Addestramento al combattimento urbano per le truppe italiane in Ungheria e Bulgaria
Le truppe italiane schierate in ambito NATO in Ungheria e Bulgaria sono state impegnate in attività addestrative al combattimento in ambiente urbano. Le unità del Battle Group Bulgaria sono state impegnate nel Novo Selo Training Range dov’è presente un’area dedicata all’addestramento in centri urbani e, hanno operato in stretto coordinamento tra loro con l’obiettivo finale legato alla bonifica di un centro abitato dalla possibile presenza di forze nemiche.
L’esercitazione, suddivisa in 5 fasi, ha visto una iniziale ricognizione d’area seguita dal movimento verso le zone di accesso al villaggio; l’isolamento del centro abitato dal possibile avvicinamento di forze nemiche intervenute a supporto e difesa; la bonifica da possibili minacce presenti all’interno del villaggio ed infine, il consolidamento delle truppe nell’area ed il mantenimento del controllo della stessa.
Dal 17 ottobre 2022, l’Italia ha assunto il ruolo di Framework Nation ovvero la leadership della missione che vede il coinvolgimento di altri contingenti dell’Alleanza.
Le attività di addestramento del Multinational Battle Group Bulgaria, sono svolte congiuntamente ai gruppi tattici NATO già esistenti in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria, Romania e Slovacchia e si estendono lungo il fianco orientale della NATO, dal Mar Baltico al Mar Nero.
In Ungheria gli istruttori di combattimento nei centri abitati del 3° Reggimento Alpini, reparto di punta della Brigata Alpina Taurinense, hanno condotto due intense settimane di addestramento al combattimento nei centri abitati in favore di personale della compagnia carri parte del Battlegroup NATO schierato sul fianco sud-orientale dell’Alleanza Atlantica nell’ambito dell’Operazione NATO “Enhanced Vigilance Activity”.
Focus dell’attività è stato l’addestramento al combattimento in aree urbanizzate, condotto presso il comando della 25ª Brigata Corazzata dell’Esercito Ungherese situato nella città di Tata.
Il modulo addestrativo, della durata di due settimane, ha favorito l’interoperabilità delle diverse unità del NATO eVA-Battlegroup, consentendo sia al personale ungherese di cooperare con gli Alpini del 3° Reggimento, sia al personale italiano di prendere contatto con le tecniche, tattiche e procedure di una compagnia corazzata alleata.
Fonte: Stato Maggiore Difesa
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