Missili francesi SCALP per i Su-24 di Kiev e altre notizie dal conflitto russo-ucraino
(Aggiornato alle ore 13,15)
Missili francesi SCALP EG per l’aeronautica Ucraina
Negli ultimi giorni le forze aeree ucraine hanno ricevuto la fornitura di missili da crociera francesi SCALP EG integrati, come i britannici Storm Shadow, sui Sukhoi Su-24 ucraini.
Durante la cerimonia di consegna il presidente Volodymyr Zelensky ha scritto su un missile “Gloria all’Ucraina” (nella foto sopra). Gli SCALP affiancheranno gli Storm Shadow (o forse li sostituiranno considerato l’ampio impiego di queste armi e il buon numero di missili abbattuti dai russi) e sarebbero stati impiegati ieri nell’attacco ai due ponti stradali di Chonhar e Henichesk che uniscono la Crimea alla regione di Kherson.
Attacchi che hanno danneggiato gravemente le infrastrutture e che secondo analisti occidentali potrebbero comportare difficoltà logistiche per sostenere il fronte di Zaporizhia dove lungo la Linea Surovikin i russi da oltre due mesi respingono gli attacchi ucraini. Il ponte di Henichesk ha subito il crollo parziale di una sezione mentre danni minori avrebbe registrato il ponte Chonhar che era stato danneggiato da un altro attacco missilistico, il 29 luglio, nella parte adibita al traffico ferroviario.
La risposta russa all’arrivo degli SCALP EF si è concentrata ancora una volta sulla base aerea di Starokonstantinov, ex base sovietica che dispone di 40 hangar corazzati in cemento armato e che ospita gli 8 Su-24 superstiti della 7a Brigata Aerea che aveva in dotazione 23 Su-24M/MR, 15 dei quali risultano distrutti o abbattuti in questo conflitto.
L’aeroporto militare situato nella regione occidentale di Khmelnytskyi (nella foto sopra) è stato colpito il 6 e 7 agosto a quanto sembra con missili ipersonici Kinzhal, missili da crociera lanciati da aerei (KH-101) e navi (Kalibr) e munizioni circuitanti Geran-2 in quello che è stato definito in Russia il più massiccio attacco missilistico su una singola base aerea effettuato in questo conflitto.
Per aumentare la sopravvivenza dei propri velivoli ad attacchi contro gli aeroporti militari gli ucraini utilizzano da tempo basi secondarie e persino tratti autostradali per disperdere i propri velivoli.
L’obiettivo degli attacchi missilistici russi sarebbero non solo gli aerei ucraini su cui sono integrati i missili occidentali ma gli stessi depositi dei missili Storm Shadow e SCALP EG impiegati per colpire in profondità grandi infrastrutture, depositi di munizioni e i comandi russi.
Altre forniture di missili da crociera britannici o statunitensi non si possono escludere mentre la Germania non sembra per ora disposta a cedere i propri missili da crociera Taurus (nella foto a lato). Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha di nuovo escluso la possibilità di fornire all’Ucraina tali missili affermando che al momento “non è una priorità” benché a fine maggio l’Ucraina abbia espresso una richiesta precisa in proposito.
“Continuiamo a credere che questa non sia la nostra massima priorità in questo momento. Anche i nostri alleati americani non stanno consegnando questi missili da crociera”. Le preoccupazioni sull’invio di missili a lungo raggio “sono ovvie”, ha aggiunto Pistorius riferendosi al rischio che vengano impiegate contro obiettivi in territorio russo.
Un nuovo pacchetto di aiuti statunitensi
L’amministrazione statunitense annuncerà oggi un “pacchetto” di 200 milioni di dollari di nuovi aiuti militari all’Ucraina. Lo hanno dichiarato funzionari statunitensi alla Reuters. L’annuncio previsto per oggi sarebbe la prima tranche dei 6,2 miliardi di dollari di aiuti precedentemente autorizzati dalla Presidential Drawdown Authority (PDA). Nel pacchetto sono inclusi attrezzature per lo sminamento, armi anticarro TOW, Javelin e AT4, obici e munizioni da 105 e 155mm, missili Patriot, razzi campali per MLRS e HIMARS e altre attrezzature.
