Testato il sistema anti-drone russo ROSC-1

 

 

La società russa Concern VKO Almaz-Antey ha completato i test di accettazione del sistema di difesa anti-drone ROSC-1 con un drone intercettore; lo ha comunicato l’agenzia TASS in riferimento al servizio stampa dell’azienda.

Il rapporto rileva che i test di accettazione statale del complesso radar-ottico ROSC-1 sono stati completati con successo presso l’aeroporto di Samara-Kurumoch. Durante i test è stata confermata la capacità di rilevare, riconoscere droni di piccole dimensioni e contrastarli.

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Secondo quanto comunicato dal produttore il complesso “ROSC-1” è progettato per fornire un controllo completo della situazione aerea per il rilevamento e il riconoscimento di vari tipi di bersagli aerei, inclusi UAV di piccole dimensioni e basse velocità. Il ROSC-1 si propone di contrastare UAV di piccole dimensioni della classe degli RQ-11B Raven e RQ-7 Shadow oltre a UAV commerciali.

Il sistema, che può essere configurato in base alle caratteristiche dell’obiettivo da proteggere, comprende diversi componenti: radar di sorveglianza in banda X, ADS-B integrato; sistema ottico-elettronico (OES), sottosistema di monitoraggio elettronico (SEM), un sottosistema di controllo elettronico (SEC) e un drone intercettore progettato per trovare e speronare i droni nemici in maniera autonoma e noto come Volk-18.

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Il Volk-18 (o Wolf-18) misura 60 × 60 cm, ha un peso al decollo fino a 6 kg e un tempo di volo di circa 30 minuti. Il suo armamento include tre piccoli lanciarazzi che sparano reti contro i droni nemici impigliandoli e abbattendoli. Se questo metodo fallisse il drone passa all’azione di speronamento dell’UAV nemico rompendolo a mezz’aria.

I radar e il resto dell’attrezzatura sono integrati in un cassone montato su un telaio di autocarro tipo KAMAZ. La necessità della Russia di sistemi di difesa dai mini-droni e droni tattici è diventata evidente durante la missione in Siria dove i miliziani jihadisti hanno impiegato piccoli droni di tipo commerciale lanciati verso la base aerea russa di Latakia.

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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