MBDA Italia chiude un anno di crescita senza precedenti
Il 2022 è stato per MBDA Italia e per l’intero gruppo missilistico europeo particolarmente importante e ricco di risultati economici senza precedenti, secondo quanto dichiarato da Lorenzo Mariani, amministratore delegato di MBDA Italia ed Executive Group Director Sales and Business Development MBDA, nel corso dell’incontro di fine anno con la stampa presso la sede centrale dell’azienda a Roma.
Entrando immediatamente nei dettagli di questi risultati record e degli eventi che hanno portato a questi ultimi, Mariani ha dichiarato con molta soddisfazione che “il 2022 è stato sicuramente l’anno del CAMM-ER”.
Il riferimento principale va al programma di produzione del sistema missilistico superficie-aria CAMM-ER (Common Anti-Air Modular Missile – Extended Range) sviluppato da MBDA Italia e che è stato oggetto di aggiudicazione da parte dall’agenzia OCCAR lo scorso 28 novembre, dopo che il medesimo è entrato a far parte dei programmi gestiti da quest’ultima, a nome e per conto dell’Amministrazione della Difesa italiana.
Grazie a quest’ultimo contratto, che è stato firmato dallo stesso Mariani e dal direttore di OCCAR EA, Matteo Bisceglia, l’Italia acquisterà la capacità di difesa aerea a corto raggio/corto raggio estesa (SHORAD/Extended SHORAD) attraverso l’acquisizione di un sistema missilistico, basato sulla munizione CAMM-ER, in due varianti: MAADS (Modular Advance Anti-Air System) per l’Aeronautica Militare e Grifo per l’Esercito Italiano.
Il CAMM-ER, come riporta la stessa denominazione, si differenzia rispetto al sistema CAMM per una portata maggiorata, ma con una significativa comunanza di elementi con il progenitore, che sulla base degli accordi di cooperazione industriale e governativa, rispettivamente fra MBDA Italia ed MBDA UK, e fra i due Paesi, vede la branca italiana del Gruppo quale responsabile e design authority dei sistemi missilistici terrestri (MAADS e Grifo) appena citati, nonché co-design authority e produttore del seeker del CAMM-ER, a cui s’aggiunge la responsabilità del design e produzione del lanciatore della medesima munizione e sistema di scambio dati con il missile (PDLT, Platform Data Link Terminal).
A questi s’aggiunge lo sviluppo e la design authority del sistema missilistico superficie-aria imbarcato Albatros NG (New Generation), basato sulla stessa munizione CAMM-ER che ha già registrato l’acquisizione del cliente di lancio, in questo caso internazionale.
Tutte e tre le soluzioni sono destinate a rimpiazzare la famiglia Aspide e fornire un sistema d’arma di nuova generazione, in grado di soddisfare i più recenti requisiti espressi da Forze Armate terrestri, aeree e navali.
“Un contratto che ha visto una gestazione complicata, ma di grandissima soddisfazione”, ha specificato l’a.d. di MBDA Italia, perché grazie a quest’ultimo contratto quadro è stabilita e pianificata l’intera fornitura di munizioni sia per l’Esercito che per l’Aeronautica, e quindi non soltanto la fornitura iniziale, ma anche i successivi lotti per completare la medesima che dovrebbero trovare copertura nel 2023 grazie a finanziamenti che lo stesso Mariani ha definito come “abbastanza garantiti”.
“Si tratta di una pietra miliare, sia perché effettivamente è un contratto che è stato molto sudato sia perché il Ministero della Difesa e MBDA UK cominciavano a essere un po’ troppo lontani da noi dal punto di vista dell’avanzamento del programma e dei relativi contratti di fornitura per impieghi terrestri e navali. In UK sono stati fatti importanti investimenti sul sistema e si sta spingendo molto sull’export”, ha sottolineato Mariani, evidenziando l’importante successo in Polonia ottenuto da MBDA UK.
Grazie alla firma del contratto con OCCAR, l’Italia e la propria industria hanno messo al sicuro il contributo nazionale a tali importanti forniture, che, sempre secondo Mariani, avranno importanti ripercussioni per il futuro perché con la consegna dei primi sistemi in tempi ridotti, il cliente ha espresso l’interesse per requisiti molto più importanti in termini di fornitura, che saranno perseguiti con grande perseveranza nel 2023.
Una situazione che favorisce la sinergia e quindi la comunanza d’interessi affinché la famiglia CAMM diventi un benchmark sul mercato mondiale.
Un aspetto molto importante evidenziato da Mariani riguarda la sovranità in termini di produzione del sistema CAMM-ER, in quanto il contratto firmato comprende la creazione di una linea di assemblaggio finale con integrazione delle parti piriche in Italia, che secondo gli accordi siglati da MBDA Italia con l’Agenzia Industrie Difesa (AID) lo scorso luglio, verrà realizzata presso lo Stabilimento Militare di Noceto di Parma, affiancandosi a quella utilizzata per le attività di sviluppo e produzione iniziale presso il Centro Interforze Munizionamento Avanzato (CIMA) di Aulla.
