L’esercito mangia franco-tedesco
da Italia Oggi del 14 novembre di Giampiero Di Santo
Appalti per 154 milioni di euro a Dussmmann e Gemeaz. I due gruppi, con 73 e 80 mln, lasciano le briciole alla italiana Ar Alimentari dei Russo.
Un esercito di giovanotti e giovanotte in buona salute. Che lavorano, fanno attività sportiva per tenersi ben addestrati e dunque mangiano di conseguenza. Così, per nutrirli ogni giorno, lo stato italiano, ministero della Difesa, ha bandito nel complesso 2 gare di appalto, per la bellezza di oltre 154 milioni di euro. Aggiudicate in larga parte ai tedeschi e ai francesi, per la soddisfazione di Frau Angela Merkel, cancelliere di Germania, e anche del presidente transalpino François Hollande, che con i paesi mediterranei di Eurolandia, a parole tanto negletti, continuano a fare affari d’oro. Anche in settori, come quello alimentare, che rappresentano uno dei punti di eccellenza del made in Italy. Ma tant’è, l’esercito ha rispettato la normativa europea, ha bandito la gara, e i vincitori, per la parte mense e ristorazione, sono risultati il Raggruppamento temporaneo di imprese Dussmann service, braccio italiano del Dussmann group di Monaco di Baviera, e il Raggruppamento temporaneo di imprese Gemeaz Elior, che fa capo al colosso francese Elior, terzo gruppo della ristorazione collettiva in Europa. Le prime colazioni, i pranzi e le cene serviti nelle mense dell’esercito, insomma, viaggeranno sull’asse Berlino-Parigi. E magra consolazione, anche se il business è pur sempre rilevante, è scoprire che la Ar.Alimentari, industria conserviera della famiglia Russo, è riuscita a conquistare un appalto di oltre 1,551 milioni di euro per la fornitura di 115.500 razioni di viveri da combattimento. Una cifra comunque ridotta per un’azienda che fattura oltre 300 milioni di euro e lavora il 20% di tutta la produzione di pomodori del Sud d’Italia. E che recentemente, è storia del febbraio 2012, ha fatto entrare nella Newco Pia (controlla lo stabilimento di Foggia), con la quota di maggioranza del 51%, i giapponesi della Mitsubishi. L’accordo ha consentito di «attrarre ingenti capitali esteri al Sud», ha spiegato il patron Antonino Russo, 81 anni. Ma è un dato di fatto che nel pacchetto di gare aggiudicato dall’esercito alla Ar Alimentari e dunque all’Italia sono andate le briciole di una torta spartita quasi equamente tra tedeschi e francesi. Il gruppo Dussmann, attraverso Dussmann service, ha conquistato i lotti 1, 5 e 6 (rispettivamente oltre 21,64 milioni, 29,927, e 21,6 milioni) della gara più importante e porterà quindi in Germania un bottino di 73,177 milioni di euro. Una bella sommetta che la dice lunga sull’importanza del mercato italiano per un gruppo che in tutto il mondo realizza, dati 2010, un giro di affari di 1,57 miliardi di euro. A Gemeaz Elior, invece, sono andati i lotti 2, 3 e 4, rispettivamente di 23,161 milioni, 30,456 e 26,451 milioni, cioè oltre 80 milioni di euro. Il gruppo transalpino, controllato al 100% dalla Holding Bercy Investissements (Fonds Charterhouse 62,3%, Bim 24,7%,Fonds Chequers 7,8% altri con il 5,2%) nell’ottobre 2011 ha realizzato un giro di affari di 2,814 miliardi di euro e un fatturato consolidato, tra ristorazione e servizi per le imprese e l’istruzione, sanità e concessioni autostradali e aeroportuali, di 4,175 miliardi.
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https://www.analisidifesa.it/2012/09/lesercito-presenta-le-nuove-razioni-k/
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