Kirby: “Patriot inefficaci contro i missili da crociera russi”

 

 

I sistemi di difesa aerea Patriot promessi da Washington all’Ucraina, non saranno efficaci nel contrastare i missili da crociera e i droni impiegati dalla Russia in attacchi missilistici come quelli effettuati negli ultimi mesi (l’ultimo ieri. Lo ha dichiarato all’emittente televisiva CNN il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, John Kirby, ripreso in Italia dall’agenzia di stampa Nova.

Il sistema missilistico Patriot è progettato in realtà per intercettare missili balistici. Non è altrettanto efficace contro missili da crociera, e non può certamente essere efficace contro i droni”, ha spiegato Kirby, aggiungendo che la capacità dell’Ucraina di contrastare missili ipersonici come quelli utilizzati dalla Russia ieri è “limitata”.

“I missili ipersonici sono generalmente molto, molti difficili da contrastare, e non mi sorprende che la capacità delle difese aeree ucraine di intercettare questi missili sia limitata”. Kirby ha aggiunto però che negli ultimi mesi le forze ucraine hanno compiuto un “lavoro notevole” con i mezzi a loro disposizione. Gli Stati Uniti hanno annunciato l’invio all’Ucraina di diverse batterie di sistemi di difesa aerea Patriot capaci di ingaggiare bersagli quali aerei e missili balistici a corto raggio, ma non è chiaro se parte dei sistemi si trovi già sul territorio ucraino

Mosca ha effettuato il 9 marzo il 15° attacco in profondità su vasta scala contro le infrastrutture ucraine colpendo obiettivi in 10 regioni con 81 ordigni.

Secondo il ministero della Difesa ucraino sono stati impiegati:

– 28 missili da crociera aviolanciati Kh-101 /Kh-55

– 20 missili da crociera lanciati da navi e sottomarini Kalibr

– 6 missili da crociera aviolanciati Kh-22

– 6 missili ipersonici aviolanciati Kh-47 Kinzhal

– 8 m missili antiradar Kh-31P

– 6 miussili aria-superficie Kh-59;

– 13 missili da difesa aerea modificati per attacchi terra-terra S-300

– 8 UAV Geran 02

“Hanno usato tutti i tipi di missili che hanno, anche per distrarre la contraerea”, ha detto il portavoce del Comando delle forze aeree ucraine Yurii Ignat. In tutto 81 missili. Tra questi sei erano gli ipersonici Kinzhal, che la forza aerea di Kiev non è in grado di intercettare, ha reso noto il comandante in capo delle forze armate ucraine, il generale Valery Zaluzhny, il quale ha anche comunicato che le forze ucraine hanno abbattuto 34 missili e quattro droni Geran 2.

“Armi di alta precisione a lungo raggio lanciate dall’aria, dal mare e da terra, compresi i missili ipersonici Kinzhal, hanno colpito obiettivi cruciali delle infrastrutture militari, imprese del complesso militare-industriale e strutture energetiche che le alimentano” in Ucraina (nelle foto sopra e sotto centrali elettriche ucraine colpite da precedenti raid), ha reso noto il ministero della Difesa russo, precisando che si è trattato di una “massiccia rappresaglia” per “l’attacco terroristico” nella regione frontaliera di Bryansk da parte di un commando infiltrato dall’Ucraina.

In tema di rappresaglie gli attacchi russi contro le infrastrutture energetiche ucraine presero il via dopo l’attentato che l’8 ottobre danneggiò il Ponte di Crimea che attraversa lo Stretto di Kerch.

Foto: ministero Difesa Russo e Telegram

 

 

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