Wagner sotto tiro in Libia e Mali
Ora ci sono anche le immagini satellitari ma gli autori del raid aereo del 30 giugno scorso contro la base aerea libica di al-Khadim (nella Cirenaica controllata dall’esercito Nazionale Libico del feldmaresciallo Khalifa Haftar) restano da chiarire.
Le immagini satellitari analizzate dalla piattaforma di intelligence open-source Eekad, con sede negli Stati Uniti, avrebbero confermato il raid aereo contro al-Khadim, una delle basi impiegate dagli uomini della compagnia militare privata (PMC) Wagner, tornato alla ribalta dopo l’insurrezione in Russia.
In un’analisi approfondita sul suo profilo Twitter ripresa in Italia dall’Agenzia Nova, Eekad valuta che il bombardamento sarebbe stato effettuato contro un aereo da trasporto Ilyushin Il-76 russo, che la Wagner “utilizza in Libia e nel continente africano” per movimentare armi, truppe e materiali.
Le immagini satellitari di al-Khadim, vicino alla città di al-Marj, sono state scattate il 30 giugno dai satelliti della costellazione Pleiades Neo, di proprietà di Airbus e secondo Eekad “mostrano tracce di un incendio sulla pista principale della base aerea” e l’attacco aereo sarebbe stato effettuato “da un missile proveniente dal lato sud-ovest della base”.
Una seconda immagine satellitare scattata il primo luglio ha mostrato la presenza di quelli che vengono interpretati come rottami di aereo sparsi sulla pista principale.
“Si tratta di un tentativo di espellere le forze Wagner che operano in Libia dall’aprile 2019, quando Khalifa Haftar le ha fatte entrare per partecipare all’attacco di Tripoli”, secondo Eekad.
Il sito qatariota Arab 21 A aveva rivelato che droni militari turchi Baykar Bayraktar Akinci, acquistati dal Governo di unità’ nazionale di Tripoli, avrebbero bombardato siti del gruppo Wagner presso la base di Kharouba, nell’est della Libia. Lo stesso 30 giugno scorso, il capo di Stato maggiore delle forze fedeli al Governo di Unità Nazionale di Tripoli, generale Mohamed al Haddad, aveva smentito ogni responsabilità nel presunto attacco con droni su basi militari nella Libia orientale.
“Questa notizia ha l’obiettivo di riaccendere la miccia della guerra tra i libici e portare la Libia in un conflitto regionale, alimentato dalla sua gente”, aveva dichiarato Haddad, secondo quanto riportato dal quotidiano web libico Address Libya.
“Nessuno dei nostri droni ha preso di mira siti militari nella regione orientale”. I vertici militari di Tripoli “sono sorpresi da quanto pubblicato dal sito Arabi 21 negando che “il governo di unità nazionale” disponga di “droni a lungo raggio come i velivoli turchi Akinci”.
In effetti se le forze di Tripoli avessero voluto colpire i contractors russi avrebbero avuto obiettivi più vicini da colpire, a Sirte e nella base aerea di Jufra, a sud di Sirte. Inoltre in raid effettuato con UAS (droni) armati a oltre mille chilometri di distanza non sembra avere precedenti da parte delle forze di Tripoli.
Subito dopo il flop della rivolta organizzata da Evgheny Prigozhin diversi aerei del ministero delle Emergenze (Protezione Civile) russo hanno raggiunto Libia, Siria, Mali, Repubblica Centrafricana e altre nazioni africane ove sono presenti gli uomini della Wagner non è chiaro a quale scopo.
A conferma di come la PMC Wagner sia oggi nel mirino in Mali gli insorti jihadisti del Gruppo di sostegno all’Islam e ai musulmani (JNIM), affiliato ad al-Qaeda nel Maghreb islamico (AQMI), ha rivendicato l’abbattimento di un elicottero appartenente alla Wagner nella zona di Macina, nel centro della nazione del Sahel. Non sono note le modalità dell’abbattimento né se vi siano state vittime.
Foto: PMC Wagner e Airbus/Eekad
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