La Russia vuole aumentare la produzione di aerei da combattimento
L’Operazione Militare Speciale in Ucraina, iniziata il 24 febbraio dello scorso anno costituisce il più grande conflitto che la Russia abbia affrontato dal 1945 e che ha visto finora significative perdite di attrezzature aeronautiche.
Escludendo difatti gli elicotteri e gli aerei da combattimento di epoca sovietica (Su-24, Su-25, etc.), fonti russe affermano che durante le ostilità in Ucraina nel 2022 siano stati persi per cause diverse (abbattimenti, guasti, incidenti, ecc.) almeno 30 esemplari dei più moderni aerei da combattimento oggi in produzione (Su-30SM, Su-34 e Su-35).
In questo contesto nell’anno appena concluso il numero di nuovi velivoli da combattimento consegnati alla Forza Aerospaziale russa (VKS) rilevato dal Centro per l’Analisi delle Strategie e delle Tecnologie (CAST) russo è stato relativamente basso, appena 29 velivoli (vedi tabella qui sotto): superiore alla produzione degli ultimi tre anni ma molto inferiore alla produzone di velivoli da combattimento registrata tra il 2013 e il 2018.
Questo l’elenco:
– 6 caccia di quinta generazione Sukhoi Su-57. I primi due esemplari costruiti nel 2022 con i numeri di coda “53 rosso” (numero di registrazione RF-81777) e “54 rosso” (numero di registrazione RF-81778) sono stati consegnati alla fine dello scorso maggio. Altri quattro caccia Su-57 sono stati consegnati alla fine di dicembre del 2022 ma i loro identificativi di bordo sono stati ritoccati sui materiali fotografici e sui video. Della lista di esemplari finora consegnati Analisi Difesa se n’è occupata recentemente in uno speciale articolo.
– 7 caccia multiruolo Sukhoi Su-35S: tre consegnati il 19 settembre 2022 (numeri di coda”01″, “02” e “03 blu”), mentre gli altri quattro Su-35 costruiti sempre nello scorso anno sono stati consegnati dalla KnAAPO all’inizio di dicembre 2022 e dove i numeri laterali dei velivoli sul diffuso materiale video e fotografico sono stati tuttavia ritoccati, anche se secondo alcune informazioni questi dovrebbero corrispondere ai numeri di coda “04”, “05”, “06” e “07 blu”.
Questi ultimi dovrebbero essere i primi 4 caccia Su-35S prodotti nell’ambito del quarto contratto firmato nel 2021 dall’UAC per la fornitura di aerei Su-35S al Ministero della Difesa russo e inerente a un accordo che include 24 “Super Flanker” da consegnarsi entro il 2024. In precedenza, in base a due precedenti contratti nel 2009 e nel 2015, la VKS ha ricevuto 98 aerei Su-35S dal 2012 al 2020. Pertanto, il numero totale di Su-35S ricevuti dal Ministero della Difesa russo è adesso di 108 unità.
– 4 caccia multiruolo Sukhoi Su-30SM2 consegnati alla fine di novembre dello scorso anno (numeri di coda da “82” a “85 blu”) e destinati all’Aviazione della Marina russa (MA-VMF).
Si tratta del secondo lotto di velivoli Su-30SM2 costruiti dalla IAP di Irkutsk nell’ambito di un contratto per la fornitura di 21 caccia di questo tipo per la MA-VMF siglato dal Ministero della Difesa russo con UAC il 25 agosto 2020 e di cui il primo lotto di 4 esemplari con numeri di coda da “78” a “81 blu” è stato trasferito all’Aviazione navale (MA-VMF) alla fine del 2021.
In generale, la fornitura di velivoli Su-30SM2 nell’ambito di questo contratto ha segnato la ripresa delle consegne di caccia della famiglia Su-30SM alle Forze Armate russe che erano state sospese dal 2018. In totale, in base a precedenti contratti dal 2012 al 2018, il Ministero della Difesa russo ha ricevuto 116 caccia Su-30SM, di cui 22 sono stati consegnati alla MA-VMF. Pertanto, il numero totale di Su-30SM consegnati ha raggiunto le 124 unità, di cui 30 destinati all’Aviazione Navale.
– 10 bombardieri di prima linea aggiornati Sukhoi Su-34M consegnati in tre distinti lotti: a giugno (quattro aerei), a novembre (tre) e alla fine di dicembre (tre). I Su-34M sono stati fabbricati in base a un nuovo contratto triennale concluso nel giugno 2020 tra il Ministero della Difesa della Federazione Russa e l’UAC per la costruzione di 24 esemplari modernizzati. I numeri laterali dei bombardieri Su-34M consegnati nel 2022 sono stati ritoccati nei materiali fotografici ad eccezione degli ultimi tre esemplari consegnati alla fine di dicembre (numeri di coda “01”, “02” e “03 blu”).
