“Gazza Ladra”: le Forze Speciali si addestrano insieme all’Unità di crisi della Farnesina
Dopo due anni di attività condotte nell’ambito della NATO Response Force per le quali il Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali (COFS) ha costituito la componente di Comando e Controllo delle operazioni speciali, il COFS torna ad organizzare e condurre l’attività addestrativa “Gazza Ladra”, ovvero l’esercitazione nazionale che vede coinvolti diversi Reparti del comparto Forze Speciali della Difesa italiana e i Reparti di supporto.
In particolare, il COFS ha esercitato il Controllo Operativo del 9° Reggimento d’Assalto “Col Moschin” dell’Esercito, del Gruppo Operativo Incursori (GOI) della Marina Militare; del 17° Stormo Incursori dell’Aeronautica ed del Gruppo Intervento Speciale (GIS) dell’Arma dei Carabinieri.
L’esercitazione ha lo scopo di attivare l’organizzazione nazionale per la gestione delle crisi, secondo quanto previsto dal DPCM del 5 maggio 2010, e di verificare la capacità del COFS di attuare le predisposizioni previste dai piani nazionali di contingenza in caso di coinvolgimento di connazionali: in tale situazione il COFS conduce Operazioni Speciali di Controterrorismo attivando nuclei ad elevato livello di prontezza.
Lo scenario ipotizzato durante l’edizione della “Gazza Ladra” del corrente anno, ha previsto lo svolgimento di Operazioni Speciali come risposta ad una crisi internazionale e condotte in ambiente non permissivo simulato tra La Spezia e la provincia di Parma, sotto la guida di un dispositivo presso la sede del COFS e con l’intervento di unità militari interforze su Viterbo, Grosseto, Pisa, Poggio Renatico (FE), La Spezia e Ghedi (BS).
Un obiettivo della “Gazza Ladra” è anche quello di consolidare i coordinamenti tra il Ministero Difesa ed il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), in particolare l’Unità di Crisi, durante le attività da condurre per la gestione di una crisi. Il MAECI ha, difatti, partecipato alla “Gazza Ladra” con ben sei funzionari diplomatici che hanno avuto un ruolo attivo nell’Esercitazione, interfacciandosi con gli operatori delle Forze Speciali allo scopo di affinare le esistenti procedure di cooperazione e comunicazione e di identificarne di nuove per consentire massima efficacia nell’assistenza dei connazionali in aree di crisi all’estero.
L’attività si è conclusa con un Visit to Trainers (VTT) Day presso l’area addestrativa di Fornovo di Taro (Parma) a cui hanno partecipato il Generale Francesco Paolo Figliuolo, Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze, l’Ammiraglio di Squadra Paolo Pezzutti, Comandante del COFS ed il Cons. Amb. Nicola Minasi, Capo dell’Unità di Crisi della Farnesina.
All’esercitazione hanno, inoltre, preso parte, con varie tipologie d’impiego, il COVI, il Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), il Comando Operazioni Aerospaziali (COA), il Comando Operazioni Spaziali (COS), il Comando Operativo delle Operazioni in Rete (COR), il Comando Forze Operative (COMFOP) Nord dell’Esercito, il Centro Intelligence Interforze (CII), MARITELE, la Scuola Marescialli A.M., il Comando Aviazione Esercito (COMAVES) ed il 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (REOS) “Aldebaran”, l’11° Reggimento Trasmissioni ed il Centro di Supervisione e Configurazione di Sistemi Satellitari (CESCOSIS), la 46^ Brigata Aerea, il Reparto Eliassalto (REA) della Marina Militare e Nave Bergamini, il 9° ed il 3° Stormo.
Fonte: Stato Maggiore Difesa
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