L’Arabia Saudita acquista decine di droni turchi Baykar Akinci

 

L’Arabia Saudita ha firmato due contratti per la fornitura di un numero imprecisato ma elevato (90 secondo indiscrezioni) di droni armati turchi Baykar Akinci destinati ad Aeronautica e Marina.

L’amministratore delegato di Baykar, Haluk Bayraktar ha definito l’accordo “il più grande contratto di esportazione di difesa e aviazione nella storia della Turchia” senza rivelare l’entità della commessa, valutata tra 1,5 e 2 miliardi di dollari includendo addestramento, logistica, manutenzione e armamenti/equipaggiamenti imbarcati.

I contratti sono stati firmati il 17 luglio insieme a molti altri accordi bilaterali che vanno dall’energia agli investimenti a seguito dell’incontro a Gedda tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, tappa della missione nel Golfo Persico che porterà Erdogan anche in Qatar e negli Emirati Arabi Uniti.

L’UAS Akinci, che significa “predone” in turco, sarà utilizzato nelle forze aeree e navali dell’Arabia Saudita, ha affermato Baykar, aggiungendo che l’accordo include il trasferimento di know-how e la produzione congiunta.

Bin Salman ha dichiarato che l’acquisizione “ha l’obiettivo di migliorare la prontezza delle forze armate del Regno e rafforzare le sue capacità di difesa e produzione”. L’Akinci è entrato in servizio nelle forze armate turche nel 2021 ed è stato acquisito anche da Pakistan, Azerbaigian, Libia, Kirghizistan.

Il contratto ben evidenzia come Arabia Saudita e Turchia abbiano superato la lunga crisi determinata nel 2011 dal sostegno turco alle cosiddette primavere arabe e ai gruppi legati al movimento dei Fratelli Musulmani in Medio Oriente e Nord Africa accentuatasi nel 2018 con l’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi all’interno del consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul.

Dal 2021, la Turchia ha adottato una politica di riavvicinamento con le monarchie sunnite del Golfo e con l’Egitto. L’Arabia Saudita, che in passato aveva cercato invano dio acquisire droni armati statunitensi, aveva acquistato in Cina nel 2017 una flotta di 50 CAIG Wing Loong II armati.

Durante un’intervista dello scorso anno con l’agenzia di stampa nipponica Nikkei Asia, Bayraktar ha affermato che il bimotore Akinci è superiore al drone armato monomotore MQ-9 Reaper statunitense con caratteristiche di intelligenza artificiale più avanzate. Ha detto che ogni volta che i droni Baykar vengono venduti a un paese con droni cinesi, i modelli cinesi vengono “ritirati”, a causa della differenza di qualità e prestazioni.

Da quando le relazioni con l’Arabia Saudita sono state ripristinate lo scorso anno, la Turchia ha visto un boom delle esportazioni verso il paese e delle commesse assegnate alle società di costruzione turche. Recentemente il Kuwait ha ordinato un numero imprecisato di droni armati Bayraktar TB2 firmando un contratto del valore di 367 milioni di dollari. Altri TB2 sono stati venduti nel Golfo agli Emirati Arabi Uniti (20 velivoli), Iraq (8) e Qatar (6).

Foto Baykar e Anadolu

 

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