L’Ucraina punta a produrre più munizioni
Il ministro ucraino delle Industrie strategiche, Oleksandr Kamyshin, ex direttore delle ferrovie, ha rivelato al Wall Street Journal (ripreso in Italia da Agenzia Nova) le difficoltà a produrre e importare munizioni d’artiglieria, in costante calo anche tra i Paesi occidentali che appoggiano Kiev.
Kamyshin lamenta che le aziende ucraine sono ancora vincolate alle pratiche improduttive di derivazione sovietica ma ha reso noto che si vedono miglioramenti nell’apparato produttivo. “A luglio l’Ucraina ha prodotto più del doppio dei proiettili di mortaio e artiglieria rispetto all’intera produzione del 2022”, anche se per stessa ammissione di Kamyshin, tale risultato attesta soprattutto il bassissimo livello della produzione pre-bellica.
Il ministro spiega di non poter fornire dati precisi per ragioni di segretezza, ma avverte che ci vorranno anni prima che l’Ucraina possa arrivare a produrre munizioni sufficienti a far fronte alle esigenze attuali.
M2 Bradley con corazzature BRAT
Dopo la perdita di decine di M2 Bradley negli ultimi due mesi il Pentagono ha iniziato a fornire all’esercito ucraino esemplari del veicolo da combattimento M2A2 dotati di corazzature aggiuntive BRAT (Bradley Reactive Armor Tiles).
Nelle forze russe aumentano i volontari
Dall’inizio dell’anno oltre 231mila russi hanno sottoscritto un contratto per l’arruolamento nelle forze armate russe. Lo ha detto il 3 agosto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev ripreso dalla Tass. “Secondo il ministero della Difesa, dal 1° gennaio al 3 agosto, cioè sino a oggi, sono state messe sotto contratto oltre 231mila persone”, ha affermato Medvedev.
“L’obiettivo è sempre lo stesso: rendere il servizio il più prestigioso possibile. A tal fine, negli ultimi mesi sono state prese decisioni organizzative, economiche, sociali e tecnologiche”, ha aggiunto.
Militari cechi combattono in Ucraina.
Il presidente della Repubblica Ceca, Petr Pavel, ha autorizzato 14 soldati ad andare a combattere in Ucraina a sostegno delle forze di Kiev. Lo ha reso noto il portale d’informazione “Irozhlas”, riprendendo quanto annunciato dal portavoce della presidenza ceca, Marketa Rehakova. Tutti i militari cechi, prima di poter prestare legalmente servizio alle forze armate straniere, devono ricevere il permesso dal capo dello Stato. I soldati cechi che partono per combattere in altri eserciti senza l’autorizzazione presidenziale sono soggetti a procedimento penale. Da quando è iniziata la guerra russo-ucraina hanno ricevuto l’autorizzazione a combattere al fianco delle truppe di Kiev 146 militari della Repubblica Ceca.
Perdite da 100 miliardi per le aziende Ue
Le perdite dirette delle compagnie europee nel mercato russo ammontano ad almeno 100 miliardi di euro dall’inizio della guerra in Ucraina, secondo quanto riferisce il Financial Times. “Un’indagine sulle relazioni annuali e sui bilanci del 2023 di 600 gruppi europei mostra che 176 società hanno registrato svalutazioni di attività, oneri relativi ai cambi e altre spese una tantum a seguito della vendita, chiusura o riduzione di attività russe”, afferma il quotidiano economico-finanziario britannico. “La cifra aggregata non include gli impatti macroeconomici indiretti della guerra come l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime. I settori con maggiori svalutazioni e oneri sono i gruppi petroliferi e del gas, dove solo Bp, Shell e TotalEnergies hanno riportato oneri combinati per 40,6 miliardi”, riferisce l’Ft.
Le perdite delle società industriali, comprese le case automobilistiche, si sono attestate a 13,6 miliardi di euro. “Le società finanziarie, tra cui banche, assicurazioni e società di investimento, hanno registrato 17,5 miliardi di svalutazioni e altri oneri”.
Foto: Telegram, Bundeswehr e Ministero Difesa Ucraino
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