La nave senza equipaggio di Thales testata dalla Royal Navy come cacciamine

 

Un passo significativo verso le operazioni da remoto di caccia alle mine è stato raggiunto dopo che la nave senza equipaggio Apollo della Royal Navy Motor Boat (RNMB), consegnata da Thales, ha completato una serie impegnativa di test in acque libere.

I test di prova si sono svolti nell’ambito del programma Anglo-Francese Maritime Mine Counter Measures (MMCM), che permette lo svolgimento di attività in autonomia sia per la Royal Navy britannica che per la Marine Nationale francese.

La Apollo ha concluso con successo i test che dimostrano che le navi senza equipaggio possono essere controllate a distanza e gestite da un team a terra, completando una serie di compiti, mantenendo il controllo su rotta e posizione con l’utilizzo di sistemi di comunicazione a vista.

Questo è il primo test positivo della Marina Militare britannica in questo settore.

Il Ministero della Difesa del Regno Unito ha recentemente confermato che le prove sono state eseguite nel Dicembre 2022 dalla Royal Navy Maritime Autonomous System Trials Team (MASTT), con il supporto di Thales. Ad osservare e approvare i test al largo della baia di Weymouth c’erano rappresentanti del Naval Authority and Technology Group (NATG) del Regno Unito e del team Mine Hunting Capability del Ministero della Difesa.

Il programma fornisce capacità di caccia alle mine uniche a livello mondiale e grazie alle quali il Regno Unito e la Francia resteranno all’avanguardia nella tecnologia dei sistemi da remoto nava

La consegna di piattaforme senza equipaggio per la bonifica delle mine consentirà alla Royal Navy (RN) di continuare il suo importante ruolo nel mantenere aperte le rotte di navigazione senza mettere marinai o piattaforme con equipaggio in situazioni di pericolo.

Sfruttando una potente combinazione di sensori, tra cui radar, LIDAR (Light Detection and Ranging) e telecamere elettro-ottiche e a infrarossi, la posizione della nave è continuamente trasmessa al centro di comando e controllo su una rete di comunicazione sicura.

Questa connessione ha permesso al software di comando e controllo di fondere gli input dei sensori in un’unica immagine tattica (coerente) con l’utilizzo del software MCube di Thales che permette la gestione della missione. Consente inoltre di individuare e tracciare altre navi e di intraprendere azioni appropriate, comprese manovre di elusione controllate a distanza.

Una volta in servizio, queste navi saranno in grado di operare in acque nazionali o di essere avio trasportate rapidamente in tutto il mondo per cacciare mine in zone pericolose o permettere linee di comunicazione marittime sicure, dimostrando al contempo alti tassi di affidabilità, autonomia e sicurezza informatica. Gli assetti possono essere distribuiti e gestiti da basi navali e costiere fornendo capacità configurabili e performanti.

RNMB Apollo è una delle due navi di superficie senza equipaggio di pre-produzione consegnate alla Royal Navy e alla Marine nationale (Marina francese) nel dicembre 2021 come parte del programma congiunto UK-France Maritime Mine Counter Measures (MMCM) che porterà capacità autonoma di caccia alle mine alle due rispettive flotte.

Con la seconda fase del contratto ora in fase di produzione, Thales sta lavorando attivamente con i clienti e sarà in grado di fornire piena capacità operativa a entrambe le nazioni nel 2024.

“Come primi del loro genere, questi test sono una pietra miliare significativa nel percorso verso la certificazione di sistemi marittimi autonomi per uso operativo. Rappresentano uno dei primi passi importanti per accrescere la fiducia nelle navi senza equipaggio in un programma complesso. Il test è una tappa importante nel percorso verso la caccia alle mine da remoto”.  Alex Cresswell – Amministratore Delegato e Presidente, Thales UK.

 “Abbiamo una lunga tradizione di supporto alla Royal Navy e alla Marine Nationale nella caccia alle mine, nelle navi di superficie e nelle operazioni subacquee e siamo molto orgogliosi di lavorare al loro fianco per portare questi sistemi autonomi rivoluzionari in servizio operativo”.  Gwendoline Blandin-Roger, Managing Director Underwater Systems,

Foto: Thales/ ©EwanLebourdais

 

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