Presso lo Stabilimento Militare di Noceto di Parma, secondo quanto annunciato in occasione dell’accordo, saranno, infatti, effettuate lavorazioni sui sistemi d’arma commissionati da MBDA Italia, garantendo al consorzio europeo la proprietà della Design e Manufacturing Authority.
L’accordo firmato presso la Direzione Generale dell’Agenzia Industrie Difesa prevede, tra l’altro, interventi infrastrutturali presso lo stesso stabilimento nel 2023, finalizzati a realizzare le produzioni previste permettendo il collaudo degli stessi entro il 2024.
“Con la creazione di questa linea di integrazione finale, MBDA va incontro ai richiami del Ministro della Difesa che più volte ha sostenuto la necessità di essere più efficaci e disporre della capacità di produrre in Italia i sistemi che possono servire alla Difesa nazionale. MBDA ha sostenuto tale richiesta sia per quanto riguarda il CAMM-ER sia in futuro per la famiglia di missili superficie-aria Aster per cui è ancora in atto una discussione riguardante l’importante contratto destinato ad essere firmato nella prima metà del 2023”.
L’anno 2022 è stato molto importante per il CAMM-ER non soltanto i contratti domestici ma anche per l’export e la promozione del medesimo. “Nel corso dell’anno abbiamo ottenuto il contratto per le munizioni destinate al primo sistema missilistico navale Albatros NG dopo che nel 2021 ci è stato assegnato il contratto per la fornitura del sistema da parte di un Paese asiatico la cui identità non possiamo divulgare per restrizioni contrattuali.
In tale contesto il fatto di aver creato la possibilità di realizzare una linea d’assemblaggio finale/pirica ci consente di soddisfare nel più breve tempo possibile anche le richieste provenienti dal mercato export, in un contesto in cui la produzione export, legata al primo cliente del sistema Albatros NG, è abbastanza sovrapposta a quella italiana.
Nel frattempo dovranno incrementare le capacità di altri siti quali quelli del Fusaro in termini di produzione di seeker e radome”. Grazie alla nuova linea d’assemblaggio finale/pirica in Italia, MBDA riduce la complessità e le tempistiche determinate dal traffico di componentistica fra Italia e Gran Bretagna, “con evidenti vantaggi in termini di costi, tempi di consegna e dal punto di vista della complessità delle pratiche doganali con paese extra EU che sono rilevanti”.
Sebbene l’a.d. di MBDA Italia non possa identificare il primo cliente del sistema Albatros NG (nella foto sotto), è noto che si tratti del Pakistan ed in particolare delle quattro corvette tipo MILGEM che l’industria turca sta realizzando per la Marina di Islamabad, di cui due realizzate dalla cantieristica turca e due da quella pakistana con sistema di combattimento fornito principalmente dall’industria turca ed europea.
“Con il fatto che il sistema CAMM-ER è stato scelto dall’Esercito e dall’Aeronautica Militare italiane, stiamo effettuando una forte promozione affinchè anche la Marina lo scelga facendolo diventare, in tal modo un sistema interforze. A tal riguardo ci sono pro e contro ma come al solito io preferisco sottolineare i primi che sono la comunità logistica, il fatto che è un missile che rispetto all’attuale Aster 15 ha un costo sia di manutenzione ma anche di acquisizione molto ridotto ed è previsto sia destinato ad avere una comunità di utenti molto più vasta, oltre ad essere più facilmente installabile a bordo.
E’ comunque chiaro che l’Aster 15 è già in servizio con la Marina Militare, assicurando comunanza logistica con la famiglia di missili Aster ed il sistema è ottimizzato per la neutralizzazione di una più ampia gamma di bersagli. Un tema (quello del rimpiazzo dell’Aster 15 con il CAMM-ER) su cui c’è dibattito con la Francia e prevedo sarà molto caldo a partire dal 2023”.
Pur senza entrare nei dettagli sui risultati economici di MBDA e di MBDA Italia per il 2022, Mariani ha affermato che per quest’ultima il fatturato, ordini e ricavi sono in “una progressione più che aritmetica rispetto al 2020 e al 2021”. In quest’ultimo anno, il fatturato italiano era quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente, e nel 2022 l’incremento è “ancora impressionante” secondo le sue parole, e gli ordini seguono un book-to-bill “molto vicino al miliardo”, come ordine di grandezza.
L’amministratore delegato ha inoltre sottolineato quanto sia stato importante il 2022 in termini di rispetto delle tempistiche di consegna alla luce della mole di lavoro che doveva essere portata a termine.
Nel corso dell’anno, MBDA Italia è riuscita a fornire al Qatar tutti i sistemi previsti in consegna, fra cui quelli finalizzati anche alla protezione della Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022, ovvero i sistemi MCDS (Mobile Coastal Defence System), le cui batterie possono utilizzare i sistemi missilistici Marte ER così come l’Exocet MM 40 Block 3, a cui si sono aggiunti i primi lotti del Marte ER utilizzato sugli elicotteri NH90 in versione navale per l’Aeronautica del Qatar.
