Frontex rileva sbarchi di clandestini in calo nel Mediterraneo ma in aumento solo in Italia
A marzo, il numero di migranti che hanno attraversato illegalmente il Mediterraneo centrale (rotta verso Italia da Libia, Tunisia e Algeria) è quadruplicato rispetto allo stesso mese dello scorso anno mentre nel primo trimestre del 2021, il numero totale di attraversamenti illegali su questa rotta è invece più che raddoppiato, arrivando a circa 8.450.
Lo riferisce l’Agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne (Frontex) indicando, nel suo ultimo aggiornamento diffuso il 19 aprile, Tunisia e Costa D’Avorio come i due principali paesi di provenienza dei migranti irregolari che attraversano questa rotta.
Nonostante il forte aumento nel Mediterraneo centrale, Frontex riporta una diminuzione del 7%, a circa 24mila, del numero di attraversamenti illegali delle frontiere esterne dell’Europa nei primi tre mesi del 2021, dovuto però al calo consistente degli arrivi sulle rotte del Mediterraneo orientale (dalle coste turche alle isole greche) e Mediterraneo occidentale (da Marocco e Algeria verso la Spagna).
Nel complesso, tuttavia, gli attraversamenti illegali nel mese di marzo sono aumentati a 5.750, circa il 4% in più rispetto a un anno fa.
Entrando nel dettaglio, secondo i dati dell’Agenzia, sono quasi 1000 i migranti irregolari, provenienti dall’Africa occidentale, che hanno raggiunto le Isole Canarie nel solo mese di marzo, più del doppio del totale rispetto a marzo 2020.
Più del doppio rispetto allo stesso periodo un anno fa anche i migranti irregolari arrivati nel primo trimestre del 2021 nelle isole nell’Oceano Atlantico, oltre 3.300. Hanno rappresentato il maggior numero di arrivi i cittadini dei paesi sub-sahariani, la maggior parte dei quali dichiara di provenire dal Mali e dalla Costa d’Avorio.
Per quanto riguarda il Mediterraneo occidentale, a marzo sono stati rilevati circa 1.050 attraversamenti illegali, quasi il doppio rispetto allo stesso mese del 2020. Tuttavia, il totale per i primi tre mesi del 2021 si è attestato a circa 2.700, ovvero l’8% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nella prima parte del 2021, gli algerini hanno rappresentato il 60% dei rilevamenti su questa rotta, mentre i marocchini hanno costituito la maggior parte degli arrivi rimanenti.
Il calo maggiore degli arrivi, secondo i dati più recenti, è stato registrato a marzo sulla rotta del Mediterraneo orientale, dove sono stati segnalati circa 1.850 attraversamenti illegali, il 43% in meno rispetto a un anno fa. Nel periodo gennaio-marzo, il numero totale di rilevamenti è sceso del 71% a circa 3.300. Un dato rilevante legato ai respingimenti nelle acque turche delle imbarcazioni dei clandestini attuati dalla Guardia Costiera greca.
Si è trattato, riporta l’Agenzia, principalmente di cittadini provenienti da Siria e Turchia.
Sulla rotta balcanica (terrestre dal confine turco a quello greco e bulgaro), a marzo sono stati rilevati meno di 100 attraversamenti illegali delle frontiere, tuttavia Frontex avverte che la cifra finale sarà probabilmente significativamente più alta a causa di ritardi nelle segnalazioni. Nel primo trimestre di quest’anno, quasi 6000 migranti, provenienti principalmente da Siria e Afghanistan, sono stati rilevati al confine dell’Ue con i paesi dei Balcani occidentali, all’incirca in linea con il totale dello stesso periodo del 2020.
Nei giorni scorsi il direttore di Frontex, Fabrice Leggeri aveva lanciato l’allarme sul rischio che a breve esplodano nuovi flussi su vasta scala diretti soprattutto in Italia.
(con fonte AdnKronos)
Foto Frontex e Guardia Costiera Libica
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