Polizia Postale: attacchi informatici in crescita del 138% nel 2022
La Polizia Postale ha rilevato un incremento del 138% degli attacchi informatici nel 2022 secondo quanto emerge dal rapporto di fine anno.
Gli attacchi rilevati sono passati dai 5.434 del 2021 au 12.947 del 2022 (dati aggiornati al 27 dicembre scorso) Nell’attuale e particolare contesto internazionale, l’escalation delle tensioni geopolitiche connesse al conflitto in Ucraina continua ad avere significativi riverberi anche in materia di sicurezza cibernetica, si legge nel report.
Risultano, infatti, in corso campagne massive a livello internazionale dirette verso infrastrutture critiche, sistemi finanziari e aziende operanti in settori strategici quali comunicazione e difesa, tra le quali figurano campagne di phishing, diffusione di malware distruttivi (specialmente Ransomware), attacchi Ddos, campagne di disinformazione e leak di database.
Inoltre, alcuni tra i più pericolosi gruppi di hacker criminali hanno deciso di schierarsi a favore della Russia, altri con l’Ucraina, prendendo di fatto parte al conflitto nel cosiddetto ‘dominio cibernetico’.
Il conflitto russo-ucraino ha comportato una recrudescenza nell’attività di attori ostili, connotati per l’esecuzione di attacchi ransomware – volti a paralizzare servizi e sistemi critici mediante la cifratura dei dati contenuti – campagne DDoS, volti a sabotare la funzionalità di risorse online e, soprattutto, attacchi di tipo ATP (Advanced Persistent Threat), condotti da attori ostili di elevato expertise tecnico, in grado di penetrare i sistemi più strategici mediante tecniche di social engineering o sfruttamento di vulnerabilità, al fine di garantirsi una persistenza silente all’interno dei sistemi a scopo di spionaggio o successivo danneggiamento.
Il bilancio di fine anno della Polizia Postale non si esaurisce però nei pericoli ‘esterni’. Dal financial cybercrime (frodate 156 grandi, medie e piccole imprese, per oltre 20 milioni di euro di profitti illeciti) alle minacce eversivo-terroristiche (831 segnalazioni e 34 piattaforme interessate per cyberterrorismo), passando per pedofilia e pedopornografia, tante le sfide dell’ultimo anno.
Sul fronte tutela minori sono stati trattati complessivamente 4.542 casi, che hanno consentito di indagare 1.463 soggetti, di cui 149 arrestati per reati connessi alla materia degli abusi “tecnomediati” a danno di minorenni, con un aumento dell’8% in un anno. Il monitoraggio della rete ha permesso la visione/controllo di 25.696 siti, di cui 2.622 inseriti in black list e oscurati per la presenza di contenuti pedopornografici. 424 i casi di adescamento online con la fascia dei preadolescenti (età 10-13 anni) più coinvolta in interazioni a sfondo sessuale, con 229 casi. I casi di cyberbullismo trattati sono stati 323, quelli di sextorsion 130.
(con fonte Agenzia LaPresse)
A questo link il Rapporto completo della Polizia Postale
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