Immigrazione illegale: il tracollo dei confini europei nel rapporto di Frontex
(aggiornato alle ore 18,30)
Nel 2021 in Europa sono arrivati irregolarmente poco meno di 200mila migranti, il numero più elevato dal 2017, dei quali oltre un terzo sbarcati clandestinamente in Italia. Lo comunica l’ultimo rapporto dell’agenzia delle frontiere europea FRONTEX.
L’aumento è del 36% rispetto al 2019 e del 57% rispetto al 2020: i siriani sono stati i più numerosi tra i migranti irregolari, seguiti da tunisini, marocchini, algerini e afgani.
L’aumento indica che “altri fattori, diversi dalla rimozione delle restrizioni alla mobilità globale, sono la causa dell’accresciuta pressione migratoria”, sottolinea l’agenzia Ue.
Se si può parlare di tracollo dei confini della Ue, i dati confermano che l’Italia è “il ventre molle” dell’Europa poiché la rotta più trafficata è stata ancora una volta quella del Mediterraneo Centrale, che porta alle coste italiane (65.362 clandestini sbarcati nella Penisola secondo Frontex, 67.040 secondo il ministero dell’Interno italiano, senza contare i tanti entrati dal confine sloveno), con circa un terzo degli arrivi totali, in crescita dell’83% rispetto al 2020, con più arrivi dalle coste tunisine, libiche e anche direttamente da quelle turche.
I tunisini sono la nazionalità più presente su questa rotta, insieme ad egiziani (cresciuti di sette volte) e ai bengalesi. L’Italia si conferma quindi la porta spalancata dell’Europa dell’immigrazione illegale e per il 2022 non ci sono ragioni di nutrire ottimismo: nei primi dieci giorni dell’anno sono sbarcati in Italia 378 clandestini contro i 287 dello stesso periodo del 2021, i 333 del 2020 quando nell’intero mese di gennaio del 2019 ne erano sbarcati appena 155.
Inoltre nel 2021 un a nuova rotta si è aperta con l’afflusso di migranti, principalmente dal Medio Oriente, attraverso la Bielorussia: alle frontiere terrestri orientali sono stati infatti rilevati circa 8.000 attraversamenti illegali delle frontiere con un aumento “più che decuplicato rispetto al 2020”.
I Balcani Occidentali hanno registrato un aumento del 124% rispetto al 2020, con 60.540 migranti irregolari. La maggior parte degli attraversamenti illegali delle frontiere rilevati “può essere ricondotta a persone che si trovano nella regione da tempo e che cercano ripetutamente di raggiungere il loro Paese di destinazione nell’Ue” sostiene Frontex.
Sulla rotta del Mediterraneo Occidentale sono stati segnalati circa 18.000 arrivi, per lo più marocchini e algerini, dato stabile rispetto allo stesso periodo del 2020.
Anche la rotta dall’Africa Occidentale alle Canarie “ha visto un numero simile a quello del 2020, con circa 22.500 rilevamenti, con il solito picco stagionale che si verifica a settembre” di sbarchi nell’arcipelago spagnolo, per lo più di marocchini e abitanti delle nazioni dell’Africa occidentale.
Solo un 10 per cento dei flussi illegali verso la Ue nel 2021 si è verificato sulla rotta del Mediterraneo Orientale, dove il numero è stato approssimativamente pari a quello del 2020.
Mentre gli sbarchi continuano a diminuire in Grecia (dove le autorità applicano respingimenti in mare verso le coste turche) “Cipro ha registrato un aumento significativo del flusso migratorio rispetto agli anni precedenti” sottolinea Frontex.
Le rilevazioni a Cipro – circa 10.400 in totale nel 2021, più del doppio (123%) rispetto allo stesso periodo del 2020 – “sono aumentate notevolmente nell’ultimo trimestre del 2021 a causa di una quota maggiore di africani tra i migranti rilevati” si legge nel rapporto.
Immagini: Frontex e Guardia Costiera Libica
Leggi anche:
Il 2021 ha rilanciato l’immigrazione illegale su vasta scala in Italia
Dalla Manica al confine polacco a Lampedusa il tracollo dei confini europei
RedazioneVedi tutti gli articoli
La redazione di Analisi Difesa cura la selezione di notizie provenienti da agenzie, media e uffici stampa.