Pronto il primo aereo antincendio Beriev Be-200ES per l’Algeria

 

 

Come riportato agli inizi di gennaio sul nostro canale Telegram, il direttore dello stabilimento aeronautico di Irkutsk affermava che il primo esemplare di aereo anfibio Beriev Be-200ChS (Be-200ES) destinato all’Algeria era praticamente ultimato. Pochi giorni dopo compariva fuori dallo stabilimento il primo esemplare con la livrea bianca e verde e le insegne della al-Quwwat al-Jawwiya al-Jaza’iriya (Algerian Air Force o Force Aérienne Algérienne) e identificativo 7T-VPV.

Ricordiamo che il contratto per la costruzione di quattro velivoli Be-200ES (con un’opzione per altri due, o secondo altre fonti quattro aerei) per le esigenze del Ministero della Difesa algerino sarebbe stato concluso nel 2021. La versione ES ricordiamo è la più recente prodotta da Beriev dotata di glass cockpit e tropicalizzazione delle attrezzature.

Il 17 agosto 2021 il locale ministero della Difesa annunciava ufficialmente che, in ottemperanza alle istruzioni del presidente Abdelmajid Tebbun, aveva avviato trattative con i produttori di velivoli antincendio e successivamente optava proprio per l’aereo russo Be-200. Il successivo 23 agosto il capo dell’UAC Yuri Slyusar, riferiva che l’Algeria aveva inviato una richiesta ufficiale per la fornitura di quattro aerei anfibi Be-200 ma la conclusione di questo contratto non è stata annunciata ufficialmente.

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Il primo velivolo Be-200ES costruito per l’Algeria è diventato così il 19° velivolo della famiglia dei Be-200; prima di allora infatti, sono stati costruiti 18 esemplari inclusi due prototipi di volo presso il T.A.N.T.K. “G.M. Beriev” di Taganrog (un Be-200 nel 1998 e un Be-200ChS nel 2002), ancora sette Be-200ChS della produzione seriale presso l’Irkutsk Aviation Plant (di cui sei sono stati consegnati al Ministero delle Emergenze russo e uno al Ministero delle Emergenze dell’Azerbaigian), e nove Be-200 della produzione seriale presso la T.A.N.T.K. di Taganrog (di cui sei Be-200ES per il Ministero delle Emergenze russo consegnati dal 2016 al 2018 e tre Be-200 – un Be-200ChS e due Be-200PS – destinati all’Aviazione Navale della Marina russa).

Nel dicembre 2020 il Ministero russo per le Emergenze (EMERCOM) ha firmato un contratto con la T.A.N.T.K. per la produzione e la fornitura di altri due velivoli anfibi Be-200ChS per un valore totale di 5,7 miliardi di rubli e la consegna entro il 1° dicembre 2022, tuttavia, ad oggi, sembra che nessuno di questi due aerei si sia alzato in volo (secondo alcune fonti il contratto algerino avrebbe avuto la precedenza sull’esigenza russa, secondo fonti estere potrebbero esserci evidenti problemi di approvvigionamento di componenti estere dopo l’inizio del conflitto con l’applicazione delle relative sanzioni internazionali).

Il contratto per l’Algeria dunque, ad eccezione del trasferimento di un velivolo nel 2007 al Ministero delle situazioni di emergenza dell’Azerbaigian, è stato in realtà il primo contratto di esportazione per i velivoli anfibi Be-200. A giugno 2017 sarebbe stato siglato in realtà anche un contratto per la fornitura di due Be-200 (con opzione per altri due esemplari) con la società cinese Leader Energy Aircraft Manufacturing Co. Ltd., con inizio delle consegne nel 2018, ma alla fine questo contratto non è mai stato attuato.

L’Algeria attraverso la società locale Tassili Aerial Work, ha potuto testare il Be-200 in una situazione reale durante l’estate del 2022, dopo il noleggio di un dispositivo del Ministero russo per le situazioni di emergenza (EMERCOM). La campagna di utilizzo in loco ha consentito un rapido e fruttuoso feedback di esperienza per gli algerini e una precisa conoscenza delle esigenze che accompagnano l’uso di questo bombardiere d’acqua.

Ciò ha permesso infatti di determinare non soltanto i luoghi ideali per l’allocazione dei velivoli ma ha reso possibile avere una panoramica realistica delle capacità dell’aereo anche in virtù della particolare orografia e clima del paese nordafricano. Il Be-200 che è stato noleggiato tra il 15 giugno e il 1 settembre 2022, effettuò difatti ben 45 missioni di lancio d’acqua contro gli incendi boschivi scoppiati in 13 distretti per un totale di 140 lanci effettuati da un solo aereo e più di 800 tonnellate di acqua scaricate.

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Un uso intensivo che ha persino causato alcuni guasti a causa del suo uso eccessivo con la conseguente messa a terra durante i drammatici incendi di el-Kala che causarono 36 vittime. In tal senso la presenza per la prossima estate di un secondo Be-200ES che dovrebbe lasciare la fabbrica entro la fine di marzo dovrebbe consentire la ridondanza d’uso ed evitare black-out operativi; nel lungo termine inoltre, altri due velivoli si uniranno al rafforzamento della flotta anfibia, senza tralasciare la suddetta opzione per altri due, o secondo altre fonti quattro velivoli.

Un altro feedback – riferisce il portale locale Menadefense – è stata la difficoltà di operare in volo radente per il riempimento dei serbatoi a causa dei venti di levante e in presenza delle onde alte più di un metro. Idem per la medesima operazione sperimentata sui laghi e sulle dighe ma che non ha fornito risultati a causa della pessima manutenzione delle dighe (come quella di Rouina ad Aïn Defla) e dell’eccessiva presenza di rifiuti organici galleggianti sui laghi, in particolare quello di Oubeïra ad Aïn Defla la Wilaya di el Tarf.

Tale complicanza ha tuttavia permesso l’avvio dei lavori di dragaggio e pulizia degli specchi d’acqua in preparazione delle prossime campagne antincendio. L’innegabile vantaggio del Beriev Be-200 è la sua versatilità d’impiego nell’uso misto civile/militare: l’aereo può essere utilizzato infatti anche in missioni di ricerca e salvataggio (SAR), nel trasporto di personale o merci.

I Be-200ES saranno pilotati da equipaggi algerini che hanno completato il corso di addestramento in Russia assieme agli ingegneri e ai manutentori della Forza Aerea Algerina.

Foto Beriev

 

 

Maurizio SparacinoVedi tutti gli articoli

Nato a Catania nel 1978 e laureato all'Università di Parma in Scienze della Comunicazione, ha collaborato dal 1998 con Rivista Aeronautica e occasionalmente con JP4 e Aerei nella Storia. Dal 2003 collabora con Analisi Difesa occupandosi di aeronautica e industria aerospaziale. Nel 2013 è ospite dell'Istituto Italiano di Cultura a Mosca per discutere la propria tesi di laurea dedicata a Roberto Bartini e per argomentare il libro di Giuseppe Ciampaglia che dalla stessa tesi trae numerosi spunti. Dall'aprile 2016 cura il canale Telegram "Aviazione russa - Analisi Difesa" integrando le notizie del sito con informazioni esclusive e contenuti extra provenienti dalla Russia e da altri paesi.

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