Presumibilmente, il numero totale di Su-34 costruiti ha raggiunto le 155 unità, inclusi sette velivoli sperimentali e di pre-produzione. Nell’agosto 2022, secondo le informazioni disponibili, il Ministero della Difesa russo ha firmato un nuovo contratto con l’UAC per la produzione di un certo numero di velivoli Su-34M (secondo dati non ufficiali si tratterebbe di circa 15 unità).
– 2 addestratori avanzati Yakovlev Yak-130 consegnati il 21 novembre 2022 dall’Irkutsk Aviation Plant (IAP) al Ministero della Difesa russo. Questo è il secondo lotto (e l’unico nel 2022) di velivoli Yak-130 costruiti nell’ambito di un contratto per la fornitura di 25 macchine di questo tipo per la VKS concluso dal Ministero della Difesa russo con l’UAC il 25 agosto 2020. Secondo quanto riferito i primi due Yak-130 previsti da questo accordo sarebbero stati consegnati dalla IAP alla VKS alla fine del 2021, tuttavia i numeri di coda degli aerei consegnati nel 2021 e nel 2022 rimangono sconosciuti.
Dal 2009 il Ministero della Difesa russo ha ricevuto un totale di 120 velivoli Yak-130 con vari contratti, di cui 12 delle prime due serie sono state costruite presso l’impianto di aviazione di Nizhny Novgorod JSC Sokol e il resto dallo stabilimento aereo di Irkutsk.
Da non tralasciare un altro elemento importante relativo alla componente aerea strategica, con la fornitura dei bombardieri supersonici Tupolev Tu-160M (aggiornati sulla base di cellule esistenti) e Tu-160M2 (costruiti ex-novo); elementi essenziali, oggetto di recente approfondimento su Analisi Difesa, imprescindibili nel quadro di potenziamento delle Forze Armate russe.
Agli aerei da combattimento si aggiungono i nuovi aerei da trasporto Ilyushin Il-76MD-90A: nel 2022 l’azienda SP-Aviastar di Ulyanovsk ha compiuto una vera e propria rivoluzione grazie molto probabilmente alla nuova linea di assemblaggio PLC-76 che è stata commissionata ad Aviastar nell’ottobre 2019, con ben 5 esemplari consegnati alla VKS.
Si tratta degli aerei con numeri di serie 02-08 (numero di registrazione RF-78663), 02-09 (numero di registrazione RF-78664), 02-10 (numero di registrazione RF-78665), 03-01 (numero di registrazione RF-78666) e 03-02 (numero di registrazione RF-78667).
Una produzione decisamente accelerata per aerei di questa categoria considerando le scarso numero di consegne del periodo 2016-2021. Ad oggi dunque, lo stabilimento Aviastar-SP ha costruito e consegnato un totale di 18 velivoli (incluso il prototipo) dell’aereo da trasporto militare Il-76MD-90A e un prototipo dell’aereo cisterna Il-78M-90A.
Ricordiamo a tal proposito che la costruzione degli Il-76MD-90A presso l’Aviastar è stata effettuata nell’ambito di un contratto siglato con il Ministero della Difesa russo il 5 ottobre 2012 e relativo alla produzione di 39 unità per un importo di 139,42 miliardi di rubli (3,6 miliardi di rubli a esemplare) e con la consegna dei primi due velivoli nel 2014.
Successivamente si è scoperto che ogni aereo prodotto portava circa 1 miliardo di rubli di perdite e pertanto, nel maggio 2020, si è appreso che il Ministero della Difesa ha rinegoziato il contratto con Aviastar-SP per la fornitura degli Il-76MD-90°.
Una prima fornitura di 13 Il-76MD-90A (contratto completato con la consegna del velivolo 03-01) e, dal 2021, un nuovo contratto per 14 macchine entro il 2028 il cui primo velivolo, il 03-02, è stato consegnato alla fine del 2022. Il nuovo prezzo, secondo il giornale economico Kommersant, varia tra i 4,5 e i 5 miliardi di rubli a velivolo.
Quali sono le previsioni per il 2023? La fornitura di aerei da combattimento al Ministero della Difesa potrebbe sensibilmente aumentare, principalmente a causa dell’effetto di stabilizzazione nell’attuazione dei contratti esistenti ma a che per effetto delle pressioni del Cremlino sull’apparato industriale per intensificare la produzione militare nell’ambito del conflitto in Ucraina.
Si stima che quest’anno possano essere consegnati 7 aerei di quinta generazione Sukhoi Su-57, 12 caccia multiruolo Su-35S, 12 bombardieri di prima linea Su-34, 10 caccia multiruolo biposto Su-30SM2 e fino a 12 addestratori avanzati Yak-130, oltre a uno o due bombardieri strategici Tu-160M di nuova produzione.
Nel settore cargo potrebbero essere replicati i numeri dell’anno appena trascorso con 4 velivoli Il-76MD-90A e il primo tanker derivato dall’Il-78M-90A di serie.
Foto UAC
Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli
Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.