vista della pandemia, MBDA Italia ha avuto un numero estremamente ridotto di casi e nessun focolaio grazie ai processi e protocolli di sicurezza messi in piedi dall’azienda. Fra questi anche uno smart working che l’azienda sta ancora utilizzando in modo molto flessibile ma abbastanza importante con circa 50% del personale coinvolto ma con una geometria molto variabile a seconda dei siti e delle aree interne. “Questa gestione molto rigorosa ci ha permesso fino ad oggi di azzerare i contagi interni. I numeri sono assolutamente al di sotto di statistiche di società meno fortunate di noi”.

Il fatto che le misure anti-COVID abbiano funzionato e che il business si sia sviluppato in modo più che soddisfacente per tutto il gruppo, ha permesso ad MBDA Italia di continuare nel piano d’ammodernamento dei propri siti, anche se le tempistiche si sono dilatate. Mariani ha menzionato le attività sul sito del Fusaro che è stato acquistato da Leonardo e le cui attività sono ancora in essere per motivi organizzativi legati al COVID.

Se prima si poteva mettere insieme il personale di diverse aree mentre in altre si sta lavorando, oggi con il COVID ciò non è possibile. “Ciò nonostante nel 2021 prevediamo di portare avanti altre attività, ed in particolare la standardizzazione quantitativa e qualitativa sui siti di La Spezia e Roma, da un parte richieste dalle procedure di sicurezza legate al COVID e dall’altra per l’aumento dei carichi di lavoro grazie ai nuovi contratti acquisiti e di futuro sviluppo”.

 

Aumenta la forza lavoro

Questo aumento nei carichi di lavoro, che è già stato evidente nel corso del 2020, con un incremento di un’ottantina di unità a fronte di un importante numero di uscite per pensionamento, continuerà nel corso del 2021 con assunzioni in un ordine di grandezza di oltre 100 unità, sempre al netto di uscite per pensionamento. “Nell’arco di un triennio la società si sta trasformando in termini di numero di addetti e questo va nella direzione di una società nazionale forte in un gruppo forte: più forte è il gruppo più forte è la società nazionale”, alimentando “un circolo virtuoso”, ha detto Mariani.

Tale situazione di rilevante crescita in termini di forza lavoro, ha ricordato il managing director di MBDA Italia, porta con sé un’attività di formazione di specifiche figure lavorative legate al settore missilistico ed una nuova generazione di ingegneri e manager.

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Nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Difesa della Camera lo scorso 17 marzo, l’ingegner Mariani ha evidenziato come i programmi missilistici finanziati dal Ministero della Difesa, anche con l’ausilio dei fondi MISE, alimentino ad oggi una filiera di circa 5.000 addetti ad elevata specializzazione, di cui circa 1/3 in MBDA Italia (siti di Roma, La Spezia e Napoli/Fusaro) e 2/3 nelle ditte subfornitrici.

Gli investimenti complessivi richiesti dal Paese per mantenere e sviluppare in modo armonico questa filiera sono nell’ordine di 500 milioni di euro annui, in funzione della specifica fase dei diversi programmi e delle strategie di alleanza, ma fino ad ora gli investimenti realizzati sono stati lontani da tale cifra. Per sopperire a tale deficienza dal 2021 a livello Difesa è stato attivato il famoso fondo per il procurement che, se correttamente alimentato, a regime, potrà assicurare la prosecuzione dei principali programmi in essere senza l’intervento di altre amministrazioni, riducendo in modo sostanziale il carico burocratico ed i tempi necessari al lancio delle varie iniziative.

 

Guardando al 2021

Per quest’anno MBDA Italia ha “un budget importante sia in termini di ordini che di mantenimento dei margini EBIT e della cassa”. In aggiunta al contratto per la seconda tranche del programma per l’ammodernamento di mezza vita delle munizioni stand-off Storm Shadow, “in termini di ordinativi, abbiamo già ricevuto nel primo trimestre quello per il sistema di difesa aerea missilistico per la dodicesima e tredicesima FREMM destinate alla Marina Militare Italiana in sostituzione delle due unità vendute al Ministero della Difesa egiziano”.

