Carri Leopard 1A5 alla svizzera RUAG: le precisazioni dell’AID
Continuano le polemiche circa la cessione alla società svizzera RUAG dei vecchi carri armati Leopard 1A5 ex Esercito Italiano, mezzi che potrebbero oggi venire ammodernati e ceduti all’Ucraina.
Il vicepresidente di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi, ha firmato un’interrogazione parlamentare “a seguito di un articolo pubblicato sul quotidiano ‘Domani’ – si legge in una nota – secondo cui l’Agenzia Industrie Difesa nel 2016 avrebbe venduto 100 carri armati Leopard 1A5 dismessi dal nostro esercito alla svizzera RUAG Holding senza le necessarie autorizzazioni.
Questo il testo dell’interrogazione.
“Davvero l’Agenzia italiana della Difesa ha venduto a un’azienda extra-Ue materiale militare senza le dovute autorizzazioni? Perché nelle relazioni al Parlamento sulle operazioni autorizzate per il trasferimento dei materiali bellici dal 2013 al 2022 non c’è traccia di questo documento? La scelta dell’Italia di secretare la lista del materiale militare inviato in Ucraina impedisce di tenere traccia delle esportazioni belliche, eppure la legge stabilisce l’obbligo per le aziende iscritte al Registro di richiedere all’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento il via libera all’export per procedere alla firma di un contratto di vendita, e la legge è ancora più stringente nel caso di accordi con paesi extra-Ue. Se la notizia fosse vera, sarebbe un pericoloso precedente e l’ennesima dimostrazione dell’opacità del mercato bellico, soprattutto nei momenti di crisi e di guerra. Il ministro della Difesa chiarisca”.
Sul tema è intervenuta nel tardo pomeriggio di ieri una nota dell’Agenzia Industrie Difesa (di proprietà del ministero della Difesa) in cui si precisa che l’AID “apprende dell’interrogazione parlamentare scritta a seguito di alcuni articoli di giornale che hanno sollevato perplessità sulle modalità di vendita di alcuni materiali militari dismessi, con specifico riferimento alle operazioni di esportazione e vendita di mezzi Leopard alla società svizzera RUAG Defence nel 2016″.
Il comunicato dell’agenzia guidata da Nicola Latorre aggiunge che “poiché l’operazione di vendita è stata realizzata durante le precedenti gestioni, è stata approfondita la documentazione in possesso dell’Agenzia dalla quale emerge che la vendita dei mezzi in oggetto, Leopard 1A5 e relative parti di ricambio, ha seguito tutte le procedure di legge previste per il trattamento e l’esportazione di materiale d’armamento.
Al fine di prevenire eventuali equivoci, si precisa che la manifestazione di interesse da parte della società svizzera ha seguito tutte le attività prodromiche per richiedere alle autorità competenti la fattibilità e il rilascio dell’autorizzazione ad effettuare le trattative contrattuali per la successiva esportazione, con particolare riferimento alla legge 185/90 relativa alle norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”.
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