“Abbiamo consegnato tutti i sistemi MCDS, che erano gli elementi chiave per la protezione dei confini marittimi del Paese del Golfo.” Un risultato particolarmente importante per il nuovo sistema missilistico Marte ER, “alla luce del tutto sommato breve lasso temporale fra non averlo ad averlo sviluppato, provato e anche collaudato con dei tiri complessi come quello del 2022 con risultati molto molto gratificanti.” Le consegne in Qatar, comprese quelle per piattaforme navali, insieme a quelle per la Marina Militare Italiana e non solo, hanno consentito a MBDA Italia di realizzare un forte fatturato.
“Guardando al 2023 stiamo portando avanti una serie di contratti, per lo più nell’ambito della famiglia Aster/FSAF, quindi in collaborazione con MBDA France. Dovrebbero concretizzarsi nel breve termine, sicuramente nella prima metà dell’anno. Mi riferisco alla produzione dell’Aster (30) Block 1 (ed Aster 15) e del lancio della produzione dell’(Aster 30) B1 NT, nonché del supporto in servizio dei sistemi FSAF in quanto l’attuale contratto è in scadenza entro l’anno corrente.
Un altro importante programma è quello dell’ammodernamento di mezza vita o MLU (Mid-Life Update) delle unità lanciamissili tipo Orizzonte, per cui è in corso una discussione, ma siamo fiduciosi che alla fine la cooperazione con la Francia continuerà”, afferma Mariani esprimendo il suo auspicio per un simile risultato.
I programmi citati valgono circa 3 miliardi di euro per l’intera MBDA. Nell’ambito della negoziazione con OCCAR per l’acquisizione dei missili Aster Block 1 e B1 NT per le Forze Armate francesi (Marina ed Aeronautica) ed italiane (Esercito e Marina) si è inserita l’Aeronautica Militare nell’ambito del programma SAMP/T NG. A settembre è stata formalizzata da OCCAR la richiesta di un ulteriore batch di missili Aster (Block 1 e Block 1NT) per la medesima Forza Armata.
Secondo quanto dichiarato in precedenza, il maggior peso nell’acquisizione del munizionamento Aster avrebbe aperto la prospettiva di un aumento del workshare a favore dell’industria italiana con linea di integrazione completamente nazionale e una limitata ma sensibile ridefinizione (dello share) nell’ambito dell’attività produttiva.
Guardando al mercato delle esportazioni, MBDA UK è impegnata a promuovere il CAMM per ulteriori sistemi in Polonia, e questo ha un impatto su MBDA Italia poiché quest’ultima è coinvolta sia nella produzione di lanciatori che di missili.
Mariani ha inoltre sottolineato come MBDA Italia sia coinvolta anche in tutti i principali contratti ottenuti da MBDA, in particolare negli Emirati Arabi Uniti (con la panoplia di armamenti per il Rafale) e in Grecia (fregate FDI e Rafale).
Con i due programmi di caccia europei di sesta generazione che hanno recentemente fatto un passo avanti, MBDA sta lavorando attivamente su entrambi, rispettando le “muraglie cinesi” imposte dai due clienti. “Da parte nostra stiamo facendo tutto il possibile per supportare i clienti al fine di disegnare requisiti il più possibile simili, suggerendo soluzioni architettonicamente allineate sia per i sistemi aria-aria che aria-terra. Il nostro obiettivo è avere elementi costitutivi simili che richiederanno una messa a punto per essere adattati ai diversi sistemi.
Questo sarà possibile solo se i due programmi seguiranno tempistiche simili. Stiamo lavorando sulla questione dell’architettura, che però vuol dire entrare nella progettazione del velivolo, ed è qui che dobbiamo fermarci per la questione delle muraglie cinesi tra i due programmi. È un tema complesso, ma stiamo cercando di allineare le proposte, almeno a livello tecnologico”, ha sottolineato Mariani.
Venendo all’EU HYDEF, l’intercettore europeo della difesa ipersonica, Mariani ha afferma che MBDA propone di portare avanti un progetto sotto la guida del gruppo, che avrebbe senso nella Fase 1. Mariani, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, ha confermato che MBDA ha presentato un ricorso contro l’aggiudicazione del programma EU HYDEF ad un altro consorzio industriale europeo, affermando che la stessa è stata manifestamente sbagliata. “La mia opinione è che dopo questo si cercherà una convergenza, se il sistema rimarrà all’interno dei confini dell’Unione Europea”, ha aggiunto.
Foto MBDA
Luca PeruzziVedi tutti gli articoli
Nato a Genova nel 1966 e laureato in giurisprudenza, è corrispondente per l'Italia e collaboratore delle riviste internazionali nel settore della difesa del gruppo inglese IHS Markit (Jane's Navy International e Jane's International Defence Review) e della casa editrice tedesca Mittler Report Verlag (European Security & Defense e pubblicazioni collegate) nonché delle riviste di settore Armada International, European Defence Review e The Journal of Electronic Defense. In Italia collabora anche con Rivista Marittima, Aeronautica & Difesa e la testata online dedicate al settore marittimo ed economico The MediTelegraph (Secolo XIX).