Altri Patriot e THAAD per Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti
Gli Stati Uniti hanno approvato il 3 agosto la possibile vendita all’Arabia Saudita di 300 missili per la difesa aerea Patriot PATRIOT MIM-104E Guidance Enhanced Missile-Tactical Ballistic missiles (GEM-T), prodotti da Raytheon, per un valore di 3,05 miliardi di dollari
Lo comunica l’Agenzia di cooperazione per la sicurezza e la Difesa (DSCA) spiegando che il Dipartimento di Stato ha dato l’autorizzazione alla vendita con l’obiettivo di “appoggiare gli obiettivi di politica estera e gli obiettivi di sicurezza nazionale degli Usa”, oltre che per migliorare la sicurezza di una “nazione partner”.
I missili Patriot vengono ampiamente utilizzati dalla difesa aerea saudita per intercettare missili e velivoli senza pilota (UAS) impiegati dagli insorti Houthi yemeniti per attaccare anche siti civili e infrastrutture critiche. Gli attacchi “minacciano il benessere dei cittadini sauditi, internazionali e statunitensi che risiedono in Arabia Saudita” (dove sono presenti circa 70 mila residenti americani).
A metà luglio, il presidente Joe Biden aveva incontrato Mohamed bin Salman a Riad e al centro dei colloqui c’era anche il conflitto nello Yemen e le forniture militari.
La DSCA ha inoltre autorizzato lo stesso giorno la venduta agli Emirati Arabi Uniti di due stazioni di controllo del lancio del sistema di difesa aerea Terminal High Altitude Area Defense (THAAD) realizzato da Lockheed Martin, due stazioni operative tattiche e 96 missili MIM-104 Patriot PAC 3.
L’agenzia statunitense ha reso noto che gli Emirati Arabi Uniti richiederanno probabilmente una compensazione commerciale come parte del contratto da 2,25 miliardi di dollari.
Gli Emirati Arabi Uniti hanno attualmente due batterie THAAD operative, “una situata per difendere l’industria energetica ad Al-Ruwais e l’altra a circa 40 km a nord-est della città di Abu Dhabi” riferisce il Jane’s di Londra. Nel gennaio scorso il THAAD ha abbattuto un missili balistico a medio raggio lanciato dallo Yemen e diretto a colpire un’area petrolifera non lontana da al-Dhafra.
Il 20 giugno, il ministro della Difesa israeliano ha annunciato una nuova rete di difesa aerea congiunta guidata dagli Stati Uniti, nota come Middle East Air Defense Alliance (MEAD), di cui si ritiene siano coinvolti anche Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti che hanno avuto incontri preliminari circa l’acquisto di sistemi di difesa aerea di fabbricazione israeliana.
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