Rispondendo ad una domanda di AD, il managing director di MBDA Italia ha specificato che è stata ottimizzata ed aggiornata la configurazione del sistema SAAM ESD con iniezione di tecnologie e sistemi della versione per le unità tipo PPA, rispondendo principalmente ad esigenze di eliminazione delle obsolescenze.

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Ma il contratto che farà la differenza per il futuro non soltanto del gruppo ma anche per MBDA Italia ed in quest’ultimo caso non soltanto economicamente ma anche in termini occupazionali, è legato al nuovo programma SAMP/T NG (Sol Air Moyenne Portée Terrestre Nouvelle Génération), firmato lo scorso 19 marzo dal direttore dell’OCCAR in nome e per conto dei Ministeri della Difesa francese e italiano con il managing director del consorzio Eurosam che comprende MBDA France, MBDA Italia e Thales, alla presenza dei responsabili delle rispettive Direzione Generali degli Armamenti.

“Questo contratto rappresenta l’inizio di nuovo capitolo nella collaborazione italo-francese che ormai dura dalla fine degli anni’80 e che rappresenta uno dei tre pilastri contrattuali su cui è stata creata MBDA nel 2001 insieme allo Storm Shadow ed al Meteor. Stiamo lavorando al rinnovo di tutti e tre i sistemi”.

Con il programma SAMP/T NG, il sistema missilistico affronta un nuovo sviluppo unitamente ad una nuova produzione e questo per Mariani cementerà ulteriormente la partnership e quindi il successo all’export. Lo Storm Shadow è ancora un prodotto di grande successo anche all’estero e quindi si sta guardando al suo sostituto da svilupparsi nell’ambito del programma FC/ASW (Future Cruise/Anti-Ship Weapon) con molto interesse, ha spiegato Mariani.

“Se Francia e Gran Bretagna sono un passo avanti in termini di finanziamento ed accordi, l’Italia sta seguendo estremamente da vicino il programma ed a livello industriale stiamo preparando la strada affinché possa diventare il terzo paese, ovviamente quando il nostro cliente lo deciderà”.

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Alla domanda se per questo programma si stia guardando all’ipersonico ha risposto “che il requisito è in maturazione. Escluderei per adesso quest’ultimo. Quello che ho percepito è la necessità di garantire applicazioni per le quali è importante la velocità supersonica, altre dove prevale l’aspetto furtività e quindi a spese della velocità”.

Lo sviluppo di una capacità ipersonica, sempre secondo il managing director di MBDA Italia, non è compatibile con le tempistiche del programma. Per quanto riguarda l’Italia, c’è un interesse per il rimpiazzo dello Storm Shadow e l’introduzione di una capacità di strike navale in profondità. A questi s’aggiunge il programma per l’ammodernamento di mezza vita del Meteor le cui prime munizioni sono state consegnate 12 anni fa e quindi necessitano di essere sottoposte a lavori affinché possano continuare a far parte dell’inventario a disposizione dei velivoli da combattimento dei sei Paesi che l’hanno acquistato in aggiunta a potenziali esportazioni.

Per quanto riguarda il fronte dell’export, in aggiunta ai contratti già entrati nel primo trimestre, il gruppo MBDA e la sua controllata italiana stanno lavorando ad altre importanti opportunità. “L’Italia si muove essenzialmente su 4-5 Paesi e per questi ultimi parliamo sia d’importanti opportunità sia di trattative in fase di finalizzazione”.

Mariani non ha fornito ulteriori dettagli ma rispondendo alla domanda di AD sullo stato della gara in Svizzera che prossimamente dovrebbe vedere importanti sviluppi, ha evidenziato come non sia un caso che la visita a Berna del Ministro della Difesa francese Florence Parly, quale rappresentante della nazione ed industria che guida la campagna, sia stata effettuata alcuni giorni dopo la firma del contratto per lo sviluppo del sistema SAMP/T NG.

