Non dite a Grasso che abbiamo già acquistato 6 F-35
“Le spese militari in questo momento di crisi economica non hanno gran consenso nell’opinione pubblica. Forse bisognerebbe usare questi soldi per problemi più urgenti e prioritari”. Lo ha affermato il presidente del Senato, Pietro Grasso, rispondendo alle domande degli studenti al teatro San Carlo di Milano. In particolare, parlando degli F35, Grasso ha spiegato che sono “frutto di accordi internazionali presi dal precedente Governo e che si possono anche cambiare”. Al momento “non è stato formalizzato ancora nessun acquisto e nessun F 35 è stato dato in dotazione alla nostra aeronautica militare”.
Le opinioni sono tutte legittime ma i fatti sono fatti. In realtà gli F-35 sono il frutto di accordi assunti da molti governi ma soprattutto ne abbiamo già comperati e pagati 6 mentre i contratti per altri 4 sono stati bloccati dal Ministero della Difesa in attesa che “l’agognato” Libro Bianco ci spieghi cosa ci serve per la futura difesa dell’Italia. I velivoli non sono in dotazione all’Aeronautica perché nessuno dei sei esemplari è stato ancora consegnato. Singolare che la seconda carica dello Stato non lo sappia.
Foto: Senato.it
Gianandrea GaianiVedi tutti gli articoli
Giornalista bolognese, laureato in Storia Contemporanea, dal 1988 si occupa di analisi storico-strategiche, studio dei conflitti e reportage dai teatri di guerra. Dal 1991 al 2014 ha seguito sul campo i conflitti nei Balcani, Somalia, Iraq, Afghanistan, Sahara Occidentale, Mozambico e Sahel. Dal febbraio 2000 dirige Analisi Difesa. Ha collaborato o collabora con quotidiani e settimanali, università e istituti di formazione militari ed è opinionista per reti TV e radiofoniche. Ha scritto diversi libri tra cui "Iraq Afghanistan, guerre di pace italiane", “Immigrazione, la grande farsa umanitaria” e "L'ultima guerra contro l’Europa". Presso il Ministero dell’Interno ha ricoperto dal 2018 l’incarico di Consigliere per le politiche di sicurezza di due ministri e un sottosegretario.