Completate le consegne del missile anticarro russo Vikhr-1 (che piace anche agli egiziani)
La società russa JSC Kalashnikov Concern ha completato prima del previsto la fornitura di missili guidati “Vikhr-1” (Codice NATO AT-16 “Scallion”) per le esigenze del Ministero della Difesa russo.
Lo ha dichiarato in una nota il Ministero dell’Industria e del Commercio russo sulla propria pagina web: – «Dal rinnovo del contratto statale firmato nella primavera del 2014 siamo riusciti nel più breve tempo possibile non solo a stabilire una produzione su larga scala di nuovi missili Vikhr-1 ma anche a risolvere il problema [ben più importante] della sostituzione dei componenti importati con quelli domestici» – si legge in una nota di Kalashnikov Concern.
Il missile guidato anticarro a guida laser Vikhr è stato sviluppato dallo Instrument Design Bureau di Tula (acronimo russo: KBP, una sussidiaria dell’High-Precision Weapons holding) a metà degli anni ’80.
Completato nel 1985, non venne mai avviato alla produzione. Negli anni 2000 l’ATGM è stato aggiornato e designato come Vikhr-1 mantenendo il nome in codice NATO.
La produzione in serie del missile 9A1472 Vikhr effettuata dalla Concern Kalashnikov è stata intralciata da diversi problemi tecnici emersi nei collaudi di Stato e che furono risolti entro la fine del 2015. In ottobre dello stesso anno il Ministero della Difesa russo ricevette il primo lotto a seguito del contratto siglato nel luglio del 2013 del valore di 13 miliardi di rubli per ben 6.000 missili.
Il missile a guida laser Vikhr-1 è progettato per distruggere veicoli corazzati, fortificazioni ma a che bersagli aerei a bassa velocità.
La gittata massima è di 8 chilometri ma secondo quanto dichiarato dal CEO di Kalashnikov, Dmitry Tarasov, allo scorso Forum Army-2020, l’azienda era al lavoro sull’estensione della portata fino a 10 chilometri.
Il missile può essere lanciato da una quota fino a 4.000 metri e il suo vettore principale è l’elicottero da ricognizione e attacco Kamov Ka-52. Non a caso, secondo numerosi fonti del settore, Il Cairo sarebbe stato il primo cliente straniero del missile destinato ad armare i 46 elicotteri Ka-52 egiziani.
Foto JSC Kalashnikov Concern
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.