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Il messaggio è chiaro: il sistema proposto è di nuova generazione in quanto tutti gli elementi verranno rimpiazzati o ammodernati, compreso una nuova versione più capace della munizione denominata Aster 30 Block 1NT EC (Extended Capability). Rispondendo ad una domanda sulla proposta MBDA per il programma polacco, Mariani ha risposto ritenendo che la giusta combinazione di missili CAMM e CAMM ER rappresenti la soluzione ottimale, con un trasferimento di tecnologia tarato sulle esigenze polacche.

Guardando invece al missile antinave Marte ER, per quanto riguarda la versione da batterie costiere, in aggiunta al Qatar, Mariani ha risposto che vi sono possibilità di export “ma nessuna è prevista in firma a settimane”, mentre per quanto riguarda quella lanciabile da elicottero ed in particolare dall’NFH90, in Germania esiste un requisito antinave ed MBDA è in gara con questo missile.

Per la versione lanciabile da velivolo da combattimento ed in particolare l’Eurofighter Typhoon, la situazione è più complessa perché si debbono mettere d’accordo quattro nazioni. La proposta è quella d’integrazione del Marte ER nell’ambito del pacchetto software e di nuove capacità P4E. In particolare si sta pensando alla fase due di tale programma ma le tempistiche sono strette. Il requisito invece per la Marina Militare italiana esiste e Mariani ritiene che sia soltanto una questione di budget e tempistiche, ma comunque il programma dovrebbe partire in tempi ragionevoli.

“Iniziato con la firma del contratto per il programma SAMP/T NG, il 2021 sarà l’anno del programma FSAF/PAAMS (Famille des systèmes Surface-Air Futurs – Famiglia dei Sistemi Superficie-Aria Futuri/(Principal Anti Air Missile Systems) e dei relativi programmi d’ammodernamento”.

Il programma di mantenimento in servizio e miglioramento denominato Sustainment & Enhancement (S&E), a cui è legato il contratto SAMP/T NG già operativo, comprende anche l’ammodernamento di mezza vita e mantenimento in servizio delle munizioni.

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Mentre la Francia ha già firmato il relativo contratto “anche l’Italia ha un consistente inventario di munizioni di cui una buona parte deve essere sottoposto a lavori per il mantenimento in servizio, di cui in queste settimane ne stiamo discutendo il contratto con il cliente”.

Anche la Gran Bretagna dovrà decidere a breve. L’altra importante notizia che dovrebbe portare ulteriore lavoro è rappresentata dalla decisione dell’Aeronautica Militare di aderire al programma SAMP/T NG, come annunciato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Enzo Vecciarelli nel corso del recente webinar “La difesa missilistica, l’Europa e l’Italia” organizzato dall’Istituto Affari Internazionali.

In tale contesto, il managing director di MBDA Italia ha aggiunto che “non ci sono ulteriori dettagli in questo momento ma stiamo discutendo con la Forze Armata la definizione della roadmap partecipativa”.

Guardando al futuro più lontano per la difesa aerea e quindi rispondendo ad una domanda sul programma europeo Twister, quale sistema di difesa anche contro sistemi ipersonici e comprendente anche una componente di scoperta e tracciamento in aggiunta al sistema missilistico per la difesa aerea e sulla partecipazione delle nazioni europee, in particolare della Germania, Mariani ha risposto che considera l’interesse tedesco genuino e forte, ma poi si vedrà cosa verrà messo sul piatto.

Nel caso della Francia l’interesse è fortissimo, mentre Italia e Francia condividono una seconda necessità od opportunità che è quella di dare un seguito in futuro a tutto il mondo della famiglia Aster.

“Il Twister nasce anche come un’evoluzione ‘high-end’ di quella che oggi è la famiglia Aster”. Mariani ha inoltre espresso l’opinione personale che tale applicazione non possa non interessare anche la Gran Bretagna ma la sua partecipazione dipenderà dai tavoli EDF e PESCO.

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Il CAMM ER dopo il successo del lancio lo scorso dicembre, ha in corso il completamento delle attività di sviluppo ed integrazione nel sistema MAADS per l’Aeronautica Militare e del Grifo per l’Esercito Italiano in sostituzione rispettivamente del sistema Spada/Aspide e Skyguard/Aspide.

“Il contratto oggi in essere è per lo sviluppo del sistema missilistico ma in questo momento stiamo discutendo una industrializzazione e produzione iniziale che dovrà portare alla produzione ad alta cadenza per entrambi le Forze Armate”.

L’interesse nel corso della conferenza stampa è stato indirizzato nei confronti della versione per la difesa aerea terrestre, ma MBDA ha recentemente annunciato un cliente di lancio export non divulgato per la versione navale del sistema (Albatros NG) che apre nuovi mercati per il gruppo europeo.

Alla domanda sull’interesse della Marina Militare nei confronti di tale sistema per un eventuale impiego a bordo delle unità PPA Light, Msriani ha risposto che si tratta di un’ipotesi fra le diverse in valutazione.

Guardando alle potenzialità, a fronte di una facilità installativa ed una comunalità con le altre Forze Armate, si richiede un nuovo studio elettromagnetico per la sua integrazione su queste unità. Al tempo stesso si sta ragionando sul futuro dell’Aster 15, arma che Londra ha già deciso di dismettere mentre la Francia ha deciso di procedere al suo rinnovamento.

“Il 2021 è anche l’anno in cui si dovrà definire meglio la roadmap intera del sistema Tempest”, ha sottolineato Mariani, aggiungendo che si aspetta un contratto per uno studio tecnologico di fattibilità a partire da quest’anno perché altrimenti non sarà possibile rispettare le tempistiche, prevendendo un’immissione in servizio nel periodo 2035-2040.

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MBDA Italia ha due assi di coordinamento: “il primo attraverso il lead system integrator che è Leonardo per l’Italia. MBDA insieme ad Elettronica, Avio ed altre aziende è al tavolo dei fornitori principali. L’altra è in corrispondenza con la controparte inglese, MBDA UK, con cui abbiamo un costante scambio e coordinamento d’informazioni per capire come meglio affrontare una vera collaborazione fra Italia e Regno Unito. Per ora fra questi due Paesi, dopo sicuramente anche con la Svezia”.

Il gruppo MBDA in generale ha “un ruolo fondamentale perché in un sistema di sesta generazione, la componente ‘effector’ rappresentata dal sistema d’armamento completo, è un elemento che determina la differenza e contribuisce in maniera decisiva ad un salto generazionale fra la quarta e la sesta generazione passando per la quinta”.

Tutta MBDA è coinvolta ed in particolare MBDA Italia si sta candidando per ruoli di rilievo nella gestione e coordinamento degli effector e quindi degli armamenti, nonchè dei ‘remote carrier’ e quindi gli elementi d’accompagnamento non pilotati della piattaforma con equipaggio.

“Ovviamente i ruoli e le leadership sia in ambito nazionale che internazionale sono tutti da definire”. Rispondendo ad una domanda sulla partecipazione italiana al programma Tempest, Mariani ha sottolineato che ad oggi, il cliente nazionale considera il programma fondamentale e che ritiene ormai la decisione sia sta presa. Si sta lavorando ad un profilo finanziario che sia in primis adeguato, compatibile con gli altri sistemi destinati alla dismissione in 15-20 anni ed adeguato alla compartecipazione insieme a UK.

Nel settore dei velivoli da sesta generazione, MBDA siede a due tavoli con un rigido e rigoroso meccanismo di chinese wall, stando sia sul tavolo Tempest che FCAS. “E’ mia opinione che alla fine l’armamento evoluto sarà un elemento di convergenza, ma non ci sono previsioni sui tempi ad oggi”.

In conclusione, il 2021 “comincia bene, ma è fortemente dipendente dalla situazione pandemica” ha aggiunto Mariani. “La resilienza è stata grande ma anche la resilienza ha una durata temporale. Sono ottimista ma mi predispongo anche ad un certo numero di rischi che ci potrebbero essere qualora la pandemia continuasse, primo fra tutti quindi l’impossibilità di avere contatti con clienti export”.

 

Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).

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